Un mese con... l'iPad mini
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Un mese con... l'iPad mini

Come si comporta il piccolo tablet di Apple davanti alle attività di tutti i giorni? Regge il confronto con gli altri iPad?

Un iPad mini Wi-Fi da 64 GB nero. È arrivato poco più di un mese fa ed è stato subito messo all'opera per scrivere, leggere, usare app di produttività e creatività, per navigare e per giocare, in casa e fuori. Insomma tutto quello che già faccio abitualmente con l'iPad "grande".

Per tanti versi i due iPad sono pressoché intercambiabili. Salvo rarissime eccezioni, quello che si può fare con l'uno si può fare con l'altro: le app sono le stesse e così pure le funzioni. Non ci sono quindi ostacoli insormontabili, mancanze o incompatibilità a creare veri problemi. L'iPad mini è un iPad a tutti gli effetti, non una versione limitata. Le differenze funzionali non sono così evidenti, e la loro importanza non è così oggettiva.

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Schermo

Ad esempio, anche abituato a leggere e guardar foto su di un iPad con display Retina, non ho particolarmente sofferto la sua mancanza su iPad mini, che sembra comunque avere uno schermo nitido e bello. La dimensione più piccola (7,9 pollici invece di 9,7) non ci ha creato problemi in tutte quelle app che permettono di ridimensionare i caratteri, mentre abbiamo avuto qualche difficoltà con alcuni siti web, app e documenti non adattabili e non particolarmente ottimizzati, magari dotati di pulsanti e caratteri molto piccoli. Un esempio? L'app musicale DM1 in cui le manopole del mixer sono effettivamente più difficili da controllare e ruotare con precisione.

Dimensioni, peso ed ergonomia

L'iPad mini è davvero leggero, e laddove non si può definire certo "pesante" il suo fratello maggiore, il peso minore è decisamente apprezzabile in quelle situazioni in cui si tiene il tablet sollevato a lungo o in posizioni scomode, magari con una mano sola, ad esempio leggendo su di un divano o con alcuni videogiochi. D'altronde mi sono anche ritrovato spesso a tenerlo più vicino al volto rispetto all'iPad per facilitare la lettura dei caratteri, che mantenendo lo stesso numero di pixel dei primi due iPad (1024 x 768), sono per forza di cose più piccoli.

L'uso della tastiera virtuale riserva una piccola, piacevole sorpresa. Laddove, in orientamento panorama, digitare è un'esperienza simile a quella sull'iPad "grande", in orientamento ritratto si può impugnare l'iPad mini con due mani e digitare agevolmente con i pollici, un po' come sull'iPhone e sull'iPod touch.

Se il peso non è sicuramente un problema, le dimensioni sono "tascabili" fino a un certo punto e il termine ha senso solo nel caso di tasche oggettivamente capienti come quelle di un giaccone da uomo. È indubbio che l'iPad mini si tira fuori e si usa per strada più agevolmente rispetto all'iPad, ma per la consultazione veloce di una mappa, o per fare una foto abbiamo comunque trovato più pratico continuare ad usare l'iPhone (o un altro smartphone).

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Potenza

A livello di performance, l'iPad mini si è comportato in maniera più che buona con tutte le app provate. Ha tenuto aperti una decina di tab in Safari senza ricaricare le pagine, ci ha lasciato correre nel mondo 3D di Asphalt 7 senza singhiozzi. Anche compiti impegnativi come applicare filtri in Photoshop Touch , fare il rendering di titoli video in Pinnacle Studio (recensito qualche mese fa quando si chiamava Avid Studio ), sfogliare PDF complessi in PDF Expert sono stati affrontati in modo accettabile. Paradossalmente, una delle situazioni in cui abbiamo notato rallentamenti apprezzabili è stato sfogliando i risultati delle ricerche nell'App Store di iOS 6, azione che però mette in difficoltà anche il più capace iPad di terza generazione.

Accessori

Il nuovo connettore dock Lightning è effettivamente molto più comodo e veloce da usare rispetto a quello da 30 pin: essendo più piccolo e senza verso può essere infilato con sicurezza senza neppure guardare. L'Adattatore da Lightning a 30 pin rende compatibile l'iPad mini con gli accessori già acquistati (in primis il "Camera Connection Kit)". Fa purtroppo eccezione la Base Dock (e tutte le docking station), utile per FaceTime e per tenere l'iPad vicino al computer: con l'adattatore inserito non sorregge più l'iPad e si rischia di causare danni al connettore o al tablet.

In attesa di soluzioni dedicate ho sopperito in questo senso con la Smart Cover per iPad mini, rivelatasi però meno riuscita di quella originaria per l'iPad 2 e seguenti. Essendo suddivisa in soli tre elementi risulta deludente come sostegno quando si digita, sopratutto sopra le gambe, e anche l'attacco magnetico mi è sembrato meno stabile. Per tenere l'iPad mini in piedi su di una scrivania si comporta invece in maniera soddisfacente.

Conclusioni

Nel complesso, l'iPad mini è un ottimo prodotto, senza particolari compromessi rispetto agli iPad "grandi". È consigliato sia a chi non ha ancora comprato un tablet, e magari tentenna ancora, che a chi stava cercando una via di mezzo tra l'iPhone e l'iPad. Sicuramente darà soddisfazione a chi viaggia leggero e vuole usare il tablet sempre e ovunque, come pure a chi vuole andare in giro usando l'iPad come taccuino per appunti e schizzi o vuole una console videoludica coinvolgente e utilizzabile ovunque.

Non è invece il tablet giusto per chi cerca qualcosa di economico, da "battaglia" o un giocattolo per bambini piccoli, perché si tratta comunque di un prodotto relativamente costoso (si parte da 329 Euro ) e fragile. Consiglio poi cautela a chi ha adottato l'iPad come macchina da scrivere e ha problemi di vista: lo schermo più piccolo vuol dire che il mini va tenuto più vicino e potrebbe non essere usabile se tenuto sulle ginocchia. Chi infine ha acquistato un iPad di prima generazione e ora vuole un dispositivo un po' più avanzato dovrebbe invece valutare quanto la maggiore portabilità sia preferibile alla longevità di un iPad "grande" che non solo ha il display Retina ma anche un bel po' di potenza in più.

Nota: si ringrazia Serena Di Virgilio per la collaborazione nella stesura dell'articolo.

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Nicola D'Agostino