cosmo communicator
Tecnologia

Cosmo Communicator è lo smartphone che avreste sempre voluto

Per ora è solo un progetto su Indiegogo che però ha già raggiunto la cifra per la produzione: doppio schermo, tastiera e multi-boot

Planet Computer è l’azienda che aveva proposto, a febbraio del 2017, uno smartphone interessante, quasi un mini notebook. Il nome? Gemini PDA. Ora la compagnia londinese ci riprova, portando su Indiegogo, piattaforma di raccolta fondi, il suo Cosmo Communicator.

Non si tratta nient’altro che di una versione aggiornata del modello precedente, con qualche chicca in più e specifiche tecniche più in linea con i tempi moderni. Il design resta lo stesso, almeno in apparenza: un’apertura a conchiglia che nasconde una tastiera estesa e uno schermo landscape, dotato di webcam per effettuare videochiamate, proprio come se si fosse dinanzi a un computer portatile classico.

Le specifiche tecniche

Ma c’è di più. Sulla parte esteriore del guscio, quando chiuso, si mostra un ulteriore display, di circa 2 pollici, che mostra le notifiche e permette di rispondere alle telefonate in arrivo. Molto più del gemini, la novità non è per nulla banale, perché rende il Cosmo più telefono di quanto realmente sia, almeno nell’utilizzo quotidiano.

Si perché difficilmente un prodotto simile attrarrà il consumatore medio. Il problema non è tanto il prezzo, anzi. Chi vuole può acquistarlo direttamente su Indiegogo per 549 dollari, più o meno 470 euro (che dopo la campagna diventeranno 799 dollari). Più che altro, la questione è se davvero serve oggi un oggetto del genere. Per i nostalgici del Nokia Communicator la domanda non va nemmeno posta, perché lo acquisterebbero subito, ma in un’epoca in cui siamo invasi da un hi-tech più funzionale (pensiamo ai tablet e agli ultrabook) forse Cosmo è arrivato troppo tardi.

Eppure, i lavoratori e professionisti in continuo movimento potrebbero considerare il dispositivo di Planet Computer più utile del previsto. La tastiera promette di restituire un’ergonomia simile a quella di un notebook, ed è persino dotata di illuminazione dei tasti, per lunghe scritture con poca luce. Esteticamente, la mancanza di proporzione tra keyboard e schermo si fa notare, proprio perché quest’ultima assume contorni più grandi di quanto la costruzione lascerebbe pensare.

I sistemi operativi

Le specifiche tecniche parlano di un processore Mediatek P70 8-core, affiancato da un co-processore di Intelligenza Artificiale e scheda grafica dedicata. Non mancano 6 GB di RAM, 128 GB di memoria interna espandibile, fotocamera da 24 megapixel, sensore delle impronte e chip NFC.

Vasta la scelta del sistema operativo: Android 9.0 Pie, Linux, Salfish OS o Debian, con il supporto al multi-boot, ovvero dell’opportunità di decidere quale dei tanti far partire ad ogni avvio, tenendone installato più di uno. Un’opzione davvero unica, che consente di beneficiare del parco app del Play Store così come della versatilità di Linux in tutte le sue varianti.

Arriva a maggio

Su Indiegogo, il progetto è già andato ben oltre le minime aspettative. Dei 200 mila dollari richiesti, oggi Planet Computer ne ha portati a casa 580 mila, quasi tre volte tanto. Per questo la realizzazione è praticamente certa e per ora fissata al maggio del 2019. Ma non sempre il crowdfunding riesce a rispettare i tempi, per mille problemi, forse la pecca maggiore della richiesta di fondi dal basso.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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