Google e Samsung possono battere Apple?
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Tecnologia

Google e Samsung possono battere Apple?

Annunciato un accordo globale sui brevetti per i prossimi dieci anni. Cosi cercano di vincere la concorrenza

Uno degli aspetti peggiori, e quanto mai tediosi, della guerra tra i più grandi brand tecnologici riguarda i brevetti. Spesso il lancio di nuovi prodotti di punta, vedi il Samsung Galaxy S3 e l’iPhone 5 di Apple, vengono ricordati più per lo strascico di minacce di azioni legali e chiamate in tribunale che per le effettive innovazioni che ogni device portava con sé. L’ultimo atto dell’annosa lotta tra Apple e Samsung (i due brand più “attivi” in tal senso), ha fatto registrare un punto a favore di Cupertino a causa della presunta violazione di Samsung di un brevetto relativo all'auto-completamento delle parole digitate.

In attesa di conoscere quello che il giudice federale della Corte della California del Nord deciderà rispetto a questo e ad almeno altri sette brevetti contestati tra Apple e Samsung, quest’ultima, con uno slancio degno del miglior Carl Lewis, ha chiuso con Google un accordo globale sui brevetti con l’obiettivo di evitare, sin da principio, i contenziosi e focalizzarsi maggiormente sulle tecnologie da produrre.

La decisione è di quelle destinate a segnare, almeno in parte, la storia delle due aziende. Non è un mistero che in passato proprio le tensioni tra Google e Samsung avevano minacciato di mettere in secondo piano lo sviluppo e il predominio di Android nel panorama mobile. Come ha sottolineato il gigante coreano, tutti i brevetti in possesso e quelli che verranno depositati fino al 2024 saranno in condivisione con Google, sia che riguardino smartphone e tablet che televisori, lavatrici, indossabili e così via. Una serie di indizi che fanno intendere come Google possa immergersi pesantemente nel mondo della produzione di hardwaredomestico.

Anche se non si conoscono le cifre di un accordo del genere, si può ben dire che entrambe le aziende beneficeranno dell’assenza di grattacapi sui brevetti, almeno di quelli che potevano essere contesi tra le parti. Una possibilità che pare interessi anche altri nomi del panorama hi-tech mondiale. Come spiega il Financial Times , la stessa Samsung ha ampliato la sua serie di accordi con Ericsson, accettando di pagare una cifra pari a 640 milioni di dollari per concedersi il diritto di utilizzare tecnologie brevettate dall’azienda svedese nei suoi cellulari.

Insomma la barricata anti-Apple cresce sempre di più e anche se nessuno ha dichiarato l’intento di contrastare Cupertino, è ben evidente che uno degli obiettivi sia proprio questo. Più che un’amnistia tra aziende, gli accordi siglati trasversalmente da Samsung sono il chiaro segnale di voler portare dalla propria parte tutti i produttori possibili anche nel caso vi sia, in futuro, un’ulteriore contesa con Apple. Come vi sentireste voi a dover combattere in tribunale contro una folta schiera di “amici” piuttosto che con il solito, vecchio, avversario?

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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