I 10 migliori smartwatch del 2014
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Tecnologia

I 10 migliori smartwatch del 2014

Aspettando l'Apple Watch, ecco la top 10 dei migliori orologi intelligenti dell’anno

È bastato poco più di un anno per fare degli smartwatch un genere tecnologico apprezzato e desiderabile. Lo si capisce anche dal numero di prodotti in commercio. Dal 2013 - anno del debutto dei primi primordiali dispositivi da polso - ad oggi, il numero di orologi intelligenti presenti sul mercato è aumentato esponenzialmente, coinvolgendo tutti o quasi i grandi nomi dell’elettronica di consumo.

In attesa di toccare con mano le nuove collezioni del 2015, fra cui anche l'attesissimo Apple Watch, diamo un’occhiata a ciò che ci ha lasciato in dote l’anno che volge al termine.

Qui di seguito vi mostriamo i 10 migliori smartwatch del 2014, ovvero gli orologi intelligenti che ci hanno maggiormente conquistato, o per motivi tecnologici, o per la loro autonomia o semplicemente per il loro deisgn superbo [Scorri Avanti per continuare].

#10 LG G Watch (199 euro)

Lg

Nonostante la giovane età (è stato presentato nella primavera di quest’anno) non è proprio quel che si definisce uno smartphone all’ultimo grido. Se si esclude il design, però, ci sono almeno tre buoni motivi che fanno di questo modello un’alternativa da prendere in seria considerazione: la presenza di Android Wear come sistema operativo, la resistenza alla polvere e all’acqua e il costo abbastanza contenuto. Per molti potrebbe essere un buon entry level per stabilire il primo contatto col Pianeta smartwatch.

#9 Samsung Galaxy Gear Fit (199 euro)

Samsung

Il nome tradisce la vocazione sportiveggiante di questo dispositivo indossabile che integra al suo interno un sensore per misurare il battito cardiaco e un contapassi per il monitoraggio dell’attività fisica. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze però: il Gear Fit è uno smartwatch a tutto tondo, in grado di mostrare notifiche di email, SMS, chiamate in arrivo, app e di spingersi talvolta in qualche attività proattiva: basta una strisciata sul display curvo, ad esempio, per rifiutare una chiamata, rispondere ai messaggi in arrivo oppure controllare la sveglia. Il limite è rappresentato dalla compatibilità: solo chi possiede un dispositivo Samsung di ultima generazione può utilizzarlo, gli altri è meglio che guardino altrove.

#8 Martian G2G (249 dollari)

Martian Watches

L’idea è affascinante e potrebbe fare proseliti: un orologio ibrido che combina un meccanismo analogico con funzionalità da vero smartwatch. Il vantaggio, come si può vedere, è innanzitutto estetico: quello che sulle prime sembra un normalissimo orologio, nasconde nella seconda metà del quadrante un minuscololo display Oled con tutte le notifiche provenienti dallo smartphone. Che, per inciso, può essere sia di Android che Apple. Per tutti quelli che di norma parlano con gli oggetti tecnologici c’è anche un piccolo microfono per sfruttare i comandi vocali. In Italia per il momento non lo trovate, ma se avete amici e parenti negli Stati Uniti potreste farvene  mandare uno a un costo equivalente di poco più di 200 euro.

#7 Ritot (199 dollari)

Ritot

Ecco uno smartwatch diverso da tutti gli altri: si chiama Ritot, ed è un braccialetto sottile senza quadrante che proietta tutte le notifiche - dall’avviso di una chiamata in arrivo alle notifiche di Sms, email, Facebook, Twitter - sul dorso della mano. Il trucco c’è ma non si vede: nascosto nell’anima del dispositivo c’è un picoproiettore integrato che spara segnali luminosi a livello epidermico. Al momento è poco più di un prototipo ma, assicurano i suoi creatori, fra qualche mese sarà possibile acquistarlo come un normalissimo oggetto di largo consumo. Chi volesse preordinarlo fin d’ora può comunque partecipare alla campagna di crowdfunding indetta dalla società su Indiegogo.

#6 Sony SmartWatch 3 (229 euro)

SmartWatch 3Sony SmartWatch 3Sony

L’orologione di Sony si è fatto più aggraziato nel look e nei materiali, ma non ha perso la sua caratteristica originaria: l’impermeabilità. La presenza di Android Wear sotto il cofano garantisce poi la compatibilità con tutti gli smartphone Android (aggiornati a Kit Kat) e con tutti servizi di Google: basta pronunciare la parola magica “Ok Google” per avviare l’interfaccia di Google Now e interagire con le funzioni che recepiscono i comandi vocali. Peccato per la mancanza di risorse per il fitness, in compenso c’è uno schermo che permette di sfruttare la riflessione della luce ambientale quando lo smartwatch è in standby, un escamotage che consente di arrivare a due giorni di autonomia senza fare troppe preghiere. 

#5 Samsung Gear 2

Samsung

Non sono molte le società che hanno all’attivo più di uno smartwatch e Samsung è una di queste. Basta dare un’occhiata al secondo capitolo della saga Gear per rendersi conto che la casa coreana ha avuto tempo e modo negli ultimi mesi per affinare il suo progetto. L’obiettivo è sempre lo stesso - radunare tutte le risorse di uno smartphone in un dispositivo indossabile - ma qui l’idea è spinta all’ennesima potenza: sotto la cassa c’è un cardiofrequenzimetro, sul fianco un microfono e un piccolo altoparlante per fare e ricevere chiamate, nel cinturino una fotocamera; c’è persino un sistema a infrarossi per trasformare l’orologio in un remote controller, caso mai vi ritrovaste un giorno senza il telecomando della tv. Più che un accessorio una versione condensata dello smartphone da attaccare al polso

#4 Samsung Gear S (399 euro)

Samsung

Solo il tempo ci dirà se l’intuizione è stata geniale; per il momento limitiamoci a considerare questo Gear S per quello che è, ovvero il più autonomo fra tutti gli smartwatch oggi in commercio. La possibilità di infilare una Sim Card nell’apposito alloggiamento fa infatti di questo modello l’unico smart-orologio che può vivere anche senza uno smartphone accanto. Per la verità il nuovo Gear S è anche piuttosto elegante oltre che intelligente, ma come tutti gli indossabili della casa coreana non accetta altro smartphone al di fuori di quelli creati da mamma Samsung.

#3 Motorola Moto G (249 euro)

Motorola

Se dovessimo giudicare gli smartwatch solo dall’aspetto estetico, il Moto G sarebbe di gran lunga il miglior modello dell’anno. Perché è tondo, innanzitutto, ma anche armonico nelle forme e ben costruito (la cassa e in acciaio, per dire, e il cinturino in vera pelle). Insomma, siamo di fronte a quel genere di prodotto che anche da spento fa la sua bella figura. L’unico neo è rappresentato dalla batteria: meno di 24 ore per quello che resta comunque un orologio è un vero paradosso.

#2 Pebble Steel (279 euro)

Pebble

Pebble, per chi non lo sapesse, è la società che ha inventato lo smartwatch nell’ormai lontano 2012 (quando cioè Samsung, Apple ed Lg nemmeno pensavano all’eventualità di un prolungamento dello smartphone da mettere al polso). Dal ventre di questa piccola ma effervescente realtà americana è uscito ora questo secondo dispositivo - basato sempre su tecnologia ePaper - che si segnala per le rifiniture in cuoio, vetro e acciaio. Rispetto a tutti i suoi simili, il nuovo Pebble Steel offre due grossi vantaggi. Primo: è compatibile sia con gli smartwatch Android che con gli iPhone. Secondo: ha una batteria che dura quasi una settimana. Casomai qualcuno avesse ancora dei dubbi sui vantaggi dell'inchiostro elettronico.

#1 LG G Watch R

Lg

Se Android Wear è il primo vero tentativo da parte di Google di creare un leit motiv universale per tutti i produttori di dispositivi indossabili, il G Watch R rappresenta probabilmente la sua interpretazione migliore. Perché è reattivo, ricco di risorse (anche per il fitness), resistente all'acqua e ha una batteria che dura almeno un paio di giorni. Stilisticamente, poi, è fra i pochi modelli sul mercato che possono essere indossati a testa alta (ovvero senza fare la figura del nerd). Nulla di sensazionale, intendiamoci, ma di questi tempi trovare uno smartwatch tondo con cassa in acciaio e il cinturino intercambiabile è già un miracolo.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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