BlackBerry Priv
Tecnologia

BlackBerry Priv: perché lo smartphone Android potrebbe essere una buona idea

Il prossimo dispositivo della Mora potrà contare sulla solidità (e le applicazioni) dell’OS di Google. Basterà per rilanciare le ambizioni del marchio?

I commentatori dello sport americano lo chiamano desperation point. Quando sei in difficoltà, diciamo pure spacciato, quando il tuo avversario sente ormai la vittoria a un passo, hai solo un modo per venirne fuori: trovare il colpo a sorpresa capace di cambiare l’inerzia della partita, la mossa che non t’aspetti, il punto della disperazione appunto.

Più o meno quello che vuole fare BlackBerry con il suo primo smartphone Android. La notizia era nell’aria, ma ora è arrivata la conferma ufficiale della casa: entro la fine dell’anno assisteremo al debutto del nuovo BlackBerry Priv, il primo telefono della casa canadese motorizzato Google.

Del dispositivo in sé non sappiamo molto, se non che avrà una tastiera Qwerty retrattile e che “combinerà le migliori tecnologie di sicurezza e di produttività di BlackBerry con l’ecosistema Android”. Un sfida non certo facile - soprattutto se si pensa che pochi smartphone basati sulla piattaforma del robottino verde hanno finora impiegato una tastiera estesa - ma che se ben affrontata potrebbe dare alla casa della Mora un’arma importante per rientrare con prepotenza nel mercato dell'hardware che conta.

Il nuovo BlackBerry Prev - va detto - non segna la fine del progetto BlackBerry 10. Il CEO della società, John Chen, ha fatto sapere che la vecchia piattaforma proprietaria continuerà a essere sviluppata e che verrà aggiornata entro il prossimo mese di marzo. Ma è chiaro che qualora il Prev e gli eventuali nuovi smartphone Android marchiati BlackBerry dovessero riscuotere successo, portare avanti un’attività così costosa come quella dello sviluppo di un sistema operativo non avrebbe più alcun senso.

A questo punto sarà interessante capire dove si collocherà il nuovo Priv in termini di prezzo: se cioè BlackBerry punterà a sgomitare nella fascia più affollata del mercato, quella degli smartphone sotto i 300 euro, o se invece si orienterà verso la parte alta della priamide, laddove in questo momento sembra esserci un solo dominatore (Apple).

Di sicuro l’obiettivo a breve termine  sarà soprattutto quello di recuperare competitività. Gli ultimi risultati finanziari dell’azienda parlano di un fatturato in netto calo (490 milioni di dollari, erano 916 nello stesso periodo dello scorso anno), dei quali circa il 41% derivanti comunque dalla vendita di dispositivi.

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More