LinkedIn: 5 consigli per il curriculum perfetto
Roberto Catania
Social network

LinkedIn: 5 consigli per il curriculum perfetto

Dalla scelta della foto alle parole chiave: ecco le regole d'oro per farsi notare dai recruiter

C’era una volta il curriculum, foglio stampato da spedire con tante preghiere all’azienda dei sogni. Poi venne Internet e con esso un modo più semplice, e forse anche più efficace, per trovare nuove opportunità di carriera: Linkedin.

Son passati ormai 12 anni da quando la rete sociale dedicata al business ha fatto la sua prima apparizione sul Web. Da allora quasi 350 milioni di utenti si sono iscritti al servizio, 8 milioni solo in Italia, facendo di LinkedIn lo strumento più utilizzato da chi cerca e offre lavoro. La conferma arriva proprio dalle aziende, sempre più propense a utilizzare il social network creato da Reid Hoffman per la ricerca dei nuovi talenti. Il perché è facile da immaginare: LinkedIn è uno strumento più immediato, facile da consultare e con una copertura territoriale pressoché globale. Ma soprattutto permette ai recruiter di selezionare i profili più interessanti ancor prima di pubblicare un’offerta di lavoro.

Chi vuole trovare o cambiare lavoro, insomma, farebbe bene ad esserci, magari sistemando al meglio tutte le voci del suo profilo. L’incontro con Marcello Albergoni, Country Manager italiano di LinkedIn, in occasione dell’inaugurazione ufficiale della nuova sede milanese della società, ci permette di chiarire quali sono le regole d'oro per migliorare la visibilità e l’efficacia di un curriculum online.

La foto

D’accordo che l’immagine non è tutto, ma la foto del profilo è comunque il primo elemento ad essere visualizzato da chi vi cerca. Evitate pertanto di presentarvi con la foto che vi ritrae in costume durante l’ultima in vacanza a Fromentera. LinkedIn, lo avrete capito, non è Facebook. Evitate anche le posture troppo ingessate: la mano sotto il mento fa un po' rivista patinata, meglio uno scatto sobrio, un primo piano spontaneo.

Una carriera… in due secondi

Le statistiche ci dicono che sono soprattutto i primi 2 secondi sulla pagina del profilo a lasciare il segno. Se la foto rappresenta un primo elemento di identificazione, il riepilogo è l’elemento più influente a livello informativo. Una buona regola per attrarre l'attenzione di chi si occupa di selezione del personale è riuscire a definire formazione, posizione attuale ed esperienze pregresse in non più di 4/500 caratteri.

Attenzione alle parole chiave

Le risorse umane e i cacciatori di teste cercano i propri candidati partendo da una banale ricerca per parole chiave. Se siete un community manager o ambite ad esserlo, cercate pertanto di inserire le keyword che siano strettamente connesse al vostro lavoro (“social network”, “social media manager”, “community manager”) in tutti i campi del profilo, competenze comprese.

Siate creativi

350 milioni di utenti nel mondo, una media di due iscritti ogni secondo: riuscire ad emergere su LinkedIn è un mestiere sempre più arduo. Un buon sistema per differenziare il proprio profilo sta nell’utilizzo di link, grafici e video che sappiano illustrare in modo immediato e incisivo progetti svolti e risultati raggiunti.

Evitate le frasi fatte

Qualche tempo fa  LinkedIn ha reso noto la classifica delle 10 parole più (ab)usate da chi si è iscritto al servizio: motivato, appassionato, creativo, determinato, con una lunga esperienza, responsabile, strategico, dotato di track record, orientato all’organizzazione ed esperto. Se non volete finire nel calderone dei candidati senza arte né parte tenetene conto.

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More