La recensione del Sony Xperia Z3
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Tecnologia

La recensione del Sony Xperia Z3

Abbiamo provato la punta di diamante dell’azienda giapponese. Pro e contro dello smartphone più glamour in circolazione

Appena l’Xperia Z3 tocca le dita ci si accorge subito di quanto sia ergonomicamente perfetto: sta nel palmo di una mano nonostante il suo display da 5.2 pollici, merito del bilanciamento di materiali e forme, che lo rendono davvero leggero e uno dei più sottili sul mercato. A dirla tutta (ci farebbe piacere essere smentiti) lo Z3 sarà uno smartphone che piacerà alle donne, le sue linee morbide e il nero estremamente “glam” lo rendono infatti quasi un complemento nell’abbigliamento e non è un caso che il pulsante di accensione, richiami quasi una piccola perla, posta nel mezzo della livrea satinata che fa da contorno allo smartphone. Attenzione però a pensare che se lo Z3 fa l’occhiolino al mondo femminile non possa essere apprezzato anche dagli uomini. Le sue caratteristiche tecniche lo pongono infatti nella primissima fascia degli smartphone più potenti e performanti di questo autunno 2014.

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Hardware al top

I passi in avanti rispetto allo Xperia Z2, che si è piazzato secondo nella nostra speciale classifica di settembre, ci sono eccome. Prima di tutto arriva un processore Qualcomm Snapdragon 801 quad-core, che tradotto vuol dire poter svolgere praticamente ogni operazione senza il minimo intoppo, anche se si tratta di un gioco 3D di ultima generazione, i 3 GB di RAM fanno il resto. Per supportare e sopportare lo sforzo grafico ci volevo una scheda d’eccezione: la risposta è la Qualcomm Adreno 330 a 578 MHz, anche in questo caso il top. Il display, come detto, è un 5,2 pollici IPS con risoluzione da 1080X1920 pixel. Menzione a parte merita la batteria che, grazie alla potenza dei 3100 mAh, permette di avere un’autonomia di molte ore, che aumenta quando si attiva la modalità “Stamina” in grado di limitare i giri della CPU a livello software. Eccellenti le dimensioni: 72 millimetri di larghezza, 146 di altezza e soli 7,3 di profondità, difficilmente troverete qualcosa si così potente e contenuto. A suo modo un record.

Se c’è un aspetto negativo nel design è il retro talmente liscio da dare l’impressione che il telefono possa scivolarti dalle mani in qualsiasi momento se non tenuto ben fermo. Una semplice cover (anche solo posteriore) renderà tutto più sicuro. I pulsanti e i connettori sono presenti sul lato destro e sinistro dello smartphone. Da una parte troviamo lo slot per la microSD, il tasto di accensione/spegnimento, il bilanciere del volume e il tasto fotocamera. Dall’altro l’ingresso della SIM, questa volta in versione Nano, e un dock a cui connettere accessori interni. È bene sottolineare come il telefono sia completamente waterproof ed è per questo che ogni sportello è dotato di un tappo che protegge interamente gli ingressi. Stando a quanto dice Sony, lo Z3 può rimanere fino a mezz’ora sott’acqua, ad esempio per scattare foto e girare video. Credeteci perché è proprio così.

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Dentro il software c’è il mondo Sony

A differenza dei vari Samsung, LG e HTC, Sony è l’azienda che più di altre personalizza i suoi smartphone con app e funzionalità aggiuntive, seppur senza stravolgere il sistema operativo o snaturarlo. Android in versione 4.4.4 KitKat assume i contorni smussati voluti dall’azienda (ad esempio nelle icone delle app proprietarie e nello stile dei caratteri) ma alcune sezioni, come il menu e le impostazioni, restano più o meno quelle classiche viste sugli altri device alimentati dal robottino verde. La differenza delle personalizzazioni non è solo quantitativa ma anche nella qualità: Lifelog, PlayStation, Sketch, Sony Select, Track ID, Track ID TV, Xperia Lounge e Walkman sono solo alcune delle app inserite nel telefono che permettono davvero di aumentare l’esperienza dentro e fuori il mondo Sony, spesso in maniera gratuita; e c’è pure l’assistenza dedicata Xperia Care. Carini anche i widget di alcune app che si possono attivare e tenere in primo piano in background, alcuni sono preimpostati, altri li troverete in automatico dopo aver installato le applicazioni supportate, come il browser Chrome.

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Fotocamera: 4K ma con cautela

Da qualche anno gli smartphone Xperia si distinguono per la qualità delle ottiche montate. Sullo Z3 troviamo una fotocamera da 20.7 Megapixel, la stessa dello Z2, ma con lenti nuove che hanno un’apertura maggiore. Questo permette di gestire meglio lo scatto sia nella modalità manuale che automatica. Arrivano anche altre opzioni come lo scatto multiplo (utilizzando più smartphone per prendere la stessa scena da diverse inquadrature), nuovi effetti per il Timeshift video e la registrazione di filmati in 4K, non una novità assoluta per Sony, anche in negativo. Come su Z2 infatti anche sul nuovo modello superati i 3-4 minuti in registrazione 4K il telefono tende a surriscaldarsi. Quando capita un avviso ci dice che lo smartphone verrà riavviato per consentire alla temperatura di scendere. Niente paura, i video vengono salvati in automatico ma è davvero paradossale che da due anni Sony non abbia saputo risolvere un problema del genere per una funzione di cui si dovrebbe andare fieri e che invece si pone come un handicap.

Per il resto il sensore Exmor RS, il processore Bionz e la tecnologia G Lens fanno tutto il lavoro necessario per rendere la parte di produzione fotografica di Xperia Z3 una delle migliori attualmente a disposizione. Attenzione non parliamo di velocità di scatto o qualità massima delle foto, perché in casi specifici LG G3, Galaxy S5 e iPhone 6 Plus sanno fare di meglio. Quello a cui ci riferiamo è il contesto globale in cui il singolo scatto si inserisce, tra modalità presenti, opzioni e facilità d’uso. Alla fine se dobbiamo fare una foto al volo abbiamo solo bisogno fi catturare velocemente la scena e sperare che l’immagine sia decente. Ecco l’Xperia Z3 si avvicina, di molto, alla decenza, anche in casi estremi (al momento solo l’iPhone 6 Plus sembra fare di meglio grazie allo stabilizzatore).

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Verdetto

Riprendiamo il titolo: dove vuole arrivare Sony? Di certo l’azienda giapponese è già arrivata ben in alto nelle gerarchie dei migliori produttori di smartphone sul mercato. Xperia Z3 è un telefono non per tutti ma capace di soddisfare tutti i gusti. Che siate amanti delle foto, avidi ascoltatori di musica (a proposito c’è anche l’NFC per abbinare cuffie e auricolari) o incalliti videogiocatori, il terzo nato della generazione Xperia non vi deluderà. Resta qualche perplessità sull’eccessiva viscosità del retro, uno spiacevole effetto scivolo che riscontrerete anche senza avere le mani sudate; tuttavia con una cover tutto si risolve. Non avrete certo tra le mani un cellulare perfetto (anche l’iPhone 6 ha i suoi contro, come un costo lievitato negli anni) ma con un prezzo che si aggira tra i 590 e i 630 euro (online), funzioni al top e una compattezza d'altri tempi, lo Z3 può rappresentare una prima scelta per molti.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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