Le tre minacce informatiche del 2014
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Tecnologia

Le tre minacce informatiche del 2014

Tra i topic più a rischio: la Coppa del Mondo in Brasile, i virus su Android e i pericoli del cloud. Come difendersi

Gli smartphone e i tablet moderni sono decisamente più sicuri di quelli che ci portavamo dietro qualche anno fa. I recenti sviluppi nella sicurezza informatica hanno incentivato l’utilizzo del mobile per azioni che, fino a qualche tempo fa, avremmo svolto solo davanti ad un PC come l’home banking, l’editing di file, l’upload o il download di documenti dal cloud. Dall’altra parte della barricata però, i criminali informatici si muovono parallelamente, in una sorta di caccia al tesoro su chi riesce prima a tappar/sfruttare una falla nei sistemi di sicurezza.

Come ogni anno dicembre non è solo il mese dei consuntivi ma anche delle previsioni su ciò che potrebbe accadere nell’immediato futuro. Per quanto riguarda il contesto della sicurezza informatica ci viene in aiuto G Data, software house tedesca che produce antivirus e firewall sia per computer che smartphone e tablet .

Secondo i lab teutonici, il 2014 sarà un altro anno nel segno del malware per dispositivi mobili, con Android (ancora una volta) come piattaforma prediletta per gli attacchi. È utile ribadire il concetto che il sistema operativo di Google, nonostante abbia rinforzato i controlli e le difese, è ancora il più colpito perché più diffuso, con una percentuale di riuscita degli attacchi (su scala globale) più alta rispetto ad altri sistemi operativi.

“Dal punto di vista dell’eCrime il 2014 sarà l’anno del furto dei dati dei dispositivi mobili - spiega Ralf Benzmüller, Head of G Data SecurityLabs - questo perché le frodi riguardanti servizi a tariffazione premium saranno più complicate da attuare con l’aumento della distribuzione delle nuove versioni di Android. Per questo motivo ci aspettiamo che vengano realizzate botnet per smartphone, per distribuire, per esempio, SMS di spam”. Un trend che trova sbocco anche nel cosiddetto “internet delle cose”, ovvero nello sviluppo di accessori e gadget perennemente connessi alla rete e sotto l’occhio ben attento di chi vorrebbe violarli.

Il pericolo maggiore arriva per gli appassionati di calcio che si preparano ai Mondiali in Brasile del 2014. Secondo G Data, la manifestazione calcistica sarà nel mirino dei cyber criminali che lanceranno campagne di spam e frodi mirate, con l’intento di vendere, ad esempio, falsi biglietti per le partite. Tra i rischi legati al web ci sono anche false offerte di voli low cost e hotel per raggiungere le destinazioni della kermesse. Se vi capita di ricevere SMS o mail con link ad offerte legate ai Mondiali pensateci bene prima di cliccare e, soprattutto, informatevi che l'agenzia che ve li manda esista davvero e abbia sul serio quelle offerte. Una capatina sul sito ufficiale non vi costerà niente.

Si diceva dell’attenzione dei cracker verso tutto ciò che riscuote interesse per gli utenti. Nella cerchia delle minacce dei prossimi mesi rientra anche il Cloud, come luogo virtuale dove gli utenti possono conservare anche informazioni importanti, che fanno gola ai criminali smanettoni. “Nel 2014 ci si aspetta che i criminali non solo spieranno questi dati tramite account hackerati, ma posizioneranno del malware camuffato da file PDF, immagini o testi – spiegano da G Data - questo permetterà di infettare i PC in maniera manuale o tramite download automatici; una tipologia di attacchi attuata soprattutto in ambito business”.

Ma come si fa a difendersi?

Il suggerimento migliore è quello di dotarsi di un software di sicurezza per i computer utilizzati (di solito sono disponibili diverse licenze con un singolo acquisto). Il passo successivo è quello di proteggere anche smartphone e tablet; di app dedicate ce ne sono un bel po' e qualcuna permette di analizzare anche i file più nascosti . Il rischio, ancora oggi, è quello di considerarsi magicamente estranei all’interesse dei criminali informatici solo perché non siamo spie del governo russo o impomatati della NSA. Dove casca l’asino il cracker attacca: è più facile rubare i dati di chi si crede al sicuro e non alza il livello di difesa rispetto a chi utilizza antivirus e anti-malware, in grado di individuare le minacce e allertare l’utente anche sul mobile.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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