Periscope arriva su Android, ed è anche meglio
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Periscope arriva su Android, ed è anche meglio

Finalmente anche chi non ha un iPhone può trasmettere e guardare le dirette del popolo della rete. Con qualche funzione in più

Dopo un primo trimestre di adozione su iPhone, Periscope arriva anche su Android. L’app che ha scalato le classifiche di iTunes è ora disponibile su Play Store per essere scaricata su tutti i dispositivi con sistema operativo KitKat o Lollipop, quindi niente smartphone con Android 4.3 Jelly Bean (e sono ancora parecchi). Oltre al loghetto di Big G, l’app è leggermente diversa dalla controparte Apple e non solo per la presenza del Material Design di Google che ne rende l’aspetto leggermente più stiloso e carino.

Le notifiche

Ad esempio qui c’è maggior controllo sulle notifiche push che possono essere personalizzate grazie a due opzioni, le “First Time Broadcast Notifications”, tramite cui si riceve una notifica quando un utente che si segue su Twitter trasmette per la prima volta e le “Share Notificantions”, una serie di avvisi che compaiono quando una persona che si segue su Periscope condivide lo streaming di un altro utente. C’è poi la “Resume Notification”, che consente di tornare a visualizzare lo streaming che si stava guardando prima di un’interruzione per non doverlo riselezionare dall'elenco o cominciare dall'inizio se si tratta di un replay.

Ripresa e visione

Certo le due attività principali restano identiche: registrare un video e guardare quelli dei contatti e amici della rete, ora non più esclusivi di Twitter. Da qualche giorno infatti Periscope, che resta comunque un’app legata a doppia mandata al microblog dai 140 caratteri, non chiede più di essere un utente di Twitter per essere utilizzata. È possibile infatti entrare con una registrazione ex-novo e godersi tutte le funzionalità complete, con l’assenza dei suggerimenti sui contatti da aggiungere, prelevati dai following sulla piattaforma proprietaria.

Va dove ti porta il cuore

Anche qui le trasmissioni possono essere pubbliche o private e nel primo caso si possono abilitare i commenti per tutti o solo per chi si segue già sulla piattaforma; ci sono ancora i cuori che servono come indice di gradimento per struttura la classifica dei periscope più amati e di conseguenza mostrati in una sezione apposita dell’app. Bene, adesso che l’avete scaricata potete cliccare qui per capire come funziona. 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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