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Tecnologia

Huawei Mate 20 Pro: le cover ufficiali svelano il design

Le custodie del nuovo smartphone mostrano le forme e le nuove funzioni del telefonino che arriverà il 16 ottobre. Nella gallery i particolari

Manca davvero poco al 16 ottobre, giorno in cui Huawei toglierà il velo al suo Mate 20 Pro. Lo smartphone sta alla cinese come il Note sta a Samsung. Entrambi sono pensati per accontentare un pubblico più esigente, quello dei professionisti che con il telefono non solo scattano foto e giocano a Fortnite ma soprattutto accedono a file di lavoro e a piattaforme aziendali.

Con molta dell’attenzione dell’ultimo periodo incentrata sulla nuova famiglia di iPhone Xs, il top di gamma di Huawei è andato in secondo piano, almeno per quanto riguarda le indiscrezioni. Non a caso in occasione dell’inizio delle disponibilità nei negozi, la multinazionale, dinanzi agli Apple Store sparsi per il mondo, ha dato vita a un’operazione di marketing niente male: battery bank in regalo ai passanti, per risolvere una delle più grandi problematiche della concorrenza, l’autonomia.

Cosa aspettarsi

Se un chiaro punto di forza del Mate 20 Pro sarà la batteria, che alcuni dicono essere maggiore dei 4000 mAh del Note9, molto altro ci aspettiamo in quanto a design e funzioni multimediali. Ad aumentare l’interesse sul dispositivo ci pensa il sito SlashLeaks, noto diffusore di voci e rumors circa i telefonini più attesi. Qui sotto ci sono le foto che il portale ha pubblicato qualche ora fa. Si tratta di una prima carrellata di custodie ufficiali a marchio Huawei.


Il lettore di impronte

Come si vede, queste contribuiscono a scoprire qualcosa in più sul terminale e sulle sue funzioni specifiche. Ad esempio, non notiamo alcun lettore di impronte né sotto lo schermo che sul retro, laddove lo piazzano gli altri. Cosa vuol dire?

Le cose sono due: o il sensore è sul dorso del Mate (come lo è sul Galaxy A7 2018) oppure è stato installato dentro il display, in un’area in basso che consente di autenticarsi poggiando il dito sul vetro. Quest’ultima soluzione sarebbe quella scelta da OnePlus per il prossimo OnePlus 6T e da tanti altri brand in procinto di lanciare i propri prodotti nel corso del 2019.

Le fotocamere "zen"

Ma non solo. La stessa serie di cover mostra chiaramente la configurazione fotografica del modello Pro di Huawei. Si tratta sempre di tre ottiche ma poste in maniera differente rispetto all’unico device con tale dotazione della casa, il P20 Pro. Se sul cellulare della primavera scorsa le cam sono poste in linea verticale, una sotto l’altra, qui si adotta un design particolare, che da vita a un ordine circolare, una scelta sicuramente più zen e di impatto.

Basta microSD, ecco la NM Card

Sempre SlashLeaks riporta una curiosa strategia da parte di Huawei, che avrebbe intenzione di portare a bordo dei suoi futuri smartphone uno slot di memoria che ospiti una scheda diversa dal solito, non compatibile con le attuali microSD, molto diffuse nel panorama hi-tech. Il motivo? Con un taglio fatto in casa, e dunque estraneo alle logiche produttive di fornitori terzi, l’azienda potrebbe concentrarsi meglio su cosa e come portare ai clienti tecnologie all’avanguardia, con margini di guadagno superiori.

Ad esempio, si dice che la NM Card permetterà di trasferire contenuti tra le memorie (interne/esterne/altri device) alla velocità di 90 MB al secondo, che è lo standard richiesto dalla SD Association per i video in 4K, al di sotto del quale si ha una perdita di qualità considerevole.

Per saperne di più:

Mate 20 Pro, le cover ufficiali

SlashLeaks
Alcune foto delle presunte cover del Mate 20 Pro

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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