E3, svelata la PlayStation 4. Arriva a Natale a 399 euro
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E3, svelata la PlayStation 4. Arriva a Natale a 399 euro

Sony mostra il design della sua nuova console e annuncia un prezzo più basso della rivale Xbox One

da Los Angeles

L’annuncio è seguito da un lungo, rumoroso e spontaneo applauso della platea: la PlayStation 4 arriverà a Natale e costerà 399 euro. Cento in meno della Xbox One. «Si tratta della migliore console per giocare? Senza ombra di dubbio» si domanda e si risponde con un po’ di comprensibile retorica Andrew House, presidente di Sony Computer Entertainment. La scoccata alla rivale Microsoft è piazzata con un pugno di parole taglienti e, soprattutto, con una differenza di prezzo tonda, non trascurabile.

Non è nemmeno l’unica freccia velenosa lanciata all’indirizzo di Redmond nel corso della lunga conferenza stampa della casa giapponese: pochi minuti prima è Jack Tretton, presidente di Sony Computer Entertainment America, a guadagnarsi un’autentica ovazione sottolineando che la PS4 supporterà i titoli usati. Che permetterà di scambiarli, prestarli a un amico, venderli o tenerli con sé per sempre. E che non avrà bisogno di collegarsi a internet ogni 24 ore per funzionare. Piena libertà dunque rispetto alla Xbox One, che invece richiede periodicamente un accesso al web e impone una serie di restrizioni sui videogame usati.

Insomma, per quasi due ore la Sony ha lasciato parlare i giochi, presentando una line up robusta, per tutti i gusti, infarcita di esclusive, ma in coda non ha resistito alla tentazione e ha voluto smarcarsi, porsi su un piano diverso rispetto alla Microsoft, senza naturalmente mai nominarla. Il pubblico di addetti ai lavori ha dimostrato di gradire parecchio, sarà il mercato a determinare se la differenza di cartellino potrà essere decisiva o saranno altri i fattori determinanti.

L’impressione è che questa conferenza sia stata una prova muscolare, un modo per dire che dal primo timido annuncio di febbraio, dalla messa in mostra del controller e poco altro, la PS4 ha già fatto molta strada. E non è sola, visto che l’apertura dell’evento, dopo una intro tutta luci stroboscopiche e rimbalzi di immagini sui maxischermi dell’enorme palco, è stato per la PS Vita. Un dispositivo portatile che, secondo l’azienda giapponese diventerà sempre più forte. Così come la PS3, che non sembra affatto avviata alla pensione e proporrà a brevissimo l’acclamato The last of us; più avanti, il ritorno rombante di Gran Turismo, mentre l’8 ottobre sarà il turno di Beyond: Two Souls, il nuovo lavoro del geniale David Cage affiancato stavolta da due nomi del calibro di Willem Dafoe ed Ellen Page, chiamati a dare volto (incredibilmente realistico) e voce ai suoi personaggi. E, impossibile non citarlo, GTA V, che sarà disponibile anche in una confezione esclusiva con la console e un paio di cuffie realizzate ad hoc.

Poi viene srotolato il tappeto rosso per la PS4, mostrata per la prima volta al pubblico: il design non è esattamente un capolavoro, forse è leggermente meno monolitico, meno squadrato - ma non troppo - rispetto alla Xbox One. Contro cui sembra di assistere a una guerra a tutto campo: Sony fa ora ciò che la Microsoft aveva fatto qualche settimana fa all’evento di Redmond, ovvero stressa le potenzialità di intrattenimento della sua console, oltre il gaming. Promette contenuti in esclusiva, film, serie televisive, musica, pieno accesso a servizi streaming come Netflix e affini, fino a eventi in pay-per-view: concerti, sport e dintorni. Come dire: chi compra la console ha sì una straordinaria macchina per giocare, ma anche per divertirsi in altro modo.

Sponda titoli, impossibile non citare il lungo gameplay di Destiny, sodalizio atteso per il 2014 tra Activision e lo studio Bungie; Watch Dogs di Ubisoft, avventura ipercinetica in una città ipertecnologica; notevole The Order 1886, sullo sfondo di una Londra livida e decadente, in cui i protagonisti si muovono su una carrozza trainata da cavalli ma hanno radio e armi futuristiche per arginare la minaccia di creature misteriose e minacciose; ci sono naturalmente attesi ritorni, come Killzone, con Shadow Fall e un nuovo capitolo della saga di Final Fantasy.

Continua la sfilata di titoli, ed è tempo di un’altra stoccata, stavolta non rivolta alla Microsoft. Sony ricorda il suo supporto «ai piccoli studi per far circolare idee fresche»; ne ospita alcuni sul palco, nati un salotto o che dimostrano un grande senso della fantasia. Poi la chiosa: «La nostra console è aperta, inclusiva, è il posto migliore per sviluppare nuovi giochi». Il destinatario della sberla verbale sono le app e i dispositivi mobili, minaccia corposa e ingombrante per tutta la vecchia guardia del settore. Finché non arriva l’annuncio del prezzo e il rumore degli applausi che lo sottolinea, lo amplifica, lo rilancia meglio di qualsiasi slogan.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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