YouTube Gaming: quando il videogioco diventa spettacolo
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YouTube Gaming: quando il videogioco diventa spettacolo

Al via il nuovo servizio di Google per trasmettere (e guardare) le partite online. La sfida ad Amazon è aperta

La tv non è morta, ma il Web - è innegabile - sta cambiando profondamente il nostro rapporto coi media. C’è un’intera generazione di adolescenti, ad esempio, che ai tiggì, ai talent-show e agli spettacoli trasmessi in prima serata dalle reti nazionali preferisce di gran lunga i video girati dai vari YouTuber sparsi per il mondo. 

Il trend è particolarmente evidente fra gli appassionati di videogiochi dove le figure di spicco - è il caso di PewDiePie negli Stati Uniti o del nostrano FaviJ - hanno una popolarità (e un conto in banca) che non ha nulla da invidiare a molte star del mondo televisivo. Piaccia o meno l’idea che qualcuno racconti un videogioco mostrandoci dal vivo le sue partite è qualcosa che tiene incollati al video milioni di persone.

Il fenomeno non è passato inosservato ai responsabili di Google, come dimostra il fresco annuncio di YouTube Gaming, una sezione del “Tubo” interamente dedicata al mondo dell’intrattenimento digitale. La piattaforma, che sarà accessibile inizialmente in UK e Stati Uniti via Web e mediante una specifica app per iOS e Android, non vuole essere un negozio di videogame online bensì un grande contenitore di video pubblicati da utenti privati, suddivisi per titoli. 

L’idea non è nuova. In Rete esistono altri esperimenti sul genere - il più celebre è senza dubbio Twitch, servizio acquisito ad agosto del 2014 a Amazon - che puntano a intercettare il pubblico dei videogamers in rete. Ma Google è convinta di poter offrire una migliore esperienza d’uso grazie ai suoi potenti mezzi di trasmissione, soprattuto in streaming.

L’obiettivo è dichiarato: rendere sempre più semplice e interattiva la fruizione dei videogames giocati da altri; un modo per offrire agli appassionati del genere trucchi e suggerimenti utili per avanzare di livello e, d’altro canto, per dare all’industria dell’intrattenimento ludico un canale per osservare e fidelizzare le proprie community.

L’iniziativa ha tutte le carte in regola per sfondare, almeno in termini di audience. Basti pensare che solo in un anno, dalla fine del 2013 alla fine del 2014, Twitch ha praticamente raddoppiato i suoi visitatori, da 45 a circa 100 milioni, con alcuni “show” - è il caso ad esempio della finale di League of Legends - visti da milioni di utenti. L’ingresso in scena di Google potrebbe alzare il livello della competizione, offrendo agli YouTuber più qualificati la possibilità non solo di mostrare le proprie abilità ludiche ma anche di guadagnare qualcosa grazie alla pubblicità online. 

Una cosa è certa. Sarà soprattutto l'integrazione con il mondo delle console - e in particolare con Xbox e PlayStation -  l'ago della bilancia capace che potrà spostare le preferenze dei videogiocatori, broadcaster o visitatori che siano.


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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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