Facebook: icone e link entrano nello status
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Facebook: icone e link entrano nello status

Un nuovo aggiornamento permette di includere faccine e loghi nei messaggi di stato, con un occhio alla pubblicità

State guardando la partita in televisione, oppure un film al cinema (anche se non si dovrebbe avere il cellulare acceso è vero) e decidete di condividere lo speciale momento con gli amici di Facebook, il vostro social network preferito. Presto potrete farlo inserendo nell'aggiornamento di stato icone, emoticon e link, da essere visualizzati in un singolo messaggio. Finora l’unica opzione per inserire un collegamento ad un sito web era quello di “allegare” il link, con il risultato di creare un piccolo box con l’indirizzo di destinazione. Per facilitare gli utenti mobili, Facebook ha deciso di semplificare la condivisione di link, permettendo che questi possano essere inseriti direttamente nello status. Ma come vedremo non è l’unica finalità di Mr. Zuckerberg.

Il team di Facebook ha spiegato oggi la nuova funzione attraverso un post sul proprio blog , dove spiega che a partire da questa settimana le persone potranno “esprimere ciò che stanno guardano, ascoltando, mangiando, o semplicemente come si sentono con icone e link preferiti”. C’è da dire che la scelta dei nuovi elementi grafici al fianco del classico aggiornamento di status non è libera ma condizionata. Ad esempio si può scegliere di aggiungere alla propria lista di film preferiti “E.T.” oppure “Jurassic Park”, a quel punto comparirà in automatico un logo che rimanda al film al fianco dello status e la pellicola aggiunta all'interno dello stream della timeline. La stessa cosa può avvenire per prodotti culinari, bevande o sport preferiti. Non è ancora chiaro invece il funzionamento dei link.

Questi aggiornamenti, e le storie aggiunte sulla timeline, rispettano le impostazioni di privacy scelte da ogni utente – spiegano da Facebook – in settimana cominceremo ad implementare questa funzione per gli utenti degli Stati Uniti”. La scelta è, come si può immaginare, un ulteriore metodo per “fare cassa” e vendere la presenza sulla piattaforma a marchi e aziende che hanno pagine specifiche sul social network. Pensate all'enorme ritorno, in termini di visibilità, che potrebbe avere un brand se associato allo status degli utenti che se ne vanno in giro per il social network “sponsorizzando”, consapevolmente o meno, un certo prodotto.  

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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