Il 15 gennaio o si fa il Facebook Phone o si muore
Tecnologia

Il 15 gennaio o si fa il Facebook Phone o si muore

Un misterioso invito rivolto ai giornalisti per il prossimo martedì scatena rumors e anticipazioni. Cosa si cela dietro l’angolo?

Facebook ha colto la palla al balzo, inserendosi nelle conversazioni che circolano nel Consumer Electronic Show di Las Vegas. Non lo ha fatto presentando qualche prodotto o un’app, ma attraverso un misterioso invito rivolto ai giornalisti per il 15 di gennaio presso la sede di Menlo Park. Come riporta il Wall Street Journal, l’oggetto del mistero potrebbe essere qualunque cosa, o quasi. In nuovo prodotto per il web o la riprogettazione di uno già esistente, ma quello che si spera è riassunto in una sola parola: Facebook Phone, o meglio fPhone.

Anche se il CEO di Facebook ha ufficialmente smentito che la società stia lavorando ad un progetto hardware del genere, le persone vicine all'azienda hanno più di una volta spifferato che Facebook ha lavorato a stretto contatto con alcuni produttori di cellulari, come HTC, per sviluppare un nuovo Facebook Phone, sicuramente qualcosa in più del flop (sempre di HTC) rappresentati dal ChaCha e dal Salsa, entrambi presentanti al Mobile World Congress nel febbraio 2011.

Secondo i rumors Facebook avrebbe sviluppato uno smartphone (o perché no un tablet?) con sistema operativo Android, personalizzato per l’occasione. Zuckerberg durante un keynote dello scorso settembre aveva dichiarato come la costruzione di un Facebook Phone sarebbe stata “la strategia sbagliata” da seguire, ma non è detto che fosse tutto un bluff per far crescere l’attesa.

Ma il mistero sulla data del 15 gennaio è più fitto di quello che sembri. Nella migliore tradizione Maya diversi siti web e forum nella primavera del 2011 cominciarono a scrivere che Facebook sarebbe morto il 15 gennaio 2013. Tutto nascerebbe da una presunta intervista di Mark Zuckerberg al di fuori degli allora uffici di Palo Alto. In quell'occasione il riccioluti deus-ex-machina del social network avrebbe espresso il suo parere sul troppo lavoro che richiedeva lo stare dietro alla piattaforma che monopolizza la vita delle persone di mezzo mondo. E proprio come la migliore tradizione Maya la notizia si è poi rivelata una bufala, messa in circolo da un blog statunitense che però non ha mai smentito la questione.

Di certo il prossimo 15 gennaio alle ore 19.00 italiane Mark Zuckerberg non annuncerà di voler togliere la spina alla sua principale fonte di sostentamento. “Venite a vedere cosa stiamo costruendo” è lo slogan che si legge nell'invito. E proprio quel “costruendo” fa pensare ad una soluzione hardware piuttosto che software, ma siamo al limite dell’immaginabile appunto. In ogni caso basterà aspettare sei giorni per capire le prossime mosse di Mr. Zuckerberg che le avrà pensate tutte pur di far salite il capitale in Borsa che negli ultimi quattro mesi è salito del 7,2%.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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