Sony Xperia Z3+, primo contatto
Roberto Catania
Tecnologia

Sony Xperia Z3+, primo contatto

Il nuovo top di gamma della società giapponese è uno smartphone Android tutto nuovo. Con un forte accento sulla multimedialità

Leggi Z3+ e pensi subito ad un restyling di primavera, al classico colpo di vernice guidato dal pennello sapiente delle divisioni marketing. E però questa volta conviene non farsi ingannare dal nome. Ché quello appena annunciato da Sony non è il solito tentativo di rinfrescare uno smartphone bollito con qualche tinta metallizzata e una spolverata di pixel qua e là. No, dietro quel “Plus” c’è un terminale tutto nuovo, dentro e fuori. Del resto la casa giapponese sa bene che dinnanzi a una concorrenza del calibro di Apple, Samsung, Lg, e ora anche i cinesi, c’è poco da scherzare.

Ecco allora che le analogie fra passato e presente si contano sulle dita di una mano. C’è ad esempio un progetto stilistico che rimane coerente con il look di famiglia - lo Z3+ ripropone lo stesso format del suo predecessore con il display da 5,2 pollici Full HD da un lato e la cover posteriore in vetro temperato dall’altro - e un sistema operativo (Android, qui nella versione 5.0 Lollipop) che è ormai un punto fermo.

Per il resto tutto è cambiato. Il profilo è più sottile (6.9 millimetri contro i 7.3 del “vecchio" Z3), i volumi sono stati ridotti (145 grammi contro 152), il processore potenziato (si passa da quattro a otto core) e lo stesso dicasi della connettività di rete (con la Sim giusta si può arrivare a scaricare fino a 300 Mbps teorici). Il tutto, e qui sta l’altro aspetto interessante, senza impatti sui consumi. Secondo quanto dichiarato da Sony, infatti, lo Z3+ garantirà la stessa autonomia del suo predecessore (fino a 2 giorni di piena operatività) grazie anche alle ormai collaudate opzioni di risparmio energetica (Stamina).

Impermeabile, ma senza corazze
Ma, intendiamoci, non si tratta di un mero sfoggio di muscoli. Il nuovo Sony Xperia Z3+ ha dalla sua una serie di risorse abbastanza esclusive che possono fare la differenza, specie nel segmento Android. C’è, innanzitutto, un sistema di impermeabilizzazione pressoché totale del corpo del telefono (IP65/68), una caratteristica spuntata senza troppi compromessi a livello estetico: sulla parte posteriore del terminale, per dire, non ci sono sportelli e sportellini per la chiusura a tenuta stagna della porta Usb, tutto rimane a vista.

Sony Mobile

C’è poi tutta l’integrazione con il mondo del gaming, che in questo caso significa PlayStation 4 con annessi e connessi. L’obiettivo dichiarato da Sony è dare agli utenti un’esperienza senza soluzione di continuità fra console e smartphone. Ciò è reso possibile da una tecnologia proprietaria (PS4 Remote Play2) che di fatto crea un ponte fra i due mondi semplicemente sfruttando una rete Wi-Fi domestica e opzionalmente un controller da collegare al telefono.

Infine segnaliamo la presenza in confezione del nuovo caricabatterie QuickCharge, un accessorio certificato Qualcomm che secondo le stime rivelate da Sony dovrebbe accelerare non poco le operazioni di ricarica: 45 minuti attaccati alla presa di corrente - sostiene il produttore - saranno sufficienti per garantire almeno un giorno di autonomia.

Il pallino dell’alta definizione
Come tutti gli ultimi terminali della serie “Z" di Sony, anche lo Z3+ si caratterizza per l’enfasi sulle funzionalità multimediali. Lato imaging tutto gira intorno alle due fotocamere integrate: quella anteriore consente di scattare foto fino a 20.7 megapixel di risoluzione massima e video in 4K, quella frontale si ferma a 5 megapixel in scatto e 1080 in modalità videochat. Per entrambi è previsto un obiettivo grandangolare da 25 millimetri e la regolazione automatica delle regolazioni fini di scatto in base a 52 tipologie di scena di scatto. Fra queste vale la pena sottolineare la presenza di una modalità ad hoc (Gourmet) dedicata agli amanti delle foto enogastronomiche.

Sempre in tema di multimedialità vanno sottolineati gli sforzi del produttore sulla parte audio del terminale. L’Xperia Z3+ supporta l’alta definizione audio che, per gli impallinati dei tecnicismi, si traduce in tre acronimi più facili da ascoltare che da pronunciare: High-Res Audio, Dsee HxLdact per la trasmissione dei dati ad alta efficienza.Il telefono, inoltre, integra un sistema di eliminazione digitale del rumore ed è in grado di riconoscere automaticamente le cuffie attaccate al jack da 3,5 (anche quelle non proprietarie), adattando di conseguenza le impostazioni audio.

Xperia Z3+ debutterà ufficilamente sul mercato italiano dal prossimo mese di giugno a un prezzo che non è stato ancora rivelato. Inutile però farsi illusioni, difficile che sotto questo aspetto ci siano novità: lo Z3+, come il suo predecessore, sarà un oggetto costoso, posizionato nella fascia dei 700 euro.

Sony Xperia Z3+: le foto

Roberto Catania

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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