Arriva l’Escobar Phone, lo smartphone pieghevole indistruttibile
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Arriva l’Escobar Phone, lo smartphone pieghevole indistruttibile

Il fratello del più noto narcotrafficante del mondo lancia lo smartphone con display flessibile più economico del mercato

Notizie simili, così improvvise e senza avvisaglie filtrate nei mesi precedenti, arrivano di norma attorno al primo aprile e durano lo spazio temporale necessario per spiazzare lettori ignari e disattenti, per poi evaporare rapidamente e finire nel dimenticatoio. Stavolta, però, lo scenario sembra diverso, e non solo perché siamo ancora lontani dal giorno dedicato al pesce d’aprile. C’è, per esempio, una fonte affidabile come il sito statunitense Digital Trends a riportare il tema, con tanto di intervista al protagonista che - questa è la parte sorprendente - ha un cognome ben noto in ogni parte del mondo ma non certo per un legame con la tecnologia.

Chi c’è dietro lo smartphone

Roberto Escobar è conosciuto per essere il fratello di Pablo Escobar, il narcotrafficante colombiano più famoso al mondo, che per più di due decenni tra gli anni Settanta e Novanta fu a capo del cartello di Medellin, il più spietato dei gruppi colombiani dediti al commercio della cocaina. Imprigionato come il fratello, cieco a un occhio per una lettera esplosiva ricevuta in carcere, dieci dopo il ritorno alla libertà Roberto è riuscito a riprendere il controllo (insieme allo svedese Olof Gustafsson) della Escobar Inc - la società creata dal fratello per portare fuori dalla Colombia i proventi ottenuti dalla vendita di droga - diventando proprietario dei diritti registrati e dei vari gadget legati alla figura di Pablo venduti nel mondo. Salito alla ribalta negli ultimi anni per aver chiesto un risarcimento miliardario a Netflix in riferimento alla serie Tv Narcos e, più recentemente, per aver lanciato una raccolta fondi per chiedere l’impeachment per Donald Trump e una causa per furto di proprietà intellettuale a Elon Musk (per un lanciafiamme messo in vendita dal fondatore di Tesla), l’obiettivo di Roberto Escobar ora è allargare gli orizzonti guardando al mercato degli smartphone.

Non è tutto oro quel che luccica

Come prevedibile, si parte subito in grande stile con un pezzo legato al principale trend di settore: i telefoni pieghevoli. Non uno qualunque, ovviamente, perché il Fold 1 conquista subito la palma di modello più economico del mercato, grazie a un cartellino molto distante dai più quotati terminali presentati finora: rispetto a Samsung Galaxy Fold, al Huawei Mate X e al Motorola Razr, lo smartphone di Escobar costa solo 349 dollari (circa 320 euro) nella versione con memoria interna da 128GB e 499 dollari nella configurazione da 512GB di storage. Per giustificare la differenza, Roberto Escobar ha spiegato la sua filosofia: “Vendere direttamente ai consumatori eliminando intermediari e negozi permette di poter abbassare il prezzo al contrario degli altri brand”. Tutto giusto, se si trattasse di un esemplare con materiali, tecnologie e funzionalità simili ai competitor, perché l’Escobar phone è in realtà un tentativo di rispolverare il vecchio Royole FlexPai, comparso all’ultimo Mobile World Congress di Barcellona per fornire un’idea di come si sarebbero potuti presentare gli smartphone con schermo pieghevole nei mesi successivi, rivisitato con alcuni tratti distintivi dello stile Escobar, come ad esempio il cognome marchiato in bella mostra sulla cover.

Com’è fatto

A livello tecnico, le specifiche sono interessanti ma sotto la media degli altri modelli svelati. Il display Amoled full HD è da 7,8’’, il processore è un Qualcomm Snapdragon 855 octa-core, la RAM da 6/8GB e il comparto fotografico monta due sensori sul posteriore, il primo da 16 megapixel e il secondo da 20MP (entrambi con apertura f/1.8), con stabilizzazione ottica per eliminare il tremolio della mano durante lo scatto. La batteria è da 4000 mAh, c’è il lettore per le impronte digitali e il sistema operativo è Android 9. Ma soprattutto c’è la plastica “speciale” definita indistruttibile a protezione dello schermo, che rappresenta la peculiarità su cui Escobar vuole costruire il successo del suo primo smartphone. Perché nei piani del fratello di Pablo questo è soltanto l’inizio di una nuova avventura che gli consentirà di “superare anche Apple”.

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Alessio Caprodossi