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Tecnologia

Euro 2016: la tecnologia contro la paura del terrorismo

Un’app sullo smartphone avvertirà se nei dintorni c’è il pericolo di attentati o movimenti sospetti. Dopo il torneo potrebbe approdare ovunque

Si chiama SAIP ed è l’acronimo di Système d'alerte et d'information des populations, un metodo per informare tutte le persone nei pressi degli eventi legati agli Europei di Francia del pericolo di un attentato e della necessità di mettere in atto delle procedure particolari. Il Ministro dell’Interno di Parigi l’ha presentata ieri, spiegando come SAIP possa rappresentare il miglior strumento di informazione (soprattutto validato) per restare aggiornati sugli avvisi e le notizie ufficiali rilasciate in Francia in merito alla sicurezza negli stadi e negli spazi pubblici adibiti alle attività di Euro 2016.

Come funziona

L’app, disponibile per iOS e Android, sfrutta la geolocalizzazione, per inviare sul dispositivo solo avvisi (in francese o inglese) rispetto ad un certo range di azione, sia per evitare allarmismi in ogni parte della Francia che per organizzare al meglio eventuali operazioni di aiuto e supporto. L’applicazione è stata sviluppata come parte di un progetto pilota avviato a novembre del 2015, a seguito degli attacchi terroristici a Parigi. Lo scopo è quello di avvertire, entro 15 minuti dall’accaduto, chiunque si trovi nella fascia interessata, solo dopo una reale conferma dell’incidente. Ogni utente può scegliere di ricevere alert per la propria zona ma anche per le altre otto in cui è diviso il territorio ospitante la kermesse calcistica, così da tenere sott’occhio la situazione nel caso di luoghi frequentati da amici, famigliari, conoscenti.

stadi francesi euro 2016

Precedente italiano

In realtà SAIP somiglia tanto a securWoman 2.0, un’app ideata da un’azienda italiana, la ARXIT, che ha come obiettivo il dare assistenza alle donne in caso di reale o presunto pericolo. Grazie alla funzionalità “sentinella”, semplicemente scuotendo lo smartphone, l’applicazione consente di entrare in contatto in pochi secondi con la centrale operativa che chiama, identifica e geolocalizza l’utente dopo che si è attivato l’allarme.

In questo modo gli operatori possono comunicare rapidamente con le forze dell’ordine o di primo soccorso e accompagnare al telefono la persona quando attraversa un’area considerata a rischio per la propria incolumità, magari se esce tardi dall’ufficio o al rientro dalla discoteca. Se entro 50 secondi l’utente non riceve la chiamata della centrale, parte in automatico una telefonata verso il numero unico di emergenza 112. La piattaforma permette di sfruttare anche una funzionalità di segnalazione, tramite la quale si può inviare un avviso per pericoli, disordini o persone ritenute sospette, a chi si trova nel raggio di 200 metri.

Mobilità internazionale

Il lancio di SAIP avviene un giorno dopo l’invito, da parte dell’ufficio degli esteri britannico ai tifosi che si trovano in Francia, di porre una “vigilante attenzione” sui mezzi pubblici e in aree molto affollate, che potrebbero essere prese di mira dagli estremisti. Allo stesso modo il Dipartimento di Stato degli USA aveva fornito delle linee guida per i suoi cittadini in partenza per l’Europa. Anche gli sponsor della manifestazione, tra cui HiSense (che fornisce i grandi display e gli schermi che permetteranno a migliaia di persone di assistere alle partite in piazza), Turkish Airlines e Orange sono pronti a collaborare a loro modo per facilitare il flusso di informazioni sul territorio.

Insomma la paura c’è, ma la tecnologia è un buon mezzo per mitigarla grazie a una comunicazione più veloce e affidabile che può ridurre il rischio di falsi allarmi e allerte ingiustificate.

È probabile che dopo l’ampia prova durante gli Europei, SAIP possa essere adottata stabilmente in Francia. Sappiamo quanto l’ISIS sappia sfruttare il suo apparente silenzio per scatenare il panico in momenti e luoghi considerati di poco interesse o adeguatamente controllati. Un motivo in più per tradurre il sistema di SAIP in altre lingue e costruire un solido network di comunicazione di primo e immediato supporto.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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