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Tecnologia

L’ibrido perfetto, il Galaxy Tab S4

A sorpresa Samsung lancia il tablet Android definitivo: ha la S Pen inclusa, speaker AKG stereo e la modalità DeX, per trasformarsi in un vero notebook

A chi serve ancora un tablet? Tra ultrabook dalle dimensioni ridotte e dispositivi 2-in-1 (come il Galaxy Book che si trasforma facilmente da tablet a portatile), il settore delle tavolette sembra destinato a sparire. E il Galaxy Tab S4 ne è la conferma. Si, perché non possiamo più parlare di dispositivi classici, come lo era l’iPad di un tempo ma di prodotti completi, adatti oramai a svolgere funzioni di intrattenimento e professionali.

Il nuovo Tab: perché

Ed è questo l’obiettivo del Galaxy Tab S4, presentato da Samsung in sordina, con qualche giorno di anticipo sull’evento Unpacked che vedrà come protagonista il Galaxy Note9. Pur ospitando un sistema operativo prettamente “mobile”, quale è Android, il nuovo Tab porta con sé una serie di funzioni che lo distanziano di poco da un comune notebook. Non parliamo del processore, comunque meno potente di ciò che si può trovare a bordo di un laptop di fascia media, ma di un comparto generale che risponde bene alle esigenze “ibride” di un utente moderno, che ha bisogno di un oggetto camaleontico, capace di districarsi senza problemi da compiti diversi.

La comodità dell’ibrido

Facciamo un esempio? Voglio sfogliare il giornale per cui ho l’abbonamento su uno schermo più grande di uno smartphone. Con un tablet posso farlo, con un portatile anche, ma è più scomodo. Ho l’esigenza di modificare un file word di una certa lunghezza, mentre sono in treno. Con un portatile non c’è alcun problema, con il tablet posso avere difficoltà di compatibilità tra formati e, in ogni caso, digitare per lungo tempo su una tastiera virtuale non è il massimo.

I 2-in-1 nascono per questo, così come seguono lo stesso obiettivo prodotti quali l’iPad Pro, l’iPad 2018, il Surface, il Galaxy Book e proprio il Tab S4. A differenza dei precedenti, con sistemi operativi “completi” (iOS è, alla fine, un piccolo macOS ottimizzato), il più recente tablet di Samsung spinge Android oltre i suoi limiti, anche grazie a una S Pen integrata e la possibilità di abbinare, acquistandola a parte, una Book Cover Keyboard, che lo fa assomigliare al Galaxy Book del 2016, da cui si discosta solo per la presenza di Windows 10 sul modello di due anni fa. Attenzione però: la keyboard dell’S4 è più plasticosa e dunque durevole, adatta alle battiture più lunghe ed estenuanti.

Le specifiche hardware

  • Schermo: Super AMOLED da 10,5″ (2.560 x 1.600 pixel)
  • Processore: Qualcomm Snapdragon 835 Octa Core da 2,35 GHz
  • RAM: 4 GB
  • Memoria interna: 64 GB (espandibili tramite microSD)
  • Fotocamera posteriore: 13 MP con autofocus
  • Fotocamera frontale: 8 MP
  • Porte: USB 3.1 Type-C
  • Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, MIMO, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.0, LTE Cat.16 CA
  • Batteria: 7.300 mAh con ricarica rapida
  • Dimensioni: 249,3 x 164,3 x 7,1 mm
  • Peso: 482 g (versione solo Wi-Fi); 483 g (versione LTE)
  • Sistema Operativo: Android 8.1
  • Audio: 4 speaker AKG e Dolby Atmos
  • Accessori: S Pen inclusa

Come si usa per il divertimento

Le dimensioni sono praticamente le stesse del Tab S3, che però aveva uno schermo da 9,7 pollici. Qui siamo a 10,5 pollici ma con cornici ridotte e diagonale maggiore. Vuol dire poter beneficiare di una porzione più ampia per guardare film o giocare, anche con un gamepad Bluetooth collegato, che sia della Xbox, PS4 o di altre marche. L’uscita audio è, sulla carta, tra le migliori sul mercato, vista la presenza di ben 4 speaker AKG (marchio specializzato che Samsung ha acquisito nel 2017) con supporto al Dolby Atmos per i contenuti abilitati.

Come si usa per lavoro

La S Pen è sempre un quid peculiare della linea Note e dei recenti Tab. Usarla è questione di abitudine: non necessaria per navigare tra le finestre e cliccare icone ma utile se si è provetti disegnatori, professionisti o gente che prende appunti in giro, come Mourinho in panca.

Il punto forte è allora il supporto alla modalità DeX, derivata dal simpatico accessorio che permette alla famiglia si S8, Note8 e S9, di connettersi a un monitor esterno per ampliare la classica veduta della homescreen del telefono in una simil-desktop. Dentro il DeX il Tab S4 non entra, anche volendo spingere, e allora l’escamotage è un’icona sul Pannello di Controllo con cui modificare la veduta, con o senza custodia/tastiera collegata. L’OS rimane Android, ma l’esperienza si avvicina a quella Linux (che è il “papà” di Android).

Come una lavagna

Se poi si attacca il cavetto USB-C ad un adattatore HDMI verso un monitor o televisore, l’intera superficie del tablet diventa un enorme mouse o una lavagnetta su cui interagire con la S Pen per disegnare e creare progetti che verranno visualizzati in grande e poi, se si vuole, salvati sul tablet. A corredo di tutto ciò la piattaforma Knox, che protegge i dati sia personali che di stampo aziendale.

Quanto costa

Si ma tutto ciò ha un prezzo e pure salato. 729 euro per la versione solo Wi-Fi e 799 euro per quella con ingresso sim e LTE. Le colorazioni disponibili sono Black e Grey con un arrivo nei negozi già a fine agosto. Conviene spendere tanto? Beh, dipende. Se si ha già un portatile “importante” forse si, come secondo device più leggero da usare all’occorrenza. Se la necessità è di risparmiare, meglio rivolgersi altrove; il Tab S3 è sceso sotto i 450 euro mentre il più performante  Galaxy Book (con Windows 10) è sui 580 euro.

Per saperne di più:

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Samsung
Alcune immagini del Galaxy Tab S4

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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