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Fortnite su Android, le cose da sapere

Aperta la beta del videogioco dell’anno per decine di modelli potenziati dal sistema Google. Dove si scarica, come si gioca

Il debutto di Fortnite su Android è arrivato, almeno sulla carta, con il Galaxy Note9. L’ultimo gingillo di casa Samsung ha dato il via all’era del titolo di Epic sul sistema operativo più diffuso al mondo.

Non essendo ancora giunto sul mercato però, gli utenti hanno potuto dare il via alle loro battaglie sugli altri top di gamma della coreana: Galaxy S7, S7 Edge, S8, S8+, Note8, S9 e S9+. Insomma, una vera e propria esclusiva, durata però solo un paio di giorni, tanto che ora Fortnite si può scaricare su una selezione di smartphone.

Dove si può giocare

La lista dei telefonini compatibili è lunga e in via di ulteriore ampliamento. Per ora abbiamo i seguenti: Pixel, Pixel XL, Pixel 2, Pixel 2 XL, Asus ROG Phone, Zenfone 4 Pro, 5Z, V; Essential PH-1; Huawei Honor 10, Honor Play, Mate 10, Pro, Mate RS, Nova 3, P20, Pro, V10; LG G5, G6, G7 ThinQ, V20, V30, V30+; Nokia 8, OnePlus 5, 5T, 6, Razer Phone; Xiaomi Blackshark, Mi 5, 5S, 5S Plus, 6, 6 Plus, Mi 8, 8 Explorer, 8SE, Mi Mix, Mi Mix 2, Mi Mix 2S, Mi Note 2; ZTE Axon 7, 7s, Axon M, Nubia Z17, Z17s, Nubia Z11.

Come si scarica

La volontà di Epic è stata quella di non permettere al Play Store di Google la possibilità di recepire il 30% degli acquisti effettuati in-app. Dunque non troverete il pacchetto di installazione nel negozio di Android ma solo sul sito ufficiale del gioco, https://fortnite.com/Android. Da qui bisognerà autorizzare i passaggi che portano al download vero e proprio da 2GB e che alla fine darà la classica icona tra quelle delle altre applicazioni.

Il rollout sta avvenendo in questi giorni quindi, al di là chi ha un Galaxy e può già giocare, gli altri dovranno registrarsi per ricevere il link di invito da cui prelevare il file. Requisito essenziale: prima di tutto ciò, assicurarsi di abilitare l’installazione di origini sconosciute nel menu della sicurezza. Dopo il processo si potrà reinserire il flag di protezione, utile per bloccare virus e malware presi scaricando apk fuori dal Play Store.

Perché beta?

Nonostante Epic parli di Fornite Beta per Android, il videogame è bello che finito. Quel suffisso è lì per evidenziare che l’accesso non è libero e consentito a tutti, almeno fino alla data di rilascio del Galaxy Note9, il 24 agosto, dopo della quale la software house dovrebbe pubblicare il pacchetto per ogni dispositivo in circolazione dotato di OS col robottino verde, a patto che supporti i requisiti tecnici minimi che sono:

- Android 5.0 Lollipop o successivo;
- 3 GB di spazio libero in memoria;
- 3 GB di Ram;
- GPU Adreno 530 o migliore/Mali-G71 MP20/Mali-G72 MP12 o migliore.

Insomma, con un cellulare di un paio di anni fa ci si gioca senza troppi problemi.

Modalità cross

Fornite non è nato certo su Android. Prima di passare al concorrente di Apple, l’opera aveva consolidato il suo successo proprio su iPhone oltre che su PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC (anche Mac).

A differenza di ciò che accade per porting famosi, cioè la declinazione dello stesso titolo su piattaforme diverse, Fortnite realizza il cosiddetto cross-playing, ovvero l’opportunità di scontrarsi o fare squadra con utenti provenienti da tutto il mondo e da ogni sistema possibile, estendendo di parecchio la portata del contesto guerrigliero tridimensionale.

Come si gioca

Fortnite Battle Royale è uno sparatutto in terza persona, un fenomeno che ha attirato milioni di giocatori in tutto il mondo. Mettendo 100 persone l’una contro l’altra su una singola mappa, punta su competitività e frenesia. All'avvio, si viene catapultati su un'isola senza armi e si devono cercare rifornimenti per restare in piedi e sopravvivere più degli altri, con l'ulteriore pressione di un ambiente che si restringe a man mano che la partita avanza, costringendo gli utenti a schermaglie più serrate.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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