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Tecnologia

Perché il Galaxy Note 7 è tornato in vendita

Lo smartphone che ha minato la credibilità di Samsung non era tutto da buttare. La dimostrazione arriva dalla nuova flotta ricondizionata

Un fallimento totale, sotto ogni punto di vista. Questo era il Galaxy Note 7 di Samsung, lo smartphone “che esplodeva”. Eppure, dopo nove mesi dal ritiro, il dispositivo verrà nuovamente venduto nei negozi, a partire da quelli coreani. Ecco per quale motivo.

Hardware da preservare

Il problema principale di tutta la sua costruzione risiedeva nella batteria, come da indagine definitiva della compagnia. Il resto, compreso il processore, le memorie, gli scanner delle impronte e dell’iride (qui come funziona) rappresentavano ancora elementi hardware funzionanti, necessariamente da riciclare, visto che sul recente Galaxy S8 hanno assunto una forma diversa.

Durante la presentazione dei tablet Galaxy S3 al recente Mobile World Congress di Barcellona, un gruppo di attivisti aveva contestato il richiamo di oltre due milioni e mezzo di Note 7 da parte di Samsung, per il danno ambientale che ne sarebbe derivato. Il modo migliore per rispondere alle accuse era riutilizzare gran parte delle componenti del telefono originale, per lanciarne sul mercato uno nuovo, questa volta sicuro.

Ecco il Galaxy Note 7 2017

Si spiega così il lancio prossimo del Galaxy Note 7 in versione 2017, lo stesso modello visto in anteprima un anno fa ma con un sostanziale ribasso dal punto di vista della capacità della batteria, così da preservarne l’incolumità e il rischio deflagrazione. Queste le specifiche tecniche del nuovo prodotto:

  • schermo da 5,7 pollici Super Amoled
  • processore Exynos 8890 octa-core
  • 4 GB di RAM
  • memoria interna da 64 GB con supporto per microSD fino a 128 GB
  • fotocamera posteriore da 12 megapixel
  • fotocamera anteriore da 5 megapixel con auto HDR
  • sensore delle impronte
  • sensore dell’iride
  • batteria da 3.000 mAh
  • Android Nougat 7

Il problema della batteria non era dovuto tanto alle dimensioni di quest’ultima (3.500 gli mAh originali) ma dalla sua eccessiva compressione, che consentiva allo smartphone di rimanere snello e leggero. Non a caso, la stessa capacità del primo Note 7 è presente sul Galaxy S8 Plus, ma in un corpo più lungo, che dedica uno spazio maggiore al modulo specifico.

Quanto costerà il nuovo Note 7

Stando alle indiscrezioni di portali locali, la gamma di Note 7 ricondizionati debutterà a giugno inizialmente in Corea, madrepatria di Samsung, dove sono già stati stretti gli accordi con i principali operatori telefonici. Decisamente interessante il prezzo: al cambio attuale circa 570 euro, ovvero 300 euro in meno di quanto richiesto la lancio del prodotto lo scorso settembre.

Il problema è che in Italia con tutta probabilità il Note 7 2017 non lo vedremo mai, perché l’intenzione è quella di puntare tutto sul nuovo modello, il Galaxy Note 8 in arrivo con doppia fotocamera subito dopo l’estate.

 

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antoninocaffo