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Tecnologia

Facebook, WhatsApp e Instagram uniti? L’Europa vuole vederci chiaro

La commissione privacy chiede maggiori informazioni su come verranno usati i dati degli utenti, per evitare abusi di potere

Solo ieri raccontavamo del progetto di Mark Zuckerberg di unificare le chat dei suoi servizi principali: Facebook (Messenger), Instagram e WhatsApp. Una mossa, vista nell’ottica del gruppo, volta a semplificare le comunicazioni tra gli iscritti, abbattendo i confini delle piattaforme. Per i più esperti invece, legali e non, il panorama che si prospetta per la fine del 2019 sarebbe meno roseo di quanto raccontato da Zuck, con enormi rischi dal punto di vista della privacy.

I motivi, i dubbi

Ecco allora perché la Data Protection Commission, ramo dell’Unione Europea con sede in Irlanda che si occupa proprio di preservare l’incolumità delle informazioni digitali dei cittadini, ha chiesto alla compagnia statunitense maggiori delucidazioni in merito alla strategia di “merge”, di cui peraltro sinora si è solo parlato, senza tempistiche chiare a riguardo.

Incontro urgente

La Commissione ha formalmente invitato i rappresentanti di Facebook ad un incontro urgente, nella sede in Irlanda, in modo da valutare le proposte. Ecco la nota ufficiale emessa dall’istituto: “La Data Protection Commission esaminerà molto da vicino i piani di Facebook anche nel loro corso di sviluppo, in particolare nella misura in cui si intende fondere i dati personali tra diverse società del gruppo. Le proposte precedenti, in merito alla condivisione tra piattaforme differenti hanno sollevato notevoli preoccupazioni e per questo il DPC irlandese cercherà presto garanzie che tutti questi dubbi siano risolti in tempo. Va sottolineato che l'integrazione proposta può avvenire solo se sarà in grado di soddisfare tutti i requisiti del GDPR”.

Precedente importante

L'unico precedente tentativo di Facebook di unire WhatsApp con il suo business più ampio è stato abbattuto a causa dei problemi sulla protezione dei dati. Nel marzo 2018 (dopo un iter avviato due anni prima), il commissario per le informazioni del Regno Unito (ICO) aveva stabilito come fosse illegale realizzare un piano di condivisione allargata, con l’obiettivo di migliorare la pubblicità mirata sul social network principe.

App distinte ma unite

C’è da dire che Facebook non ha stabilito un calendario definitivo sui piani di mettere assieme le chat di Messenger, Instagram (Direct) e WhatsApp ma ha confermato l’esistenza del progetto, col fine di permettere alle persone di “raggiungere meglio amici e familiari attraverso le varie reti".

Qualora andasse in porto, l’iniziativa non farebbe diventare le tre app una cosa sola ma ne preserverebbe l’indipendenza, semplicemente creando un collegamento in ognuna in cui vi sarebbero rimandi alle altre, per ottenere un database di amici unico e partecipato.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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