Video on Instagram, ecco l'ultima arma di Facebook contro Twitter (e Vine)
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Video on Instagram, ecco l'ultima arma di Facebook contro Twitter (e Vine)

Come da programma, Facebook ieri ha lanciato Video on Instagram, un didascalico competitor di Vine che punta tutto su filtri, cornici, video di 15 secondi e un bacino potenziale di 130 milioni di utenti

Alla fine i secondi sono 15, più del doppio di quelli di Vine. Si era riuscito a prevedere ogni dettaglio, nei giorni che hanno preceduto il lancio di Video on Instagram , tranne la durata dei micro-video che avrebbero ricevuto l’ingrato compito di competere con l’app di video-sharing Vine. Molti avevano scommesso su 10, qualcuno 12, alcuni addirittura avevano puntato sui 5. Ma poi ieri Kevin Systrom, CEO di Instagram, è comparso sul palco del quartier generale Facebook rivelando che gli snap-video Instagram dureranno 15 generosissimi secondi.

Ecco, l’articolo potrebbe finire qui, perché Vine on Instagr... ehm scusate, Video on Instagram è esattamente quello che tutti si aspettavano, un clone di Vine addobbato con gli orpelli tipici di Instagram. Non fosse per i filtri, le cornici e alcune differenze minime nel processo di ripresa, si farebbe davvero fatica a non confondere le due app.

Partiamo dal meccanismo di ripresa: per immortalare ed editare in tempo reale i video con Instagram sarà sufficiente passare dalla modalità foto a quella video e apparirà un grosso pulsante rosso che dovrai tener premuto per catturare i vari frammenti video che andranno a far parte della tua clip (su Vine il processo è identico, con la differenza che è possibile registrare premendo un punto qualsiasi nello schermo).

Le cose iniziano a farsi più interessanti in fase di editing, per differenziarsi un poco da Vine, infatti, sono state traslate nella nuova funzionalità i tool che hanno fatto la fortuna di Instagram. Una volta incollati insieme i frammenti del vostro video da 15 secondi, potrete scegliere tra 13 filtri sviluppati appositamente per i video (uno solo per ogni filmato) e tra un assortimento di cornici. È stata inoltre introdotto un tool per stabilizzare le immagini chiamato “cinema” che aiuta a rendere i contenuti più godibili.

I video condivisi finiranno nel feed principale di Instagram e al momento dello scroll verranno riprodotti automaticamente una sola volta (a differenza di Vine dove vengono replicati in continuo). Questa scelta potrebbe rivelarsi efficace come letale, dal momento che Instagram affonda le sue radici in un’attiva comunità di ormai 130 milioni di utenti, che si è consolidata attorno al concetto dell’instant-photo-sharing. Non è scontato che questi utenti vogliano postare (e visualizzare) video nel loro feed.

Nel frattempo, Vine non è rimasta a guardare. Con un tempismo perfetto, oggi Rus Yusopov, co-fondatore della startup acquisita da Twitter, ha pubblicato un contenuto Vine in cui viene illustrata una nuova funzionalità: la possibilità di salvare bozze video da completare in un secondo tempo. Oltre ai 6 secondi di video non sono disponibili spiegazioni ufficiali, il che lascia pensare che Vine abbia in serbo una serie di novità che presto schiererà nella già rovente sfida con Instagram.

Anche se, come spiegavamo qualche giorno fa, la vera sfida non è tra Instagram e Vine, bensì tra Facebook e Twitter, i rispettivi “proprietari” delle app in questione. Il settore del mobile video sta attraversando un momento di formidabile crescita , basti pensare che nel 2012 nei soli Stati Uniti 63,7 milioni di utenti hanno guardato regolarmente video su smartphone, nel 2013 questa cifra potrebbe salire oltre i 74 milioni. Nei primi tre mesi del 2013 il 30% degli introiti pubblicitari di Facebook sono arrivati dal comparto mobile. L’addizione è semplice: Facebook ha bisogno di un prodotto competitivo per non lasciare scoperto un settore, quello del mobile-video, che potrebbe aiutarlo a guadagnare quota in borsa.

Il fatto è che Video su Instagram è ben più di un prodotto competitivo, è una nuova funzionalità che può contare su un bacino immediato di 130 milioni di utenti, dieci volte di più di quelli di Vine. D’altro canto, Vine si è ormai guadagnata il trofeo di app mobile-video per eccellenza. Insomma, la partita è decisamente aperta.

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Fabio Deotto