Datagate, ecco come l'NSA spia telefoni e Internet in Germania e Italia
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Tecnologia

Datagate, ecco come l'NSA spia telefoni e Internet in Germania e Italia

Tedeschi infuriati per le rivelazioni dello Spiegel sui controlli delle comunicazioni telefoniche e di Internet. Anche l'Italia interessata. Intanto l'Unione europea chiede spiegazioni a Washington sui controlli nelle sue missioni diplomatiche. Spiate anche molte ambasciate e il palazzo della Commissione europea a Bruxelles

Continua il fiume di documenti diffusi da Edward Snowden sulle attività di spionaggio americane, l'ormai famoso Datagate. L'ultima rivelazione riguarda le comunicazioni delle missioni dell'Unione europea a New York e delle ambasciate di alcuni paesi, alcuni dei quali europei, a Washington.

Secondo il Guardian uno dei documenti di Snowden, datato settembre 2010, elenca 38 ambasciate e missioni diplomatiche controllate con vari tipi di strumenti di intercettazione.

Oltre alle missioni Eu, spiccano fra le ambasciate quelle italiana, francese e greca, ma anche quelle di altri "alleati" come la Corea del Sud, il Giappone e poi l'India, la Turchia e il Messico. In questo elenco non figurano il Regno Unito o la Germania, paese quest'ultimo al centro delle rivelazioni di sabato 29 giugno e domenica 30, del settimanale tedesco Der Spiegel, che hanno imbarazzato non poco il governo americano, vista soprattutto la reazione tedesca che, per esempio, per voce del ministro della giustizia, fa riferimento esplicito alla "guerra fredda".

Il settimanale  tedesco ha citato documenti segreti della Nsa del 2010 che indicherebbero come gli spioni avessero messo sotto controllo gli uffici e le reti di comunicazione dell'Unione europea a Washington, dell'Onu a New York, e il palazzo Justus Lipsius di Bruxelles: sede del Consiglio europeo e il luogo dove si tengono i summit dell'Unione. Oggetto del ficcanasare della NSA le telefonate, le e-mail e l'accesso ai documenti sui computer e in rete.

Ma non solo questo. Forse più grave e fonte di maggiore rabbia dell'opinione pubblica e dei politici tedeschi il fatto riferito sempre dallo Spiegel secondo cui la Nsa acquisisce in media ogni giorno i dati di 500 milioni di comunicazioni soltanto in Germania, tra mail, contatti su Internet, sms e conversazioni telefoniche.

Sabato il Guardian aveva inoltre pubblicato un articolo - ripreso domenica dalla stampa italiana - nel quale si sosteneva che l'Italia, insieme ad altri paesi europei, aveva siglato accordi segreti con gli Usa per trasferire alla Nsa dati personali sulle comunicazione private. Il sito del Guardian ha poi nascosto l'articolo e ha avviato indagini di ulteriore verifica della fonte di questa informazione, che pare non sia Snowden, ma un personaggio poco credibile, Wayne Madsen.

Smentita di questa collaborazione con la Nsa è arrivata anche dai servizi segreti italiani che ribadiscono l'inaffidabilità della fonte Madsen.

Più difficile per il Copasir smentire il grafico pubblicato domenica dallo Spiegel che dimostrerebbe come attraverso il programma Boundless Informant i controlli della Nsa siano estesi anche sull'Italia e la Francia, anche se in misura minore rispetto alla Germania.
Nel grafico - sostiene l'Ansa - si può osservare la curva delle intercettazioni dei metadati telefonici dall'Italia, che tra il 10 e il 19 dicembre 2012 si aggiravano costantemente intorno ai 4 milioni al giorno, per poi calare rapidamente fino ad arrivare a zero il 25 dicembre.

Intanto il Washington Post ha pubblicato quattro slide inedite della NSA, relative al funzionamento di Prism.

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Luigi Gavazzi