Widerun, così la realtà virtuale monta in bicicletta
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Widerun, così la realtà virtuale monta in bicicletta

Grazie all'intuizione di una start-up italiana potremo esplorare città lontane, luoghi esotici, paesaggi di film o videogiochi. Pedalando in casa

Salire in bicicletta per inseguire il tramonto, con il rumore delle onde come colonna sonora; tentare uno sprint tra le strade di San Francisco o, sempre in sella, perdersi nei verdi e rossi vivi di un paesaggio cinese. Dosare i freni per scendere sottoterra mentre gli occhi si abituano al buio, oppure entrare dove sarebbe impossibile: nelle lande di Game of Thrones o nello sconfinato altrove del Signore degli Anelli. Il tutto senza muoversi da casa. Sotto il sole, mentre fuori piove. In pieno giorno, anche se è notte. Pedalando con un casco per la realtà virtuale sulla testa che rende l’esperienza più vera che verosimile.

È l’idea di Widerun, una start-up italiana nata a Trento da tre amici di vecchia data con la passione e un background nel campo dell’informatica. A breve sarà lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter per finanziare l’intuizione e renderla reale. Prototipo e concept esistono già, non resta che trasformarli in un prodotto. Che funziona in modo molto intuitivo. Innanzitutto non occorre acquistare una bici ad hoc, è sufficiente utilizzare quella in proprio possesso. Una mountain bike, una a scatto fisso un filo hipster e affini. La ruota posteriore va incastrata in un dispositivo che cattura il movimento quando si pedala mantenendo il telaio stabile e fermo, quella frontale s’inserisce in una sorta di pedana girevole che lascia la libertà di un angolo di sterzata di sessanta gradi.

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Fin qui è come aver ricreato una cyclette domestica con una bici da strada. Ma è proprio qui che viene il bello. Il meccanismo interagisce con un visore – il kit di sviluppo di Oculus Rift, Gear Vr di Samsung e altri già in commercio o in arrivo – e ci immerge in tanti mondi paralleli a scelta. Con un realismo davvero convincente. Se acceleriamo le immagini vanno più veloci, se freniamo rallentano. Se imbocchiamo un sentiero di montagna, grazie ai vari livelli di resistenza di serie nel meccanismo posteriore, lo sforzo necessario per arrampicarsi aumenta in automatico. Se ci avviamo su una discesa, possiamo dare sfogo alle gambe e prendere velocità. Sterzando, fuoripista inclusi, il paesaggio si modifica asseconda la nostra volontà di esplorarlo. Il sistema sa dove siamo, capisce cosa vogliamo fare, e aggiusta ogni parametro di conseguenza.

Se imbocchiamo un sentiero di montagna lo sforzo necessario per arrampicarsi aumenta in automatico. Se ci avviamo su una discesa, possiamo dare sfogo alle gambe e prendere velocità

Insomma, è evidente, siamo oltre i soliti videogiochi per allenarsi in casa. Se ci fosse l’odore del mare o una brezza fresca a solleticarci le narici, avremmo ingannato tutti i sensi. Spiegano i fondatori a Panorama.it: «La realtà virtuale è in crescita esponenziale e apre a quasi infinite possibilità di sviluppo. Dopo il lancio di Oculus Rift, c’era nell’aria molto entusiasmo sulla sua applicazione al fitness, ma nessuno ha osato muovere il primo passo. Da un anno ormai ci crediamo e investiamo tutto il nostro tempo e le nostre risorse in questa direzione. Siamo partiti dal creare la prima esperienza VR biking, ma puntiamo a rivoluzionare l’intero mondo del fitness, rendendolo finalmente divertente e stimolante».

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Widerun dà modo di pedalare ogni giorno in un posto diverso, magari sconosciuto, esplorandolo mentre ci si allena. Senza il rischio di ammalarsi o la necessità di attrezzarsi a dovere per il troppo freddo; senza l’obbligo di fermarsi per un’afa soffocante o il pericolo di scivolare sulla neve. È pensato come un sistema aperto, a cui verrà abbinato un kit di sviluppo. Chiunque potrà lavorare ai suoi ambienti virtuali e proporli al pubblico in una sorta di iTunes di mondi scaricabili da visitare in sella. Intanto su Kickstarter, i 50 più veloci potranno ordinare un kit completo per 350 dollari, circa 330 euro. La consegna è prevista per gennaio 2016. Nell’attesa potete farvi un’idea dell’effetto che fa guardando il video qui sotto. Se siete ancorati a una scrivania, è probabile che lo apprezzerete parecchio di più.

Widerun, alcuni ambienti in cui pedalare

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Paesaggio in autunno

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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