I nuovi telefoni Nokia? Li riconoscerete dal design
Parlano i designer di HMD, la società che vuol fare rinascere il brand scandinavo
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Roberto Catania
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Il restyling del 3310 è solo la punta dell’iceberg. Dietro alla rinascita di Nokia c’è un percorso ben più ricco e articolato. Che parte sì da certi valori tanto cari ai patriarchi fondatori del marchio finlandese, ma guarda anche al presente e al futuro, alle mode del momento e alle tendenze che verranno.
HMD, la società che ha preso in licenza il brand Nokia, sembra avere le idee chiare sulla ricetta da seguire per rilanciare le attività di quella che, ben prima di Apple e Samsung, è stata la vera dominatrice del mercato dei telefonini. Sarà un mix di tecnologia, semplicità e funzionalità, spiegano i responsabili della società, diretta e composta da ex dipendenti Nokia.
Nokia: i modelli che hanno fatto la storia
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Nokia 9000 Communicator, 1996 - Il sogno irrealizzato di ogni smanettone che si rispetti. La sensazione di avere un piccolo computer tra le mani c’era tutta. Presentato al CeBIT del 1996 uscì dalla fiera per entrare nel cuore di tanti appassionati. È il vero precursore degli smartphone
Credits: textlad, Flickr
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Nokia N97, 2009 - La vetta più alta di tutta la Nseries. Annunciato a fine 2008 è il secondo smartphone touch con Symbian S60. Il punto di forza era una tastiera estesa con tasti direzionali da poter utilizzare anche nei giochi come su un vero computer.
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Nokia X7, 2011 - La Xseries può essere considerata il vero spartiacque tra la vecchia Nokia e i nuovi Lumia. Dalla prima ne eredita il sistema operativo Symbian3, della seconda ne anticipa forme e design, che ritroveremo pochi mesi più tardi.
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Nokia N900, 2009 - Un eterno incompiuto. Uno smartphone con un potenziale davvero grande, basti pensare che il suo sistema operativo era Maemo 5, derivato di Linux. Eppure qualcosa non andò per il verso giusto. Forse era troppo grande, forse troppo dalla parte dei veri geek, forse aveva anticipato i tempi. Non a caso (widget alla mano) può essere considerato il vero antagonista di Android.
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Nokia N95, 2007 - “Il futuro chiama e lascia tutti gli altri cellulari dietro”. Era questo il claim lanciato dall’azienda per sponsorizzarlo. E aveva dannatamente ragione
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Nokia N90, 2005 - Parte di una nuova linea di smartphone, l’N90 incarnava tutto lo spirito della Nseries: quasi una piccola videocamera per come poteva essere utilizzato. Le ottiche Carl Zeiss facevano il resto. Rimase a lungo sugli scaffali anche a causa di un prezzo non proprio abbordabile (circa 700 euro).
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Nokia Lumia 520, 2013 - Un ritorno alle origini almeno per il prezzo. Il Windows Phone più venduto al mondo partì col botto. Le sue unità andarono via più velocemente che ogni altro smartphone, PC o Tablet di Microsoft: ad oggi 12 milioni le copie vendute.
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Nokia E90, 2007 - Successore della serie Communicator venne rilasciato a metà 2007. Aveva il 3g e Wi-Fi, oltre al GPS per la navigazione. Basato su Symbian 9.2 S60 3rd Edition era dotato di doppio display: esterno da 240x320 pixel a 16 milioni di colori ed interno a 800x352 pixel e 16 milioni di colori.
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Nokia E72, 2009 - Parte della serie E di Nokia, dedicata ad un pubblico che faceva della produttività la sua richiesta maggiore. Successore del Nokia E71 aveva in più un nuovo metodo di navigazione dei tasti, conosciuto come Optical Navi Key, che permetteva di scorrere più facilmente i messaggi, email e pagine web.
Credits: Flickr, Nokia Connect
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Nokia E71, 2006 - Il miglior QWERTY non prodotto da BlackBerry. Si trattava di uno smartphone accattivante pensato per il businessman. Ma con il tempo lo apprezzarono un po’ tutti, anche gli incalliti degli SMS.
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Nokia C7, 2011 - Uno degli smartphone che più di altri ha beneficiato dell’aggiornamento di Symbian alla versione Belle. Parte della Cseries ha uno schermo touch capacitivo da 3.5 pollici e il primo della gamma Symbian3 ad avere il supporto NFC. Apple ci arriverà solo tre anni dopo.
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Nokia 6136, 2006 - Un ottimo quad-band e di certo tra i più eleganti cellulari a conchiglia. Presentava un doppio schermo: quello interno classico per la gestione di tutte le sezioni e uno esterno che da chiuso mostrava notifiche e informazioni basilari, il tutto rigorosamente a colori.
Credits: Nokia.com
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Nokia 6230, 2004 - Uno dei primi ad avere Bluetooth, infrarossi e USB. Non aveva uno schermo grandissimo ma poteva riprodurre video 3GP a 30 FPS senza problemi, così come file audio Mp3.
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Nokia 6620, 2004 - Uno dei più grandi successi di Nokia. Nel 2004 e 2005 non potevi girare per strada senza vederne almeno una decina in mano dei ragazzi più smanettoni. Fece la fortuna del Real Player mobile.
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Nokia 6822, 2005 - Se hai avuto questo allora ti meriti la spilla da vero nerd. Pochi modelli in giro, forse per l’eccessiva ventata di innovazione che il suo design apportava. Da chiuso era un semplice telefono Symbian, da aperto con le ali sprigionava tutto il potenziale di una tastiera QWERTY estesa che si poneva alla sinistra e destra del piccolo schermo.
Credits: Nokia,com
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Nokia Asha 501, 2013 - Annunciato a maggio del 2013 è il primo della nuova famiglia Asha, che si pone come alternativa ai Lumia. Di fatto il sistema operativo che sostituisce Symbian (con Asha platform appunto) ma che non riuscirà ad eguagliarne il successo.
Credits: Flickr, leo_prince008
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Nokia 5800, 2009 - Il primo dotato di Symbian OS S60 quinta edizione con touchscreen. Nella confezione potevate trovare una microSD da 8 GB, un plettro che faceva da pennino extra (uno era incorporato nella scocca) e un supporto pieghevole per guardare i filmati. Successo tra i giovani.
Credits: Flickr, Neil Bird
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Nokia 5700, 2007 - Lo ricorderemo soprattutto per il curioso modo in cui si trasformava da semplice candybar a fotocamera. Bastava infatti una rotazione di 90 gradi per scoprire il sensore e utilizzarlo come piccola cinepresa, con tutti i difetti dei 2 soli Megapixel.
Credits: Flickr, mallol
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Nokia 5230, 2010 - Un modello low-cost prodotto in Sud Corea, simile al 5800 ma senza fotocamera frontale. Con 150 milioni di unità vendute è uno dei maggiori successi di Nokia, soprattutto in Brasile e Germania.
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Nokia 3310, 2000 - Ecco uno dei must. Alzi la mano chi non ha avuto (o sognato di avere) questo cellulare. La possibilità di mettere un’immagine stilizzata personale come sfondo era una genialata. Anche se sepsso il credito finiva a causa degli sms che pagavi per riceverli. Nonostante questo resta ancora funzionale e funzionante al giorno d’oggi. Parola di possessore.
Credits: Flickr, Ministerio TIC Colombia
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Nokia 5130, 2007 - Appartenente alla serie XpressMusic, portava con sé una fotocamera da 2 Megapixel sul retro e la possibilità di chattare attraverso Windows Live Messenger, integrato nel sistema. La navigazione web era assicurata dal browser Opera Mini, già installato in memoria.
Credits: Flickr, Alejandro-Castro
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Nokia 1600, 2006 - Disegnato sulla base del Nokia 1100, questo modello venne pensato per i paesi in via di sviluppo. Nonostante le funzioni basilari, scocca e distribuzione dei pulsanti sono molto futuristici e un chiaro segnale che per avere un bel dispositivo tra le mani non servisse per forza spendere centinaia di euro.
Credits: Flickr, Seb Lee-Delisle
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Nokia 2600, 2004 - Un altro “candybar” pensato per i mercati emergenti. In Italia lo vedremo poco a differenza del Nokia 2600 Classic, simile ma dalle linee sicuramente più intriganti.
Credits: Flickr, Pypaertv
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Nokia 2650, 2004 - A prima vista sembra un classico cellulare GSM ma, grazie al suo prezzo, ottenne una tale popolarità da guadagnarsi il titolo di migliore conchiglia in arrivo dalla Finlandia. Poi arrivarono i Motorola Razr e la storia cambiò.
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Nokia 3100, 2003 - Usava la Serie 40 di Symbian con icone larghe (anche animate) già viste su modelli precedenti. Fu uno dei più venduti in Europa anche grazie alla possibilità di attaccarci una fotocamera esterna tramite la Pop-Port.
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Nokia 3210, 1999 - Chi può dimenticare una livrea degna della migliore Pamela Anderson? Pettoriali importanti, vita stretta e gambe sinuose. Giochi e cover intercambiabili ne fecero un successone in tutto il mondo.
Credits: Flickr, Brad Scruse
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Nokia 1208, 2007 - Forse non il più bello ed elegante uscito dai laboratori di Nokia ma se vi erviva un telefono da ricaricare una volta a settimana (o quasi) avevate fatto la scelta giusta. Die Hard.
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Nokia 1200, 2007 - Piccolo e discreto. In soli 102 mm di lungheza e 44,1 di larghezza potevi trovare il meglio della semplicità finlandese: schermo monocromatico, tasti ben distanziati e autonomia di 16 giorni in stand-by.
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Nokia 1100, 2003 - E’ uno dei cellulari più venduti al mondo, incredibilmente anche oggi. Sarà per la sua semplicità, per i suoi tastini gommosi o la sua autonomia da 10 iPhone messi assieme. Tant’è: tra il 2003 e il 2007 se ne sono state vendute 250 milioni di unità.
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Nokia Lumia 1020, 2013 - Il primo Windows Phone 8 con fotocamera da 41 Megapixel. Un mostro per il reparto multimediale; alcuni utenti soffrirono problemi di durata inferiore della batteria, riavvii occasionali e blocchi. Tutto risolto con l’aggiornamento “Black” del firmware.
Verso un minimalismo scandinavo Al design, come sempre, il compito di tradurre questi principi un po' astratti in qualcosa di più tangibile. Più facili a dirsi che a farsi, soprattutto in un mercato competitivo come quello degli smartphone Android. HMD però non ha fretta. "Abbiamo scelto un approccio più discreto", spiegano Raun Forsyth e Alasdair Mcphail, design director di HMD Global. "Altri provano ad attirare l’attenzione con design scintillanti “over the top”, noi costruiamo smartphone che non sono da colpo di fulmine, ma puntano a deliziare l’utente fino a farlo innamorare, in modo semplice e graduale, come è giusto che sia. Crediamo che l’amore nasca e cresca col tempo".
La parola amore esiste, dunque, anche nel mondo dei telefonini intelligenti. Basta trovare la chiave giusta per fare breccia sugli utenti. Ad esempio il minimalismo e la semplicità dell’architettura e del design scandinavo. "L’oggetto più rappresentativo per noi è il vaso di vetro ondulato dell’architetto e designer Alvar Aalto", spiegano i due designer. "Le sue opere sono semplici ma anche memorabili e fiere nella loro unicità".
Fra passato e presente Ciò non significa che la nuova Nokia volgerà perennemente lo sguardo all'indietro. "Guardiamo anche alle mode del momento", ammettono i responsabili. "Abbiamo per esempio notato che il rame sta tornando in voga in modo discreto negli articoli casalinghi, nell’ambito di un trend che vede i colori metallizzati naturali integrati nella moda di tutti i giorni. I colori metallizzati che utilizziamo sono onesti e naturali, evitando quelli brillanti e cheap che potrebbero essere percepiti come decorazioni natalizie. Un altro colore che abbiamo utilizzato è quello dell’acciaio temperato – quando scaldato a 600 gradi, l’acciaio si trasforma in un blu vellutato pieno e molto profondo. Questo colore risulta piacevolmente familiare grazie alla somiglianza con il denim scuro e il blu profondo degli articoli in pelle delle case di moda italiane presentati nelle recenti collezioni.
Buona parte di questi concetti sono visibili nei nuovi Nokia 3, Nokia 5 e Nokia 6, i tre smartphone Android di fascia medio-bassa che insieme al Nokia 3310 “reloaded” segnano il ritorno sul mercato del marchio Nokia. "Ci siamo concentrati sulla creazione di un fattore forma ergonomico, morbido, naturale e tondeggiante. E in ossequio ai principi del design scandinavo ci siamo focalizzati sulle funzionalità essenziali, così da scremare ciò che non è strettamente necessario e ridurre le dimensioni complessive dello smartphone".
Il risultato è una famiglia di smartphone dalle linee arrotondate, ergonomiche, non sempre razionali. Chi li ha creati parla di un design più “umano”, dal carattere ben definito, sviluppato per non cercare consensi. "Lo smartphone vuole offrire stile e unicità a quei clienti in cerca di qualcosa concettualmente differente. Sono tuttavia queste caratteristiche che li faranno innamorare del proprio telefono col passare del tempo".
Se il design è funzionale alle prestazioni Potrebbe giovare in questo senso la scelta di fondere il lavoro dei designer con quello degli ingegneri che curano la parte interna dei prodotti. L'obiettivo. chiarisce HMD, è arrivare a prodotti più coerenti: "I telefoni hanno componenti interne talmente complesse da rendere impossibile la progettazione del design esterno senza conoscere a fondo la funzionalità di ogni elemento".
Così, ad esempio, l’antenna è stata collocata sulla parte superiore dei dispositivi, una scelta che ha permesso di "disegnare una cover posteriore più pulita ed elegante".
Quanto alle doti di resistenza, HMD ci tiene a a rassicurare: "Abbiamo optato per uno chassis monoscocca: ogni smartphone Nokia è ricavato da un unico blocco di alluminio, con un processo che richiede 12 ore per unità", ci spiegano i responsabili. Ciò ci ha consentito di evitare l'aggiunta all’interno di strutture di supporto per unire le varie componenti, riducendo in questo modo gli spazi e ottenendo la struttura compatta che stavamo cercando".