zenfone zoom
Tecnologia

Asus Zenfone Zoom: il ritorno del cameraphone

La recensione del telefono con zoom ottico, pensato per gli amanti della fotografia. Il design convince, in pieno stile Zen

Sembrava passato il tempo dei cameraphone, quei telefonini con un’importante sensore ottico, nati con lo scopo di affossare per sempre il mercato delle fotocamere compatte. A memoria ne ricordiamo un paio, il più recente è il Galaxy K Zoom, prima il Lumia 1020 e in precedenza il Sony Ericsson KDDI, vera preistoria.

Il mondo attuale aveva dunque bisogno di un ritorno del genere? Secondo molti no, per un motivo ben chiaro: i sensori e le ottiche sono migliorati in tal modo da incrementare la qualità delle fotocamere a bordo degli smartphone, pur senza aumentare le dimensioni e gli spazi dedicati sulle cover posteriori. Di esempi ne abbiamo diversi, dall’iPhone 6S Plus al recente Galaxy S7/Edge di Samsung, che integra la tecnologia dual pixel autofocus; ma anche i top di gamma della serie Xperia di Sony o gli ultimi LG.

Asus ha però deciso di andare controcorrente, proponendo un dispositivo con un retro quasi del tutto dedicato alla fotocamera che è da 13 Megapixel con laser autofocus, apertura F/2.7, flash Dual LED e zoom ottico 3X. Una bontà di dotazione che si traduce in foto davvero buone, alle quali però i diretti concorrenti sembrano poter arrivare con un design meno appariscente.

Insomma, questo Zoom è un acquisto da fare o no? Di listino costa tanto, 549 euro sul sito Asus. La spesa è importante, è vero, ma se siete amanti della fotografia in mobilità e vi piace giocare con i settaggi manuali allora questo prodotto potrà darvi le giuste soddisfazioni. Scopriamolo assieme, freccia a destra per entrare nel dettaglio.

Hardware

zenfone zoom prestazioni

Il display è da 5.5 pollici FHD con risoluzione 1920x1080 Pixel e retroilluminazione a LED. La sensazione è sempre quella di una luminosità massima e di una qualità del pannello leggermente inferiore ad altri modelli. La partnership con Intel ha portato a bordo dello Zoom un processore quad-core Z3580 da 2.3 GHz. Non ha la potenza dei telefonini più recenti ma gestisce bene app e giochi in 3D. Ottimi i 4 GB di RAM così come i 64 GB di memoria interna di archiviazione alla quale si può aggiungere il supporto a microSD fino a 128 GB e 5 GB di spazio gratuito a vita su Asus WebStorage. La batteria è da 3.000 mAh non rimovibile. Aspettatevi buoni risultati, anche se usate la registrazione video. In alcuni test, prima dell’uscita di Galaxy S7 e S7 Edge, si è posto dietro solo al Nexus 6P e Honor 7.

Design

zenfone zoom design

Bello lo stile sul retro dove una sezione circolare racchiude gli elementi fotografici. La back cover è ricoperta di un materiale con effetto pelle che restituisce un ottimo grip di presa. Finalmente i lati sono smussati e acquistano forme più delicate e desiderabili. Resta da capire perché Asus dedichi così tanto spazio alla parte frontale inferiore, dove ci sono i tasti a sfioramento, sottraendo porzione ad un possibile display più ampio; dopo anni di Zenfone è forse il momento di aggiornare lo chassis.

Fotocamera

Difficile, troppo, essere obiettivi quando dinanzi ci si ritrova uno smartphone costruito per eccellere nella fotocamera. Questa la dotazione: ottica principale da 13 megapixel in rapporto 4:3, tecnologia PixelMaster 2.0 e apertura variabile f/2.7/4.8, sensore d'immagine SmartFSI di Panasonic, zoom ottico 3x e digitale 12x, lenti a 10 elementi HOYA (4 lenti asferiche, 4 lenti tradizionali e 2 lenti prismatiche), stabilizzatore, messa a fuoco laser e flash dual LED Real Tone. Sia chiaro: le foto non vengono affatto male, a patto di avere una buona luminosità o utilizzando lo zenflash in dotazione, un comodo accessorio esterno con calamita, da applicare sul retro e agganciare alla microUSB per avere più luce a disposizione. Le cose cambiano con poca luminosità, dove il rumore di fondo palesa la sua presenza.

Qui si notano tutte le differenze tra un cameraphone (non solo questo) e una digitale compatta: impossibile che i primi tolgano di mezzo le seconde, quando si parla di qualità e a parità di condizioni, i dispositivi dedicati hanno ancora la meglio. Come anticipato, le soddisfazioni migliori arrivano con i settaggi manuali con cui impostare i vari livelli di scatto. Ottime le macro e le foto zoomate, soprattutto i testi. Come altrove, la messa a fuoco si attiva premendo a metà il bottone per lo scatto.

La cattura dei video può avvenire con un pulsantino dedicato sul lato destro. Al massimo si può girare in Full HD con la stabilizzazione ottica che restituisce filmati più fluidi.

Software e sistema operativo

zen ui

Di base c’è Android 5.0 mascherato con la Zen UI. Nonostante quest’ultima porti all’ennesima potenza il livello di personalizzazione, la sensazione è comunque quella di avere tra le mani un telefono con un sistema operativo datato, che necessita di guardare presto al futuro. Non sappiamo se arriverà mai l’aggiornamento ad Android 6.0, per adesso potete “fingere” di avere qualcosa in più scaricando sfondi, temi e icone differenti ma non basta.

C’è, ovviamente, il Play Store di Google ma le possibilità di interazione e divertimento si estendono grazie ad alcune app proprietarie di Asus, tra cui ZenCircle che permette di sfruttare pienamente le potenzialità fotografiche dello Zoom grazie ad una sorta di social network per i patiti dello scatto, così da caricare le proprie foto e guardare quelle degli altri zenfonini.

Prezzo

zenfone zoom prezzo

549 sul listino ufficiale. Probabilmente tra breve costerà di meno sui vari store online ma in ogni caso siamo sotto ai top di gamma della concorrenza, sprovvisti di uno zoom ottico così. Questa unica funzione può spostare le preferenze di acquisto degli indecisi? Probabilmente no, ma chi ha apprezzato finora gli smartphone Asus non potrà fare a meno di constatare il miglioramento nel design e il valore aggiunto della fotocamera. Certo, software e interfaccia vanno aggiornate ma una volta fatto ciò anche gli Zenfone potranno spiccare il volo verso l’olimpo dei telefonini più desiderati.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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