Perché Apple ha bisogno di un iPad più grande
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Tecnologia

Perché Apple ha bisogno di un iPad più grande

iPad Air e Mini sono due oggetti troppo simili. Alla società di Cupertino serve un nuovo dispositivo più grande (e più ricco) che sappia venire incontro alle necessità di chi da un tablet si aspetta molto di più. Soprattutto in ambito lavorativo

A una decina di giorni dal lancio del nuovo iPhone 6, una nuova indiscrezione sta agitando gli animi dei fan di Apple. La società di Cupertino - questo almeno è ciò che ha rivelato ieri Bloomberg sulla base di alcune informazioni ricavate da fonti anonime - è al lavoro per portare al debutto entro il 2015 un iPad con uno schermo da quasi 13 pollici .

Dopo aver “gonfiato” l’iPhone (l’ultimo modello della casa, atteso per il prossimo 9 settembre , sarà certamente più grande di quello attuale), Apple sembra dunque intenzionata a fare un’iniezione di steroidi anche al suo tablet. Ma, è bene precisarlo, la rincorsa ai concorrenti Android questa volta non c’entra. Al contrario di ciò che accade nel segmento dei telefonini intelligenti, il mondo dei tablet sembra essersi fossilizzato su due misure standard: 7 e 10 pollici. Per Apple si tratterebbe dunque di una vera e propria scommessa nell’ottica di migliorare le performance di vendita della sua tavoletta. Che nell’ultimo e penultimo trimestre sono virate in negativo . Un trend non incoraggiante, anche se lo si guarda in un’ottica più ampia: il grafico delle vendite anno su anno di tutti i modelli iPad, fa notare Business Insider , ha subito nell’ultimo triennio un progressivo appiattimento verso il basso.

UN BUON TABLET NON È PIÙ SUFFICIENTE
Per quanto Tim Cook abbia provveduto a più riprese a gettare acqua sul fuoco, parlando di una fase momentanea di rimbalzo delle vendite, il problema è evidente. Negli ultimi anni Apple è stata capace di sfornare dispositivi molto validi dal punto di vista tecnico - gli attuali iPad Air e iPad Mini restano il punto di riferimento per tutto il settore - ma non è riuscita a lavorare in maniera altrettanto egregia dal punto di vista delle leve motivazionali. L’impressione è che non tutti al giorno d’oggi sentano il bisogno di acquistare un nuovo iPad. O perché un tablet ce l’hanno già, o perché dispongono di uno smartphone di buone dimensioni dal quale possono far girare tutte le applicazioni più interessanti.

L’ERA DEL POST-PC DEVE ANCORA ARRIVARE
Ma è soprattutto nel mondo business che Apple sembra aver disatteso le aspettative degli utenti. L’iPad è vero, è sempre più utilizzato fra le mura aziendali, ma come strumento complementare - e non sostitutivo - del computer classico. Non c’è società al mondo che darebbe ai propri dipendenti un tablet al posto di un notebook. L’era del post PC, preconizzata a suo tempo da Steve Jobs, non si è mai completamente realizzata. Semplicemente perché il tablet - così com’è - non è ancora un device definitivo.

ALLA CONQUISTA DELLE AZIENDE
Ecco perché Apple, sulla falsariga di quanto già fatto da Microsoft con Surface, potrebbe decidere di portare sul mercato un tablet tutto nuovo pensato per navigare su entrambe le sponde del mass market, quella consumer e quella degli utenti business. Un iPad più grande, dunque, ma soprattutto più completo, capace di fare da anello di congiunzione fra gli attuali modelli della lineup (iPad Air e iPad Mini) e i sottilissimi notebook della collezione MacBook Air. Al contrario di Microsoft, però, Apple difficilmente opterà per due interfacce differenti, una tutta da toccare e l’altra da utilizzare in modalità desktop. Tutto lascia presagire che sarà ancora iOS - magari in una versione modificata - a fare da sistema operativo. Lo dimostrerebbe, fra le altre cose, l’introduzione del multitasking all’interno di iOS 8 (attesa per il prossimo autunno), un innesto che dovrebbe offrire agli utenti una conformazione decisamente più idonea per gli utilizzi professionali.

IL RUOLO DELLE APP
Il resto lo faranno come sempre le applicazioni, vero trait d’union fra i dispositivi mobili - intesi come meri pezzi di ferro - e le necessità degli utenti. Qualcosa in questo senso si è già visto negli ultimi mesi con l’arrivo di Office per iPad e la sublimazione della suite iWork, resa disponibile in versione gratuita su tutti i dispositivi Apple. Senza contare il recente accordo con IBM , che prevede fra le altre cose l’integrazione di tutta una serie di soluzioni cloud per il mondo aziendale.
Le condizioni al contorno sembrano esserci tutte, insomma. Resta solo da capire che forma vuole dare Apple alle sue ambizioni. Dopo aver inventato il tablet, la società di Cupertino è chiamata a una missione forse ancora più impegnativa: reinventarne i suoi utilizzi.

 

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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