Ecco perché Apple ha bisogno di PrimeSense, la compagnia dietro il primo Kinect
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Tecnologia

Ecco perché Apple ha bisogno di PrimeSense, la compagnia dietro il primo Kinect

Sull'acquisizione da 345 milioni ancora non c'è alcuna conferma. Quello che è chiaro è che Apple ha tutti gli interessi ad appropriarsi di una tecnologia di 3D sensing come PrimeSense (e a sottrarla alla concorrenza)

Questa storia affonda le radici nel decennio passato, più o meno intorno al 2008 quando una certa compagnia nota come Microsoft decise di lavorare a un avveniristico sistema per introdurre il controllo gesturale nel mondo dei videogame. Per realizzare quello che al tempo si chiamava Project Natal , Microsoft unì le forze con una compagnia israeliana chiamata PrimeSense e specializzata in sensori 3D. Oggi, tre anni e 24 milioni di Kinect dopo, quella compagnia rischia di diventare proprietà di Apple.

La notizia ha cominciato a circolare nella giornata di ieri, quando un magazine israeliano ha pubblicato un report in cui si annunciava che Apple avesse acquisito la compagnia per 345 milioni di dollari, ma in realtà è ancora tutta da confermare. Qualcosa di simile era avvenuto a luglio: le agenzie di stampa avevano battuto l’annuncio di un’avvenuta acquisizione per 280 milioni, ma l’indiscrezione si era poi infranta contro il solido muro della smentita ufficiale di PrimeSense.

Se da un lato è vero che due indiscrezioni non fanno una verità, dall’altro è palese che se si parla tanto di una possibile acquisizione, un motivo c’è. Come abbiamo già spiegato, Apple è alla continua ricerca di nuove opportunità per allargare il bacino di utenza, massimizzare i profitti e estendere la propria presa sul mercato. Per fare ciò può agire in due modi: 1- Creare nuova tecnologia con cui spiazzare gli avversari. 2-Eliminare dalla scena alcuni potenziali avversari prima che possano creare un problema.

L’acquisizione di PrimeSense consentirebbe a Apple di coprire entrambe le strade. Il mercato delle nuove interfacce gesturali è in sostanziale crescita, quindi a Cupertino potrebbero impiegare la tecnologia PrimeSense per integrare nuove funzionalità 3D in iPhone, iPad e MacBook, ma non solo. Già due anni fa PrimeSense aveva fatto girare un video in cui dimostrava i molteplici vantaggi di un televisore con sensore gesturale integrato. Se mai Apple si deciderà a sfornare la sua attesa SmartTV, la tecnologia PrimeSense potrebbe fungere da cruciale fiore all’occhiello.

D’altro canto, la qualità della tecnologia PrimeSense è già stata ampiamente dimostrata dal successo di Kinect. È quindi ragionevole ipotizzare che, se non lo fa Apple, qualcuno (Samsung?) potrebbe decidere di soffiargli l’acquisizione da sotto il naso e piazzarsi automaticamente qualche metro avanti nella corsa per la TV del futuro.

Stando all’indiscrezione della testata israeliana, la conferma dell’acquisizione dovrebbe arrivare nel giro di una settimana. A quanto pare, a rallentare le operazioni ci sarebbero trattative sulla cifra che Apple dovrebbe sborsare.

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Fabio Deotto