Yo, ecco perché l'app più stupida al mondo riscuote successo
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Yo, ecco perché l'app più stupida al mondo riscuote successo

Lanciata lo scorso 1 aprile come scherzo, sta diventando un vero e proprio fenomeno di tendenza. Ormai un milione di utenti passa le giornate inviarsi messaggi con scritto solamente "yo". Perché? Nessuno lo sa. Ma piovono finanziamenti

Vuoi creare un’app dal successo folgorante, che nel giro di poche settimane ti porti in casa centinaia di migliaia di dollari di finanziamento? La ricetta in realtà è molto semplice: basta creare un’applicazione incredibilmente stupida (e sostanzialmente inutile), assicurarsi che abbia un nome abbastanza ridicolo e allo stesso tempo memorizzabile, e lasciare che l’intera infosfera se ne prenda gioco.

È quello che è successo a Moshe Hogeg e Or Arbel, rispettivamente CEO e collaboratore presso la compagnia isrealiana Mobli .

Tutto è iniziato come uno scherzo (del resto è stata lanciata il 1 aprile): Moshe Hogeg aveva del tempo libero e da un po’ fantasticava sulla possibilità di creare un’applicazione che consentisse di ridurre al minimo il tempo necessario a relazionarsi con i propri contatti mobile. Così gli è venuto in mente di creare Yo , un’app che ha come unica “utilità” quella di consentirti di mandare un messaggio con scritto “Yo” a uno qualsiasi dei tuoi contatti (a patto che sia anch’egli iscritto a Yo), senza bisogno di doverlo digitare.

Per chi non ne fosse al corrente, negli States, il termine “yo” significa tutto e nulla. Lo puoi usare come surrogato di “ciao”, o di “come va?”, o di “ehi, ora ci sono”, o ancora di “ok”, a seconda del contesto in cui questo messaggio viene ricevuto, l’utente dovrebbe essere in grado di attribuirgli il corretto significato.

In realtà, lo stesso Hogeg era al corrente di quanto potesse sembrare ridicola e, parole sue, “stupida” un’app simile. Per questo, dopo aver convinto Arbel a svilupparla, si rifiutò di associarci il suo vero nome. “Sai” ha spiegato in un’intervista “Alla Mobli facciamo tecnologia seria.”

Ma come spesso accade nel caleidoscopico mondo mobile, le app più stupide e semplici possono diventare incredibilmente virali (ricordate Flappy Bird ?), così, nel giro di pochi mesi Yo è riuscita a catalizzare 1,2 milioni di dollari di finanziamento e, notizia di oggi, a superare l’inaspettata soglia di 1 milione di utenti attivi .

Ora, è chiaro che con ogni probabilità questo sarà un fuoco di paglia; ma l’attenzione (e i finanziamenti) raccolti da quest’applicazioni sono indicativi di almeno due problemi che caratterizzano l’attuale panorama mobile: 1. Ci avevano promesso che il mobile avrebbe aperto nuove opportunità di comunicazione, e invece un milione di utenti passa la giornata a comunicare per monosillabi. 2. Le app spesso vengono finanziate senza alcun criterio, creando bolle che si gonfiano sempre più in fretta rischiando di creare seri danni al momento dell’esplosione.

 

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Fabio Deotto