Playstation e Xbox: quando il gioco si fa social
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Playstation e Xbox: quando il gioco si fa social

Le nuove console assomigliano sempre di più a scatole delle meraviglie capaci di offrire molti altri servizi

Saranno l’oggetto del desiderio del prossimo Natale. Si chiamano Playstation 4 e Xbox One, due console di nuova generazione (in arrivo nei negozi a fine novembre) firmate da Sony, la prima, e Microsoft, la seconda: molto più che scatole delle meraviglie videoludiche per eserciti di ragazzini armati di joypad, secondo il giudizio di Panorama, che ha potuto provarle in anteprima. Queste due nuove macchine per i videogame non solo manderanno in pensione le precedenti (Playstation 3 e Xbox 360), ma hanno il pregio, e la furbizia, di riuscire a costruire un solido universo attorno ai giochi. Saranno in grado di conquistare le attenzioni anche degli adulti appassionati di schermi piatti, home cinema, alta definizione e gadget hi-tech.

Nate per giocare, le console ora permettono di ascoltare musica, vedere film in streaming o su dischi blu-ray, controllare il televisore, parlare con gli amici, condividere le esperienze sui social network, navigare in internet, dialogare con smartphone e tablet, riconoscere e capire le esigenze di chi si trovano di fronte. Hanno preso il meglio della tecnologia disponibile e l’hanno frullato dentro un’unica scatola. Anticipano il futuro con l’ambizione, e i numeri giusti, per puntare a un traguardo unico: diventare le sovrane assolute dell’intrattenimento domestico.

Playstation 4 e Xbox One sono una evoluzione della specie che segue dinamiche differenti dalle altre tecnologie. Telefonini, tablet e computer invecchiano in pochi mesi; a ogni annuncio sembrano promettere meraviglie e spesso non si dimostrano all’altezza delle aspettative. Le console, invece, hanno cicli di vita che raggiungono gli otto anni, un tempo impensabile per altri prodotti elettronici, e quando si presentano sul mercato lo fanno per lasciare il segno.
Difficile descrivere a parole la qualità grafica della Playstation 4 e della Xbox One. Bisogna provarle per capire. Sembra di interagire con i protagonisti di un film, non con personaggi fatti di pixel. Il realismo e la definizione sono tali che, per esempio, ogni filo d’erba di un prato digitale si muove al soffio del vento e genera una sua ombra a seconda dell’inclinazione dei raggi del sole. Stessa cosa per i riflessi nell’acqua, i movimenti facciali, l’espressività degli occhi, la fluidità dei movimenti e la velocità di interazione.

Per acquistare le nuove console bisognerà attendere ancora un mese. Prima ad arrivare sugli scaffali sarà la Xbox One della Microsoft, erede di quella 360 che ha venduto 76 milioni di esemplari in tutto il mondo. Disponibile dal 22 novembre, costerà 499 euro e avrà di serie il nuovo Kinect, un sistema di sensori che rispondono ai gesti e ai comandi vocali con una precisione e una duttilita senza precedenti. Anche al buio o in condizioni di luce scarsa, per esempio durante la visione di un film. Un occhio elettronico tanto evoluto da poter rilevare i movimenti delle dita e persino il battito cardiaco, spianando la strada a prospettive fantascientifiche per i titoli di fitness e non solo. A bordo ci sarà inoltre un lettore di dischi blu-ray, assente nella 360, e Skype, per le videochiamate in alta definizione anche di gruppo.

Il 29 novembre sarà il turno della Ps4 Sony, evoluzione della Ps3 presente in 70 milioni di case (ma più «giovane» di un anno rispetto alla Xbox). Sarà venduta a 399 euro, 100 in meno della rivale, però non avrà la videocamera nella confezione che potrà essere acquistata a parte (49 euro). Pure qui, come per la rivale, un pieno di potenza e una grafica poderosa saranno elementi decisivi. Fra quelli caratterizzanti, una forte vocazione social che permetterà di condividere in tempo reale le azioni e le sequenze di gioco più significative: per esempio un gol spettacolare o la vittoria contro un nemico impossibile, per bearsi con gli amici e raccogliere una pioggia di «like». C’è un tasto specifico, «Share», sul nuovo controller Dualshock 4, che è anche uno dei punti di forza della Ps4: tra sensori di movimento, una barra luminosa, un’area sensibile al tocco e l’altoparlante integrato, porterà l’interazione con i vari titoli su un livello superiore.

Ci sono le premesse perché tutto il settore dei videogiochi continui a prosperare. D’altronde ha già dimostrato di avere sviluppato gli anticorpi giusti per resistere alla crisi: secondo gli analisti dell’agenzia di ricerche Dfc Intelligence, a fine 2013 varrà 58 miliardi di dollari, in lieve aumento rispetto ai 57,2 del 2012. Dato che non tiene conto degli 8 miliardi generati dall’avanzata di smartphone e tablet, la principale minaccia in grado di sgonfiare i muscoli delle console. Ma non è detto: «I dispositivi mobili coinvolgono anche chi non ha mai giocato prima. Persone che potrebbero appassionarsi e avere voglia di provare un’esperienza di livello superiore. Se facciamo bene il nostro lavoro, è una grossa opportunità» dice Jim Ryan, presidente della Sony Computer Entertainment Europa.

E poi, sia la Xbox One sia la Ps4 hanno capito che, anziché fare la guerra a tavolette e telefonini, conviene farseli amici, trasformarli in alleati. Ecco perché, grazie ad app specifiche per tutti i sistemi operativi mobili, da iOS della Apple ad Android della Google, diventano un secondo schermo. «Permettono di visualizzare mappe dell’ambiente che si sta esplorando sul televisore, di leggere informazioni aggiuntive sul film o sulla partita che si sta guardando. Sono un telecomando evoluto, arricchiscono l’esperienza, migliorano il consumo digitale in salotto» spiega Chris Lewis, vicepresidente della Microsoft, che mette a disposizione la app anche sui dispositivi Windows.

Certo, non ci sono solo aspetti positivi. Per esempio, le console non saranno compatibili con i dischi della generazione precedente. Chi per esempio ha acquistato Fifa 14 e vorrà sfrecciare in campo con il motore grafico realizzato per la nuova generazione dovrà ricomprare il titolo. Ma entrambe le aziende stanno lavorando per rendere il passaggio il più possibile indolore. La Microsoft ha regalato proprio il popolare gioco di calcio a chi si è mosso per tempo, preordinando la Xbox One; la Sony ha concluso accordi con le principali software house, da Activision a Electronic Arts, a Ubisoft, per rendere scaricabili la maggior parte delle nuove versioni a chi possiede le vecchie pagando in media 10 euro. Resta innegabile che interi scaffali di videogame sono destinati al tramonto o almeno alla polvere. Però gli effetti speciali in arrivo non dovrebbero farle rimpiangere. Su tutti, quelli figli di un obiettivo comune delle console: imparare a conoscere i gusti e le abitudini degli utenti per offrire servizi su misura.

La Xbox One, per esempio, sfrutterà algoritmi avanzati per farci trovare e sfidare in rete l’avversario più adatto a noi, tenendo alla larga chi si comporta in modo scorretto. «Ci sarà un meccanismo basato sulla reputazione dei singoli, per facilitare l’incontro virtuale tra stili di gioco affini» anticipa Silvano Colombo, direttore del Consumer channels group della Microsoft in Italia. La Playstation 4, abbinata alla sua videocamera, potrà riconoscere il volto di chi le siede davanti e proporgli menu personalizzati. Inoltre scaricherà da sola, in automatico, titoli da provare dopo aver capito le preferenze di ogni giocatore. «È una console pensata per soddisfare in pieno il pubblico. Abbiamo coinvolto la comunità degli sviluppatori nel progetto per soddisfare fondamentali requisiti come l’immediatezza e la semplicità» sottolinea Marco Saletta, general manager della Sony Computer Entertainment Italia.
Entrambe le aziende sono inoltre al lavoro per portare a bordo dei loro sistemi, oltre ai film e alla musica in streaming, programmi e serie televisive ed eventi in diretta come partite di calcio o altri sport, concerti e spettacoli. È ancora presto per gli annunci ufficiali, nessuno vuole sbilanciarsi, ma trattative sarebbero in corso per utilizzare la console anche come decoder per la televisione. Un’ulteriore conferma della convergenza dei servizi che prima erano separati in differenti dispositivi.

Scatole evolute e, già al debutto, pronte a tuffarsi nell’affollato mondo di internet: progettate per uscire dal recinto domestico e condividere risultati, filmati delle partite e altri contenuti su Facebook, Twitter e affini. «I giochi per Playstation 4 saranno innovativi anche grazie alle loro caratteristiche social, e molti di questi ti faranno sentire al centro di un’avventura con centinaia di amici reali provenienti da tutto il mondo» conferma Mark Cerny, capo architetto del sistema della Ps4. «Grazie a un notevole numero di server dedicati (oltre 300 mila, ndr) messi a disposizione per alcuni titoli, sarà come essere nella stessa stanza con avversari lontani migliaia di chilometri» aggiunge Colombo della Microsoft.
È appena l’antipasto di quanto succederà in futuro, quando il definitivo avvento delle reti superveloci e il tramonto del digital divide, croce non solo italiana, renderà superfluo ospitare i titoli sui capienti blu-ray. Tutto, anche la potenza di calcolo e i motori grafici, passeranno dalla rete, saranno parcheggiati da qualche parte nella nuvola, a disposizione di circa 160 milioni di utenti che già oggi popolano i servizi online di Playstation e Xbox. Per giocare saranno sufficienti un televisore connesso a internet e un controller, anzi neanche quello: potrebbe bastare uno smartphone oppure un tablet su cui premere tasti virtuali. Il paradosso della nuova, evoluta, futuristica generazione delle console è che rischia di essere l’ultima.

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