Samsung WB150F, una smart-camera che fa davvero quello che dice – Recensione
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Samsung WB150F, una smart-camera che fa davvero quello che dice – Recensione

Prime impressioni sulla nuova fotocamera della casa coreana che si connette a Internet in Wi-Fi per trasferire e condividere le foto (anche sui social network) senza bisogno di cavi e cavetti

Si può fare la recensione di una fotocamera senza parlare di obiettivi, otturatori, priorità dei diaframmi e - soprattutto – della qualità delle foto? Sembra paradossale (mi rendo conto che è un po’ come parlare di un ristorante senza raccontare ciò che viene servito in tavola) ma la risposta è sì, si può fare. Purché la fotocamera in questione sia una smart-camera. Come la nuova Samsung WB150F, una fotocamera che non ha la pretesa di stupirvi per la freschezza dei suoi colori, la sovrabbondanza di pixel o la lungimiranza del suo zoom (detto fra noi, è una buona compatta digitale, c’è di meglio e c’è di peggio ), quanto piuttosto per la sua capacità di movimentare tutti i contenuti archiviati nella memory card attraverso una connessione wireless.

Stiamo parlando – se non lo aveste ancora capito - di quella nuova generazione di macchine digitali sempre connesse che permettono di pubblicare e condividere scatti e video su Facebook, Picasa e altri servizi Web senza bisogno di cavi e cavetti, ma anche di collegarsi senza fili a tutta una serie di dispositivi elettronici, dallo smartphone alla televisione.

Quel che serve è una connessione Wi-Fi, non importa se privata, pubblica o via tethering (ricavata cioè da un uno smartphone che funge da hot spot). Basta che ci sia. A quel punto la WB150F è in grado di far viaggiare le foto e i video sul Web verso tutte le principali destinazioni del vostro mondo digitale.

Si può ad esempio selezionare una (o più) foto e spedirla a uno (o più indirizzi) email, la si può condividere nella bacheca di Facebook (con tanto di commento) o nell’album di Picasa, si può pubblicare un video su YouTube e naturalmente si può trasferire il tutto su PC: in una cartella remota, impostando una sorta di back-up automatico (occorre prima installare un programmino sul computer), oppure in una residente sul cloud di Skydrive.

Oppure si possono riversare le immagini e i video dalla fotocamera – pardon, dalla smart-camera – a un televisore (purché dotato di connettività AllShare, come le Smart-Tv di Samsung) o a uno smartphone via Mobile Link , un’applicazione che si scarica da Google Play e che permette di attivare un trasferimento diretto dei file senza bisogno di connessione Wi-Fi. Infine si può decidere di utilizzare il cellulare come fosse un mirino a distanza (anche in questo caso occorre preinstallare un’applicazione proprietaria, Remote Viewfinder ), una feature che può tornare utile qualora si voglia utilizzare la WB150F come una telecamera nascosta.

Bello no? Certo c’è ancora molto da lavorare. La nuova Samsung WB150F paga l’assenza di un display touch screen (aggiungere un paio di righe di commento alla foto che state postando su Facebook vi sembrerà oltremodo noioso, potendo contare solo su un pad a cursore) e pone qualche limite di troppo su alcuni servizi: non è possibile pubblicare un video su YouTube che superi i 30 secondi, per dire.

Ma la strada è ormai segnata. Sono pronto a scommettere che fra qualche anno tutte le fotocamere si connetteranno a Internet proprio come fanno oggi le smart-camera di Samsung. Per buona pace di chi continua a pensare che le macchine digitali dovranno prima o poi cedere il passo di fronte ai terribili cellulari tuttofare.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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