Razer Phone
Tecnologia

Razer Phone: un telefono Android per intenditori

Grosso, pesante, con poca classe e senza il jack audio. Ecco il miglior smartphone per giocare che abbiamo mai provato

Razer Phone è il primo telefono del marchio conosciuto da tutti gli appassionati di videogame. L’azienda, dopo una serie interminabile di accessori e gadget per console e computer, ha deciso di lanciarsi nel mondo degli smartphone.

Lo ha fatto con un dispositivo che non ha nulla a che vedere con gli attuali top di gamma, almeno in quanto a forme e dimensioni, e forse proprio per questo resta unico e appannaggio di chi, dal proprio dispositivo, vuole trarre il massimo.

La filosofia è un po’ quella che ha contraddistinto gli inizi della storia di OnePlus, brand amato dagli intenditori ma privo di un vero appeal verso il grande pubblico. Pian piano le cose sono cambiate e non è detto che il Razer Phone del futuro non metta il vestito da sera, per spingersi nella folta giungla e far largo tra leoni e tigri.

Poco design, tanta sostanza

Per ora abbiamo tra le mani un cellulare di tutto rispetto ma, come detto, poco affascinante esteticamente. Non che sia un brutto vedere, si intenda, però tenere tra le mani un Razer Phone qualche secondo dopo un Galaxy S9+ o un iPhone X fa il suo effetto, al ribasso.

Del resto, il suo schermo da 5,7 pollici e la batteria da 4.000 mAh (siamo più o meno 1.000 mAh oltre la media della concorrenza più alta) si fanno sentire sul peso, che racconta di 197 grammi, tra i 10 e i 20 grammi in più di S9+ e iPhone X, tanti se distribuiti sulla superficie totale.

Lo schermo

Archiviato l’opinabile aspetto, dirigiamoci sui punti di forza. Come anticipato, il display è da 5,7 pollici con tecnologia Igzo, che fornisce un refresh rate più ampio e in grado di minimizzare gli effetti di latenza anche nei giochi più pesanti in 3D. Il risultato si vede nei 120 Hz massimi del suddetto refresh rate (solo l'iPad Pro ce l'ha) e nei 120 frame per secondo a cui può arrivare il telefono, qualcosa assente altrove.

La tecnologia in questione nasce proprio per una fruizione ludica senza compromessi ma è evidente che i benefici si vedono anche in altre app più comuni, come lo scrolling di Facebook e dei post di Instagram. Per preservare la batteria, si può abbassare la risoluzione nelle impostazioni, così da ottimizzare la durata.

Audio stereo

Ok, non c’è il jack classico per le cuffie ma con un adattatore si possono comunque utilizzare gli auricolari preferiti che pomperanno al massimo l’audio grazie al supporto DAC 24-bit con Dolby Atmos. L’uscita stereo assicura sessioni di gioco dalla resa sonora ottima, paragonabile al dual speaker della famiglia di S9; come quest’ultimo il Razer Phone dedica la capsula superiore per le chiamate alla riproduzione acustica, sdoppiando appunto il suono.

A differenza di quanto c’è in giro, ogni altoparlante ha il suo amplificatore ed è certificato THX. Insieme, forniscono una "diffusione 3D" del suono, nel senso che l’audio viene percepito indistintamente sia che ci si trovi davanti che dietro il display.

La potenza bestiale

Il comparto prestazionale è ai massimi: processore Snapdragon 835, scheda video Adreno 540, 8 GB di Ram, 64 GB di memoria interna con supporto per microSD fino a 2 TB. Il tutto pensato per far girare ogni singolo gioco presente sul Play Store, tra cui quelli ottimizzati per la piattaforma: Shadowgun Legends, Final Fantasy 15, Tekken e Arena of Valor e molti altri in arrivo nel corso del 2018.

Per ottenere il massimo da ogni titolo è necessario entrare nell’app Booster per giochi e settare tutto al limite; solo così si potrà capire cosa si intende per Razer Phone.

Autonomia da gestire

Ovvio che, con tali impostazioni, anche la batteria da ben 4.000 mAh soffre. Non si arriverà a sera dopo ore e ore spese a distruggere mostri e sventrare carri armati ma del resto lo sapevamo già; chi compra un aggeggio del genere non lo fa per chattare su WhatsApp e basta. Una precisazione: chi pensa che 8 GB di RAM siano ancora eccessivi per uno smartphone dovrà ricredersi, visto che la memoria aggiuntiva consente di eseguire più app ad alta potenza (come Twitch, YouTube e giochi) senza rallentamenti o indecisioni.

Fotocamera doppia e decente

Razer Phone nasce per i gamer ma questo non vuol dire dimenticarsi di tutti gli altri. Sul retro abbiamo una doppia fotocamera da 12 megapixel, una dedicata al teleobiettivo, l’altra all’apertura angolare. Tecnicamente, il sensore è lo stesso a bordo del Galaxy S7, solo con due declinazioni, dunque quelli che si avranno saranno scatti di buona qualità ma non eccezionali, almeno rispetto alla concorrenza odierna. Stranamente, nell’app della fotocamera non su può scegliere tra modalità automatica o manuale, rendendo un po’ meno interessante il comparto per gli amanti e fotoamatori.

Cosa ne pensiamo

Il Razer Phone è uno degli smartphone più innovativi e interessanti sul mercato. Il design è quasi all’opposto del termine accattivante, la fotocamera è sotto la media odierna dei top e la mancanza di un jack per le cuffie farà storcere il naso a molti ma è l'unico telefono dedicato totalmente al gaming, una destinazione d’uso primaria per tante persone.

Schermo, audio e fluidità sono ai vertici e identificano qualità che vorremmo vedere su più smartphone e ad oggi presenti, in maniera divisa (o solo audio o solo schermo o solo Ram) su un ristretto numero di terminali.

Il prezzo non è così abbordabile, visto il cartellino di 750 euro ma chi lo compra sa che in tasca porta una vera console tascabile, mica uno status symbol come gli altri.

Per saperne di più:

Il Razer Phone

Razer Phone
Alcune foto del Razer Phone

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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