Twitter si avvicina a Facebook:  foto e video ora appaiono nel feed
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Twitter si avvicina a Facebook: foto e video ora appaiono nel feed

Il popolare microblog porta le immagini e i video direttamente nel flusso di notizie. Una mossa per attirare utenti o investitori pubblicitari?

C’era una volta Twitter, il social network dell’essenziale. Nessun fronzolo, nessun effetto speciale: solo 140 caratteri per raccontare fatti, idee, persone, cose.

C’era una volta, già, perché alla luce delle recenti novità annunciate da Jack Dorsey e soci c’è davvero da chiedersi cosa resterà della scarna piattaforma di microblogging che tutti abbiamo imparato a conoscere. L’ultima mossa, improvvisa ma non per questo inaspettata, riguarda il cosiddetto “autoplay” per tutti i contenuti multimediali allegati nella versione Web e mobile (iOS e Anxdroid) del servizio. Significa, in pratica, che d’ora in avanti le immagini e i video di Vine appariranno automaticamente (senza cioè bisogno di cliccare su alcun link) nel feed di Twitter.

In questo modo – si è affrettato a spiegare lo staff della società – gli utenti potranno godere dei propri contenuti nel modo più semplice e veloce possibile. Ma il sospetto che si tratti in realtà di una mossa studiata a tavolino per attirare gli investitori pubblicitari è a dir poco fondato.

Come sottolineato da quasi tutti i principali studiosi della materia sociale, rispetto a qualsiasi contenuto puramente testuale un’immagine o un video ha molte più chance di colpire l’attenzione degli utenti e, dunque, di essere cliccato. L’impressione, per dirla senza troppi giri di parole, è che Twitter desideri attirare gli investimenti dei grossi brand e di tutti quei soggetti hanno tutto da guadagnare dalla possibilità di mettere i propri prodotti e i propri servizi in bella mostra sulle timeline degli utenti. Una mossa che va ovviamente collegata all’ormai prossima IPO sul mercato azionario . Come già successo a suo tempo per Facebook, Twitter ha oggi più che mai la necessità di lanciare messaggi forti e rassicuranti ai propri investitori.

Ma cosa ne pensano gli utenti? I primi commenti non sembrano molto positivi. C’è chi non gradisce il tentativo di omologare l’esperienza d’uso a quella degli altri social network (e in particolare di Facebook) e chi teme che tutto ciò porti a un eccessivo proliferare di messaggi pubblicitari indesiderati. Si chiede Mathew Ingram dalle pagine di GigaOM: il numero di pubblicitari entusiasti riuscirà a compensare quello degli utenti irritati?

 

Al di là delle provocazioni, è evidente che l'orientamento di Twitter non può prescindere dalla tendenza - sempre più spinta nel mondo del Web - a privilegiare i contenuti multimediali rispetto a quelli di tipo testuale. Un approccio che forse non farà piacere a quanti hanno sempre considerato Twitter una piattaforma più intima e profonda rispetto ai vari Facebook, Instagram e Pinterest ma che allo stato attuale appare quanto mail inevitabile.

 

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