Facebook sta per comprare Waze. Un'altra acquisizione da un miliardo di dollari
Tecnologia

Facebook sta per comprare Waze. Un'altra acquisizione da un miliardo di dollari

Dopo Instagram, Facebook sembra pronto a sborsare un altro miliardo per Waze, un'app di social traffic che utilizza i dati GPS degli utenti per tracciare mappe e fornire indicazioni stradali e informazioni geolocalizzate. L'obiettivo è rafforzare il comparto mobile, e in particolare Facebook Home

La primavera, volendo, è un po’ l’equivalente della stagione di calciomercato per il mondo hi-tech. I grandi colossi del web si fanno due conti in tasca, pianificano una strategia per l’autunno a venire e si preparano a investire cifre importanti per portare tra le proprie fila nomi di peso, startup funzionali, brevetti o semplice know-how. Lo scorso aprile Facebook aveva scucito la bellezza di un miliardo di dollari per rilevare la più importante app di social-photography sul mercato, Instagram. Oggi, a poco più di un anno di distanza, il gigante di Menlo Park sembra pronto ad alleggerire le proprie casse di un altro miliardino, questa volta per portarsi a casa una startup specializzata in social traffic.

Waze Ltd. è stata fondata nel 2008, in Israele, si tratta di un’applicazione di navigazione stradale piuttosto particolare dal momento che, invece che fornire agli utenti un serbatoio di dati geolocalizzati da cui attingere per ottenere indicazioni stradali, utilizza le informazioni GPS provenienti dagli utenti stessi per creare e aggiornare mappe in tempo reale. Monitorando gli spostamenti degli utenti, Waze è in grado di tracciare nuove strade, individuare sensi unici e sensi vietati, valutare la situazione del traffico e affinare progressivamente il proprio database cartografico. Questa sorta sorta di Google Maps in crowdfunding negli ultimi anni ha riscosso un discreto successo, arrivando a contare più di 45 milioni di utenti.

La tecnologia della startup israeliana è talmente ghiotta da essere già finita nel mirino dei più importanti colossi del Web. Ci aveva puntato Microsoft, salvo poi decidere di lavorare all’acquisizione dell’intero comparto Nook. Solo pochi mesi fa, la stessa Apple aveva cercato di rilevarla offrendo (si dice) la bellezza di 500 milioni di dollari e ottenendo solo (pare) una controproposta da 750 milioni di euro. Una cifra simile a quella che Facebook sarebbe in procinto di scucire oggi.

Stando a un report firmato dal magazine israeliano Calcalist, Mark Zuckerberg e soci si sono seduti sei mesi fa al tavolo delle trattative con i vertici di Waze, e ormai sarebbero a un passo da firmare un’acquisizione per una cifra che oscilla tra gli 800 milioni e il miliardo di dollari.

Diversi analisti non esitano a definire del tutto attendibile il report di Calcalist, ma basta conoscere un poco della storia recente di Facebook per capire che l’azienda di Menlo Park ha tutti gli interessi ad acquisire una tecnologia come quella di Waze. Innazitutto, Waze e Facebook collaborano già dall’ottobre 2012, quando Waze rilasciò una nuova versione dell’app che consentiva agli utenti di condividere il proprio percorso con i contatti Facebook. Durante la presentazione di Facebook Home, poi, Waze compariva tra le app in primo piano, il che già faceva pensare a un rapporto solido tra i due partner.

Nell’ultimo anno, inoltre, Facebook è letteralmente esploso su mobile, raggiungendo quota 750 milioni di utenti mobile attivi, il 54% in più rispetto all’anno precedente. E parlando di monetizzazione dell’esperienza mobile, gli strumenti di geolocalizzazione sono delle potenziali galline dalle uova d’oro. Non a caso, il percorso di monetizzazione di Waze prevedeva già l’introduzione di inserzioni pubblicitarie geolocalmente mirate. Fate voi le addizioni.

Come insegnano le recenti mosse di Google , in campo mobile la partita non si gioca sulle singole app, ma su una suite esaustiva di applicazioni in cui l’utente possa trovare tutto ciò che gli serve: un servizio di messaggistica, ricerca web, informazioni personalizzate, mappe...

Rispetto a Google, Facebook è ancora lontano nello sviluppo di un proprio ecosistema. Il primo grande passo è avvenuto con Home , ma quello più significativo potrebbe avere a che fare con Waze, sempre che Facebook riesca a sfatare il mito che lo vuole incapace di gestire la geolocalizzazione (vedi il flop di Places).

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Fabio Deotto