Nel 2013 il killer si ingaggia su internet
Tecnologia

Nel 2013 il killer si ingaggia su internet

Web invisibile e browser nascosti, qui i sicari di professione sponsorizzano le loro attività

Nel 2008 in Italia esce un film dal titolo “Nella rete del serial killer” (Untraceable) che racconta la storia di Owen Reilly, un irrintracciabile killer che agisce sul web. Sul sito killwithme.com, i protagonisti cercavano notizie sul killer che aveva fatto della rete la propria casa. Alla luce dei fatti, quasi cinque anni fa il film di Gregory Hoblit  è risultato quasi profetico. Spulciando un po’ internet e seguendo le indicazioni di Business Insider, abbiamo realizzato come sia (troppo) facile trovare persone che offrono servizi “a omicidio” su commissione, o almeno dicono di farlo. C’è chi pubblicizza le proprie mansioni su Tor, la rete anonima e decentrata che permette di navigare il web saltando da un server all’altro del pianeta per non essere rintracciabili, oppure sul web nascosto, quello fatto di forum e portali a prima vista innocui.

Se i nomi dei ragazzi trovati siano davvero collegabili allo sporco lavoro del killer non è dato saperlo, la realtà dei fatti è che sono presenti diversi annunci in rete che farebbero pensare proprio così. “Accetto casi di emergenzascrive Masonposso portare a termine il lavoro in una o due settimane (dipende dai casi e dal luogo). Sono ordinato e meticoloso, preferisco non utilizzare armi, conosco sostanze letali e ho molta pazienza”. I committenti possono pagare le prestazioni dei killer con bitcoin, la moneta digitale che assicura anonimato e non tracciabilità, giusto per rimanere in tema.

Sembrerebbe che esista anche un servizio specifico per assoldare assassini. Si chiama “White Wolves” ed è inserito all'interno di una stretta cerchia di navigatori della rete tenebrosa; non aspettatevi di trovare notizie su di loro in pochi minuti, non ci riuscirete. Che il deep web sia più di un luogo di perdizione è praticamente certo. Utilizzando i dovuti mezzi è possibile trovare il peggio della rete, tra droghe illegali, pedofili e trafficanti di ogni tipo. “Siamo la soluzione a problemi comuniscrive C’thulhuformiamo un’organizzazione criminale fatta di soldati e mercenari, con un elevato grado di esperienza e possiamo colpire in qualsiasi zona del mondo”. Agghiacciante la sponsorizzazione che fanno di questo tipo di reclutamento online: “Se ti chiedi perché dovresti scegliere online un assassino ti risponderemmo che è anonimo e non comporta conseguenze (per entrambi)”.

A gennaio un uomo della provincia cinese di Shaanxi aveva deciso di reclutare un sicario online per il figlio. In questo caso però si trattava di uccidere solo il suo avatar online. Il problema era che il giovane cinese aveva deciso di dedicare la sua vita completamente ai giochi di ruolo online, del tipo World of Warcraft, trascurando studio e lavoro. In quel caso il signor Feng (questo il nome del padre) era riuscito a chiamare una serie di assassini pronti a colpire l’alias digitale del figlio appena entrava nel gioco in rete.

Non vale la pena però di demonizzare il deep web, perché c’è già chi ha trovato un modo per sfruttarlo a livello legittimo e creativo. Ad esempio la Young and Sick è un progetto di Los Angeles che si occupa di moda, arte e musica e ha pubblicato via Tor il suo primo singolo dal titolo Continuum; la stessa WikiLeaks, che ha come scopo la diffusione di documenti militari di rilevanza internazionale sociale, permette il caricamento di files da parte degli utenti in forma anonima senza passare per gli attuali servizi del web comune.

Seguimi su Twitter: @Connessioni

I più letti

avatar-icon

Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

Read More