Ecco il film più piccolo di sempre, una manciata d'atomi in 242 frame
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Ecco il film più piccolo di sempre, una manciata d'atomi in 242 frame

Per dimostrare lo stato d'avanzamento della propria tecnologia di storage di dati, IBM ha realizzato A Boy and his Atom, un cartone animato utilizzando atomi di ossigeno su uno sfondo di rame. Si tratta del più piccolo film in stop-motion mai girato

A un primo sguardo, sembra uno di quegli antichissimi tentativi di animazione, in cui si intuivano personaggi stilizzati impegnati a camminare per strada, guidare un vaporetto o prendersi reciprocamente a bastonate in testa, solo che in questo caso il personaggio stilizzato è un ragazzino sorridente alle prese con una palla e un trampolino elastico. A un secondo sguardo, si comprende che il cartone animato in questione ha qualcosa di insolito: sembra disegnato utilizzando sfere dall’aspetto metallico su uno sfondo frastagliato.

Quelle che sembrano sfere d’acciaio sono in realtà atomi di ossigeno, il filmato in questione si chiama A Boy and his Atom ed è ufficialmente il più piccolo film in stop-motion mai girato. A fare da regista a questo progetto senza precedenti è stato un team di ricerca IBM che, utilizzando un microscopio a effetto tunnel capace di ingrandire i singoli frame di 100 milioni di volte.

Sfruttando questo microscopio, gli scienziati sono riusciti a controllare una punta nanoscopica e a utilizzarla per disporre molecole di monossido di carbonio su una superficie di rame. Per fare ciò è stato necessario lavorare a temperature bassissime (268 gradi sotto zero), per far sì che, una volta scelta la loro posizione, le molecole rimanessero ferme.

Così facendo, un frame alla volta per 242 volte, i ricercatori IBM hanno ordinato 5000 atomi d’ossigeno (la parte di molecola visibile allo spettatore) in un breve filmato d’animazione, che potrete vedere per intero a fine articolo.

Nel caso vi steste chiedendo se IBM cominci a nutrire qualche interesse nella cinematografia d’animazione, la risposta è un chiaro e inequivocabile: no. La ragione ufficiale per cui IBM ha scelto di lanciarsi in questo folle e certosino progetto è mostrare alle persone, e in particolare ai giovani studenti, quanto la ricerca scientifica possa essere interessante ed entusiasmante. In realtà, dietro le quinte gli ingegneri che hanno partecipato al progetto non negano che A Boy and his Atom sia una specie di anticipazione di quello che IBM ha in serbo per il futuro: una tecnologia di data storage capace di ridurre di diversi ordini di grandezza le memorie dei nostri dispositivi mobile.

“La domanda che ci siamo fatti è: quanto possiamo rendere piccolo un magnete in modo che possa essere ancora utilizzato per l’archiviazione di dati?” spiega Andreas Heinrich, ricercatore capo del progetto “Nella tecnologia attuale le dimensioni si aggirano intorno al milione di atomi, con i materiali che abbiamo scelto e con cui siamo in grado di lavorare, ne possono bastare 12.”

Provate a immaginare di avere salvati nel vostro telefonino tutti i film mai girati nella storia dell’uomo. L’obiettivo dichiarato di IBM è rendere questo orizzonte il più vicino possibile.

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Fabio Deotto