Sette vite per BlackBerry: ecco DTEK60
Tecnologia

Sette vite per BlackBerry: ecco DTEK60

Schermo touch da 5.5 pollici, processore Snapdragon 820 e ingresso USB-C. Il nuovo Android è la copia (estetica) dell’Alcatel Idol 4S a 579 euro

“Die hard”, duri a morire. BlackBerry proprio non ci sta ad abbandonare il settore smartphone e per questo prova in tutti i modi a tenersi aggrappata a un mercato che parla chiaro: - 670 milioni di dollari di fatturato nei primi mesi del 2016 (8 milioni quelli della divisione mobile), con un trend inesorabile, che pare non fermarsi. Eppure, la compagnia continua a presentare telefonini che, esteticamente, sono identici a modelli già visti dalla concorrenza.

Se il DTEK50 altro non era che un Alcatel Idol 4 rivisitato (e infatti era prodotto dalla stessa compagnia, TCL), il nuovissimo DTEK60 si ispira all’Idol 4S. Per quale motivo? Qualche mese fa, BlackBerry aveva annunciato che non avrebbe più realizzato in proprio i suoi dispositivi mobili, ovvero non ci sarebbe stato più uno studio sul design e form factor degli smartphone, con un adattamento a stili e dimensioni di apparecchi già visti e l’affidamento a compagnie terze per la realizzazione e l’assemblaggio. Resta da capire se l’esternalizzazione convenga effettivamente di più dell’opera casalinga, ma si tratta solo dell’ennesima prova della lenta agonia a cui il marchio BB sembra destinato.

In realtà, alla vista di operazioni del genere sorge più di un dubbio: a cosa giova aggiornare l’hardware di un telefonino già visto rivendendolo quasi al doppio del prezzo? Si, perché questo DTEK60 è disponibile da oggi, anche in Italia, a 579 euro. Vuol dire 50 euro in meno del Galaxy S7 (almeno da listino, perché online…) e 220 euro di differenza dall’iPhone 7 da 32GB. Vada per le specifiche tecniche interessanti, ma ci sembra in ogni caso esagerato.

Come è fatto

Il display è da 5.5 pollici QHD, il processore è un Qualcomm Snapdragon 820, la RAM da 4GB e la memoria interna da 32GB espandibile con microSD. Non manca una batteria ampia da 3.000mAh (con QuickCharge 3.0), supporto LTE, impronte digitali sul retro e porta USB di Tipo-C. Sul lato, BlackBerry adotta la cosiddetta “Convenience Key”, un pulsante configurabile per l’accesso veloce a menu e app, già visto sull’Idol. La declinazione non particolarmente “business” è data da una fotocamera posteriore da 21 megapixel e una anteriore da 8 megapixel; non che ai professionisti non piaccia scattare foto, ma probabilmente avrebbero preferito qualcosa di più specifico per la produttività visto che, ora come ora, non c’è motivo di preferire un DTEK60 agli altri Android di pari fascia.

Non dimentichiamoci che a bordo ha Marshmallow in versione 6.0.1 e una serie di app per la sicurezza. La compagnia lo chiama il telefono Android “più sicuro”; forse non è così, ma la protezione a livello hardware, il controllo delle manomissioni in fase di avvio e l’ecosistema DTEK, sono un surplus senza dubbio da sottolineare. Basterà per preferirlo ad altri più blasonati? Probabilmente no, ma non ditelo a BlackBerry.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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