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Tecnologia

Che cos'è "Clear History", altra promessa Facebook per la privacy

Sarà disponibile fra qualche mese e permetterà di cancellare dal proprio profilo i dati di navigazione trasmessi a FB da altri siti e altre app

La ferita di Cambridge Analytica continua a bruciare dentro Facebook, che lavora per dare al mondo e ai suoi utenti l’impressione di tenere alla privacy.

L’ultimo passo in ordine di tempo, mentre si adegua alla nuova stringente normativa europea in materia (il Gdpr), è stato annunciato domenica alla F8, la conferenza degli sviluppatori.

Che cos'è Clear History

I tecnici di Mark Zuckerberg stanno infatti lavorando a una funzione - Clear Histroy - che dovrebbe permettere di vedere e controllare e eventualmente cancellare le informazioni presenti sull’account personale di ogni utente che arrivano dai siti web e dalle app collegate a Facebook - in sostanza, quelli che inviano informazioni a Fb ogni volta che un utente le usa.

I siti e le app che usano il bottone per il “Like” di Facebook o usano Facebook Analytics inviano le informazioni a Facebook. In questo modo hanno a loro volta informazioni per tarare i contenuti proposti e anche il tipo di pubblicità. A sua volta Facebook usa le informazioni per “migliorare l’esperienza dell’utente”.

Con Clear History, verranno cancellate le informazioni sul proprio account in arrivo dai vari siti e le varie app: vale a dire, queste informazioni non saranno più associate all’account dell’utente.

Come si userà Clear History

La funzione Clear History dovrebbe essere pronta nel giro di un paio di mesi, dicono in Facebook.
Per usare la nuova funzione, basterà, al momento di fare log in su Fb, andare sulla pagine di configurazione del profilo e cancellare dati della “storia”, più o meno come si cancellano i cookie dal browser.

Perché Clear History è rilevante

In pratica, Clear History, permette di pulire dentro Facebook, la storia di navigazione fatta fuori da Facebook.
Probabilmente, usare questa funzione renderà meno “ricche” le interazioni che l’utente avrà dentro la piattaforma. Ma dovrebbe aiutare a proteggere la propria privacy e a rendersi conto di quante informazioni Facebook accumula su ciascuno.

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Luigi Gavazzi