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bombuscreative @iStock (2017)
Tecnologia

Cosa presenterà Apple il 4 giugno

Scopriamo le possibili novità dell’edizione 2018 della WWDC che punta oltre gli aggiornamenti software di iPhone, iPad ed Apple Watch

Si terrà dal 4 all’8 giugno l’appuntamento AppleWWDC 2018, che sta per WorldWide Developers Conference. Si tratta della kermesse che ogni anno la Mela di Cupertino dedica alla sua community di sviluppatori. Col passare del tempo, l’evento è uscito fuori dai canoni prettamente tecnici, per assumere una valenza più ampia e vicina agli interessi degli appassionati di tecnologia in generale.

Il motivo? Sfruttando l’occasione propizia, Apple ha usato la conferenza per lanciare nuovi software, accessori per la domotica e persino tablet, ritagliandosi di fatto due momenti centrali per la presentazione di programmi e prodotti: giugno appunto e settembre, da sempre mese dedicato agli iPhone.

Cosa aspettarsi

Durante l’edizione 2017, Apple ha svelato p, lo speaker connesso ancora atteso ufficialmente in Italia, gli iPad Pro 12,9 e 10,5, iOS 11 e watchOS 4, il sistema operativo dell’Apple Watch. Quest’anno le cose dovrebbero andare anche meglio, visto che urge un aggiornamento della linea Mac, sia in versione desktop che portatile, oltre a qualche novità anche in ambito TV. Facciamo il punto.

iOS 12: un sistema tutto nuovo

Partiamo da una certezza. Avendo in gran parte un pubblico di sviluppatori, Apple ha tutto l’interesse nel far conoscere cosa cambia sul proprio sistema operativo e in che modo i ragazzi possono beneficiare delle migliorie introdotte. Abbiamo davvero pochi spunti circa iOS 12 ma indiscrezioni parlano di un redesign convinto di app sviluppate internamente, come Mail, Camera e Foto. Quasi sicuramente ci sarà un focus ulteriore sulla piattaforma ARKit, su cui si basano i progetti (app e giochi) di realtà aumentata. Con Google che ha rilasciato il suo SDK concorrente per Android, le cose si faranno interessanti nella seconda parte di 2018.

apple wwdc 18Il logo della WWDC 2018

watchOS 5: always-on e monitor del sonno

Va da sé che, dopo iOS 12, l’attenzione dei developer è sul software dell’Apple Watch. Sebbene rappresenti una declinazione minore del mondo applicativo Apple, l’orologio ha dimostrato di poter crescere nelle funzionalità giornaliere, sia in quanto strumento di controllo per informazioni basilari, come quelle di salute, che mezzo per essere meno legati all’iPhone, controllando notifiche in maniera veloce e puntuale semplicemente dal braccio. La novità più attesa è una feature che la concorrenza ha: la modalità always-on.

L’Apple Watch, per risparmiare energia, si spegne dopo un certo periodo, attivandosi solo quando chi lo indossa gira il braccio verso di sé. Sembra una banalità ma tra le principali richieste degli utenti c’è proprio la possibilità di avere un orologio smart che faccia effettivamente da orologio nella sua funzione primaria, indicare l’ora. Dopo l’acquisizione da parte di Apple di Beddit (che sviluppa soluzioni per il tracciamento del sonno), aspettiamoci anche implementazioni circa la gestione dello stress e delle ore dormienti, sempre nell’ottica di migliorare lo stile di vita delle persone.

La linea Mac Pro, finalmente

Fino a pochi mesi fa sembrava una voce di corridoio infondata ma è stata la stessa Apple, con un comunicato stampa, a confermare il lavoro su una nuova linea di computer desktop: “Stiamo lavorando a un completo ripensamento della prossima generazione di Mac Pro per chi necessita di prestazioni elevate, sistemi modulari, design di alta gamma e display senza compromessi”.

A quanto pare, il Mac Pro 2018 sarà il primo dispositivo della Mela con il co-processore casalingo che si affiancherà al principale, Intel o ARM. Questo servirà a gestire la parte grafica più spinta, come le operazione di Realtà Virtuale, su cui anche Cupertino vuole puntare per competere con la concorrenza Windows.

La famiglia MacBook Pro e Air

Se n’è parlato a lungo: dietro l’angolo c’è un MacBook Air economico (almeno secondo i canoni di Apple), con hardware leggermente aggiornato e un prezzo di partenza intorno ai mille euro. Non mancherà però un nuovo top di gamma, un MacBook Pro con processori e RAM elevate e display Retina 4K HDR. C’è chi addirittura si aspetta un pannello 8K ma francamente sembra impossibile, almeno sulla franchigia mobile. Difficile ipotizzare se questi avranno già a bordo la rinnovata versione di macOS che in realtà dovrebbe essere rilasciata a settembre, in concomitanza con i futuri iPhone.

iPad per tutti i gusti

Il mercato dei tablet soffre e anche gli analisti non prospettano tempi facili per chi crede ancora alle tavolette touch. A dispetto delle previsioni, i notebook trasformabili o 2-in-1 (che hanno una tastiera sganciabile o che rotea fino a 360 gradi) hanno preso il sopravvento, relegando iPad e simili a un ruolo di comprimari. Riusciranno le iterazioni 2018 a rinverdire il settore?

Apple pensa a un iPad da 9,7 pollici e un Pro da 12,9 e 10,5 pollici, con supporto alla keyboard magnetica e Apple Pencil. Come è chiaro, il device in questione si pone sempre più come scelta per un utente professionale e meno per la massa, che è del tutto orientata a smartphone dalle dimensioni maggiori, anche oltre i 6 pollici, capaci di sovrapporsi dunque ai tagli di tablet minori. È per questo che dell’iPad Mini non c’è più traccia, o quasi.

Più contenuti per la Apple TV

Non ci sarà un nuovo modello di set-top-box con tvOS ma l’annuncio di vari contenuti, anche in esclusiva. Al pari di Prime Video e Netflix, la volontà di Apple è quella di spingere ulteriormente su serie e documentari con il proprio marchio, sulla falsariga di Carpool Karaoke. Tra i telefilm in produzione ci sarebbe Central Park, una sorta di commedia musicale scritta da Bouchard, Josh Gad e Nora Smith. Ma non è tutto: è ancora senza nome il lavoro con protagonisti Jennifer Aniston e Reese Whitherspoon mentre è certo il reboot di Amazing Stories di Steven Spielberg e una serie scritta da Damien Chazelle, che ha diretto La La Land.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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