Facebook: ecco come ti cambia il cervello
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Facebook: ecco come ti cambia il cervello

Circa 180milioni di utenti passano in media due ore al giorno sui social. Ecco 5 conseguenze che intaccano il cervello e il comportamento

Il team di AsapScience ha descritto in un video ironico quali siano le conseguenze sul cervello di un utilizzo smodato e costante dei social.

5 le principali:

1. Dipendenza: i social rappresentano una dipendenza, come dal fumo o dall'alcool. E le conseguenze sul cervello sono simili: perdita di attenzione, incapacità decisionale, perdita dell'attenzione. Questo perché i social appagano senza sforzo: abituano il cervello a ricevere lo stimolo voluto restando passicvo.

2. Multitasking: Pensare che l'utilizzo di più social contemporaneamente possa sviluppare la nostra capacità multitasking, è un errore. In realtà chi passa da un social all'altro perde la capacità di concentrazione e immagazzina informazioni nella memoria con più difficoltà.

3. Sindrome della vibrazione fantasma: La sensazione che il telefono stia vibrando o che ci sia arrivata una notifica. Quando invece è solo una nostra percezione. E' capitato a tutti, ma quando la situazione inizia a ripetersi con un po' troppa frequenza, forse si dovrebbe di lasciare lo smartphone a casa ogni tanto. Evitando di viverlo come fosse un prolungamento della nostra mano. Sembra infatti che, alcune aree del nostro cervello, dedicate alle sensazioni tattili, inizino a percepirli come "arti fantasma”...e non dico altro.

4. Dopamine: Il rilascio di dopamine crea una sensazione di benessere al nostro cervello. E' dimostrato che i centri di ricompensa del cervello sono più attivi quando in una conversazione parliamo di noi, invece di ascoltare. Nelle conversazioni vis-à-vis parliamo di noi al massimo per il 30-40% del discorso totale. Sui social la percentuale si sposta all'80%: ovviamente il nostro cervello entra in uno stato di benessere totale. Che soddisfa il nostro egocentrismo.

5. Le relazioni: a differenza di quello che si pensava, le relazioni nate online si sono dimostrate solide, almeno secondo uno studio dell'Università di Chicago. Forse perché si sondano passioni e gusti online prima di incontrarsi. Sempre che non si menta sullo scambio di informazioni e ...sulle foto del profilo!

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Marina Jonna

Giornalista e architetto: scrivo da sempre di design e tecnologia. Ultimamente ho allargato i miei orizzonti scrivendo di benessere, sport, scienze e attualità. Oltre a intervenire, sporadicamente, su R101 . Avete bisogno di un trattato sul "Paradiso della brugola" ? Sono pronta a scriverlo!

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