Il Samsung Galaxy S4 si comanda con gli occhi? (No)
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Il Samsung Galaxy S4 si comanda con gli occhi? (No)

Ecco perché Smart Scroll, forse la funzione più attesa del nuovo smartphone di punta della casa coreana, potrebbe rivelarsi una delusione

Il dubbio mi assale già durante la presentazione in diretta in mondovisione da New York: Smart Scroll e Smart Pause, forse le funzioni più chiacchierate nella lunga vigilia che ha preceduto il lancio del Galaxy S4, vengono liquidate in poche battute. Nessun accenno alle tecnologie impiegate, nessuna dimostrazione, niente di niente. Sembra quasi che Samsung voglia sbarazzarsi in fretta di una notizia che – almeno fino a quel momento – aveva alimentato i sogni e le fantasie degli utenti.

L’impressione diventa certezza quando, a distanza di poche ore, cominciano arrivare le prime recensioni dei giornalisti che hanno avuto la possibilità di testare dal vivo il nuovo portacolori coreano.

Scrive The Verge: "Dai nostri test, seppur limitati, Smart Scroll e Smart Pause puntano più verso il gioco di prestigio: si suppone che sappiano individuare gli occhi, mettendo in pausa il filmato quando si distoglie lo sguardo o effettuando lo scroll automatico quando si raggiunge la fine di una pagina, ma durante la nostra prova sul Galaxy S4 non hanno funzionato granché".

Dello stesso avviso Bren Rose, su Gizmodo: "Il telefono sa quando lo stai guardando, e può essere inclinato verso l'alto o verso il basso per effettuare lo scroll. Suona bene. Ma purtroppo non funziona molto bene. Il Samsung Galaxy S4 con cui abbiamo giocato sembrava avere difficoltà a impostare l'angolo di base, così le pagine scorrono verso l'alto o verso il basso anche quando non serve. Quando ha funzionato andava bene, ma il più delle volte produce una confusione frustrante".

Cnet si sofferma sulla lentezza del sistema di elaborazione: "Entrambe le caratteristiche funzionano più  in teoria che in pratica hanno fatto, anche se occorre dire che il Galaxy S4 in uso era (ovviamente) di pre-produzione con una release software provvisorioe. Tuttavia, il tempo di risposta è più lento di quanto avrei voluto, ci vuole un po 'di tempo per mettere in pausa e riprendere il video ed effettuare lo scroll della pagina".

Infine Gareth Beavis di Tech Radar: "È una nuova idea per sostituire cose che facciamo già, ma in pratica non abbiamo trovato alcunché di utile. Smart Pause impiega un secondo per capire che il tuo sguardo è altrove, il che significa che puoi comunque perdere parte del video, quanto a Smart Scroll si è rivelato tutt'altro che preciso quando abbiamo inclinato il telefono".

Il verdetto è pressoché unanime, dunque: "guidare" uno smartphone senza mani resta ancora una chimera. Smart Scroll e Smart Pause restano per il momento delle buone idee cui però non corrispondono i fatti.

Tanto rumore per nulla dunque? Non proprio. Trattandosi di funzionalità che operano grazie a un’elaborazione software (il Galaxy S4 in pratica sfrutta l'obiettivo anteriore per riconoscere il posizionamento del volto e degli occhi degli utenti, un po’ come accade con la funzione face recognition delle fotocamere) tutto lascia pensare che Samsung possa correggere il tiro nel futuro.

La speranza, insomma, è che tutto questo non sia ancora ciò che hanno in mente gli ingegneri coreani ma solo il punto di partenza di un percorso che ha ancora bisogno di tanta strada e tanti affinamenti per approdare a un risultato affidabile e – soprattutto – utile.

Fino ad allora potremo comunque contare sui nostri cari e vecchi polpastrelli.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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