Facebook sfida WhatsApp con il Messenger per Android
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Facebook sfida WhatsApp con il Messenger per Android

Zuckerberg, anziché comprarlo, per ora tenta di fare uno sgambetto al famoso e diffusissimo servizio di messaggistica istantanea

La notizia è circolata con insistenza negli ultimi giorni: dopo il colpaccio messo a segno con Instagram, Marc Zuckerberg era pronto a mettere di nuovo mano al libretto degli assegni. Stavolta la mossa sarebbe stata l’acquisto di WhatsApp, il noto servizio di messaggistica istantanea che permette a utenti di tutto il mondo, che usano i principali e più diffusi sistemi operativi mobili, di scriversi tra loro gratuitamente. O meglio di farlo utilizzando il traffico dati (che di regola è incluso nell’abbonamento o è disponibile per pochi euro al mese), mandando per sempre in pensione i costosi sms.

Su internet, però, vige una legge non scritta: se una cosa funziona, puoi sempre provare a imitarla. Chissà se è questo il ragionamento scattato nella testa di Zuckerberg, fatto sta che il tempismo è perfetto per non dire sospetto: Facebook ha appena aggiornato «Messenger», la sua app per telefonini Android che permette agli utenti iscritti al social network di messaggiare tra loro con estrema facilità, senza nemmeno bisogno di navigare all'interno della piattaforma. Ebbene, questa possibilità è ora estesa a chiunque inserisca il suo nome e il suo numero di telefono.

Detto in soldoni, vuol dire che io posso scrivere gratuitamente a degli amici che sono su Facebook, anche senza essere iscritto. È sufficiente installare l’applicazione, inserire questi due dati, premere su «Get started» e iniziare a parlare, condividere foto e altri elementi.  

Le osservazioni da fare in proposito sono tre. La prima: questo è un modo per convincere anche gli scettici, coloro che ancora non si sono uniti alla grande famiglia del social network, di interagire con chi invece lo ha già fatto. La seconda: è una chiara sfida a WhatsApp e al suo modello di business che è allergico alla pubblicità e preferisce far pagare una piccola quota agli utenti (0,99 dollari l’anno dopo i primi dodici mesi gratuiti su Android), anziché mostrare loro fastidiosi messaggi. Niente esclude che Facebook possa decidere invece di inserire qui e lì, tra una chat e l’altra, degli annunci. Staremo a vedere, poiché l’aggiornamento è stato appena lanciato ma l’azienda di Mark Zuckerberg ha fatto sapere che sarà possibile creare i primi account con nome e numero di telefono solo a partire dalle prossime settimane.

La terza osservazione, forse la più pregnante di tutte, l’ha fatta il sito americano Ars Technica, che scrive: «Dare a Facebook il tuo nome e il tuo numero, equivale comunque a creare una specie di account. Stai entrando nel sistema, ma con un differente criterio». Eccola qui la genialata: Zuckerberg mira ad arrivare il più in fretta possibile al secondo miliardo di utenti e questa potrebbe essere la strada giusta per accelerare i tempi. Promettere la possibilità di messaggiare gratis e all’infinito con l’enorme bacino di persone già a bordo della piattaforma non significa soltanto affrontare sullo stesso terreno WhatsApp ed epigoni, incluso iMessage della Apple, ma aumentare con un espediente geniale e non proprio manifesto la già nutrita tribù di Facebook. Di più: magari, presto, Zuckerberg potrebbe decidere di estendere l'offerta con il medesimo ragionamento ad altri sistemi operativi mobili, Apple e Windows in primis. In caso, chapeau.      

Twitter: @marmorello

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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