Mobile World Congress, gli annunci e le novità più attese
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Tecnologia

Mobile World Congress, gli annunci e le novità più attese

Indiscrezioni, anticipazioni, tendenze e protagonisti della fiera dedicata a smartphone e dintorni. Su Panorama.it aggiornamenti quotidiani da Barcellona

È come se la tecnologia abbia trattenuto il fiato, sia rimasta sospesa a galleggiare in un limbo in attesa di Barcellona. Teoria audace da sostenere o almeno un po’ pericolante a poche settimane dal Ces, il circo dell’hi-tech di Las Vegas. Eppure nessuna fiera cattura l’attenzione del pubblico più del Mobile World Congress, in programma in Catalogna dal 2 al 5 marzo. In qualche ora, iPhone a parte, verranno svelati i principali telefonini che saranno nelle nostre tasche nel prossimo anno. Parlerà Mark Zuckerberg, non via satellite, dal calduccio del suo quartier generale, ma salirà sul palco di persona per 45 minuti tondi: evento rarissimo. Scopriremo gli ultimissimi dettagli della casa, dell’auto connessa, del 5G, dei modi in cui pagheremo nell’immediato futuro. Un menu ghiottissimo, così si dice, servito da 1.900 espositori. Chi mastica digitale, o semplicemente vuole cambiare smartphone, non potrà non puntare il mouse sugli aggiornamenti in arrivo dalla Spagna. Panorama.it sarà presente con i suoi inviati, per raccontarvi il meglio, le tendenze e tutto il resto che c’è da sapere. Ecco qualche anteprima.

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Se fosse una classe scolastica, sarebbe uno di quei giorni in cui il professore mette su un sorriso tronfio perché non deve segnare nessuna assenza sul registro. Esclusa Apple, che per principio e snobismo non frequenta il liceo delle fiere, ci sono tutti. Due i sorvegliati speciali: Samsung, che annuncerà ufficialmente il Galaxy S6, è certo anche in una versione curva, la Edge, secondo i soliti ben informati; Htc, con il suo pregiato One M9, evoluzione ennesima di quello che rimane uno dei migliori smartphone sul mercato. Anche se la fiera spalanca ufficialmente le porte il 2 marzo, i modelli saranno svelati alla stampa domenica 1.

Così come la line-up di Huawei, che ha fissato una conferenza per l’ora di pranzo. Si chiacchiera di smartwatch, tablet e, pure, un visore per la realtà virtuale. Conoscendo le politiche di prezzo aggressive del colosso cinese, sarebbe un altro passo in avanti verso lo sdoganamento di uno dei trend principi dell’hi-tech. Attenzione anche al 5G, risposta doverosa e necessaria a una crescita del traffico che da qui al 2020 raggiungerà il mille per cento. Sponda Sony, bastano un numero e una lettera: Z4. Non un modello ma una gamma di tablet e smartphone, con la consueta enfasi su display e fotocamera. Occorrerà invece svegliarsi prestissimo il lunedì mattina per le ultime di Microsoft: la conferenza stampa inizia alle 8:30, apertura delle porte un’ora prima. Nuovi Lumia in arrivo, quattro di varie fasce di prezzo, schermi grandi e piccoli dettano i leak. 

Chi si è mossa in anticipo è Motorola, che ha annunciato il suo Moto E. Prezzo accessibile, 149 euro, disponibilità a partire da marzo, equipaggiamento di tutto rispetto: display da 4,5 pollici, Android Lollipop di serie, connettività 4G LTE, sotto il cofano un processore Qualcomm Snapdragon quad-core. Bene la batteria, da 2.390 mAh: arrivare a fine giornata non dovrebbe essere una missione impossibile. Anche LG, che a Barcellona ribadirà l’assunto che l’eleganza è un’etichetta possibile per uno smartwatch, punterà sui dispositivi di fascia media, mercato sempre più florido, visto che non tutti possono permettersi di scucire 700 euro e più per un cellulare o non vogliono incatenarsi a vita con un operatore. E poi la casa coreana ha già sbottonato la camicia e lasciato scivolare sul palcoscenico il suo asso nella manica a Las Vegas, lo splendido e sinuoso G Flex 2. Prestissimo sapremo tutto anche su Acer, Lenovo, Haier e affini. Il risultato? Il classico imbarazzo della scelta. O l’imbarazzo e basta, tuttavia comprensibile.

Scopriremo gli ultimissimi dettagli della casa, dell’auto connessa, del 5G, dei modi in cui pagheremo in futuro. Un menu ghiotto servito da 1.900 espositori

Impensabile prendere impegni per lunedì alle ore 18 quando nell’auditorium 1 della hall 4 parlerà il re dei social network, della realtà virtuale, delle acquisizioni folli che si rivelano lungimiranti. Sì, proprio lui, Mark Zuckerberg, l’eterno ragazzo che ridicolizza i formalismi del dress code con una maglietta e un paio di chinos. L’anno scorso, forse scambiando l’evento per un concerto, in tanti si sono messi in fila dalla mattina. Quest’anno il copione potrebbe ripetersi. Mali del divismo, nulla che un buono streaming non possa curare. 

Andando a curiosare tra gli stand, invece, guai a perdere la sequela di strambi accessori per allungare l’autonomia dei telefonini, proteggerli da urti e cadute, renderli a prova di proiettile o accessori di stile degni di una serata di gala. E poi appendici come diffusori, sensori di ogni forma e dimensione, activity tracker e tutto ciò a cui è accostabile l’epiteto connesso: dallo spazzolino al pentolino. 

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Divagazioni semiserie, mentre serissima è la battaglia in corso sul terreno dei pagamenti. Apple Pay è un passo avanti (sono state promesse demo da alcuni espositori), ed è già in quota, a bordo degli aerei. Ma Google è nella partita così come Samsung: ha appena acquisito LoopPay, che proprio di trasferimento di denaro in mobilità si occupa. Un fronte nutrito, dunque, che rende imprescindibile tendere l’orecchio agli annunci dei principali player nel mercato delle carte di credito, ovvero MasterCard e Visa, entrambe presenti in modo significativo a Barcellona.

Tra i punti chiave: Visa Direct, un sistema per trasferire denaro a 2,2 miliardi di carte del circuito avendo a disposizione semplicemente il numero di cellulare del destinatario. Sono già oltre 200 mila gli utenti attivi, destinati ad aumentare ora che i pagamenti saranno estesi ai principali social network come Facebook, Twitter e WhatsApp. Dopo faccine, messaggi vocali e video, potremo inviare denaro ai nostri amici. Per esempio per pagare la quota di un regalo o una cena. MasterCard chiama in causa un’altra colonna della fiera: il cloud. L’enfasi è su sistemi che rendano sicuro visualizzare le carte di pagamento sui dispositivi Android e utilizzarle in modalità contactless. Ovvero, senza strisciarle. Di fatto, è una risposta a Apple Pay sui terminali del robottino verde.

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Infine, se c’è un lascito e una lezione che il Ces di Las Vegas ha impartito durante le ultime due edizioni, è che non si può parlare di tecnologia senza annodarla al mondo delle quattro ruote. Il Mobile World Congress è in piena scia: dopo Microsoft, alle ore 10 di lunedì, sarà Ford a tenere la sua conferenza stampa per parlare delle prospettive della mobilità sostenibile. Un percorso coerente con la recente apertura di un laboratorio di ricerca e sviluppo in Silicon Valley. Il centro del mondo dell’hi-tech, per buona parte dell’anno. Non fino al 5 marzo. Perché nei prossimi giorni un altro capitolo dell’elettronica di consumo portatile, un pezzo di racconto delle innovazioni che verranno, non si scriverà tra le nebbie dense della Bay Area, ma al calduccio della solita estate catalana in perenne anticipo.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell’attualità. Oltre che su Panorama e Panorama.it scrivo su Icon e Flair. Negli ultimi anni ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Moda 24 e Casa 24 del Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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