Jailbreak su iOS, 10 motivi per non farlo
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Jailbreak su iOS, 10 motivi per non farlo

Rilasciato Evasi0n che permette di aggiungere nuove funzionalità a iPhone e iPad. Ecco i motivi per cui è meglio non installarlo

Partiamo da un presupposto: la maggior parte degli utenti che decidono di procedere con il jailbreak ha lo scopo di scaricare applicazioni a scrocco, quelle che su App Store sono normalmente a pagamento. Il vantaggio è tutto qui, con una serie di buoni motivi per lasciar perdere. Il jailbreak, letteralmente “rottura delle catene” o “evasione”, è la procedura che permette di installare sul device uno store fatto dagli smanettoni , conosciuto come Cydia. Da qui è possibile scaricare applicazioni, giochi, suonerie e diversi plug-in per iOS con i quali migliorare l’esperienza di utilizzo portandola oltre i limiti imposti dalla Apple.

Poche ore fa il team di hacker conosciuto come evad3rs ha realizzato lo strumento Evasi0n con il quale è possibile effettuare il jailbreak “untethered” (cioè che rimane anche dopo aver spento e riacceso il terminale) anche degli ultimi iPhone 5 e di tutti i precedenti dispositivi aggiornati a iOS 6.1. Il jailbreak è considerato legale negli Stati Uniti grazie alle deroghe richieste nel 2010 dalla Electronic Frontier Foundation all'interno del Digital Millennium Copyright e ratificate ad ottobre del 2012 dall'ufficio per il Copyright USA che ha definitivamente dato il via libera alle procedure di jailbreak ma solo su smartphone, lasciando fuori dal giro tablet, console di gioco e computer. Apple si è sempre opposta tanto da pubblicare un articolo dettagliato sulle possibilità di crash, instabilità e problemi alla batteria dovuti al jailbreak.

Il jailbreak consente di accedere a tutte le cartelle del sistema operativo iOS, con l possibilità di interagire con i sistemi di sicurezza e, nel caso di hacker, di violare il telefono e abbattere la tanto rinomata sicurezza di Cupertino. C’era già riuscito nel novembre del 2009 Ashley Towns, un ragazzino australiano che ha sviluppato il primo worm (non un vero e proprio virus) per iPhone che permetteva di cambiare lo sfondo del terminale. Grazie al codice sorgente e all'attenzione del mondo di hacker verso il fenomeno del jailbreak, presto sono nate versioni meno innocue del worm, alcune delle quali individuate da software antivirus. Ma vale davvero la pena togliere le sbarre al proprio iPhone (iPod Touch o iPad) e correre il rischio di cadere nelle mani degli hacker?

- Problemi di sicurezza
Apple vende terminali che sono, quando escono dalla fabbrica, ipoteticamente privi di accessi per hacker e male intenzionati. Il jailbreak apre le porte del telefono soprattutto se si sceglie di installare software per lo scambio dati OpenSSH. Questo sistema può essere sfruttato da malintenzionati per sviluppare applicazioni dannose che possono rubare informazioni personali leggendo nella rubrica, mail e messaggi di testo.

- Benefici limitati
Con le ultime versioni di iOS Apple ha fatto passi da gigante. Dopo il Centro Notifiche è arrivata la condivisione dei contenuti con Twitter e Facebook, oltre ad un rinnovamento grafico di app come Musica e Mail. L’azienda ha fatto proprie le idee degli sviluppatori di Cydia inserendole nell’ecosistema iOS.

- Qualcosa può andare storto
Il rischio è minore di quello che si corre con il rooting su Android ma anche qui vi è la possibilità che dopo il processo di jailbreak vengano persi dati importanti come foto e video del rullino. Nel peggiore dei casi      però la procedura di sblocco potrebbe incorrere in qualche problema proprio mentre è in corso la modifica del dispositivo causandone una morte prematura. A quel punto anche andare all'Apple Store potrebbe essere inutile (vedi punto 10).

- Niente aggiornamenti ufficiali
Una volta fatto il jailbreak si viene tagliati fuori dal rilascio di aggiornamenti ufficiali da parte di Apple. Considerata la frequenza con la quale vengono rilasciati, questi contengono importanti correzioni a bug o fix del sistema. Se si aggiorna si perde il jailbreak e bisogna aspettare che gli hacker/sviluppatori rilascino la     nuova versione. Il jailbreak successivo non conterrà nulla di quello che avevamo scaricato in precedenza (app, suonerie, temi, plug-in), costringendo a partire da zero.

- Meno batteria
Di solito le applicazioni su Cydia consumano più batteria del previsto. Il motivo? Provate a riempire il Centro di Notifiche con pulsanti (utili per carità), scorciatoie, widget  musicali o social. Sono tutti nuovi processi in esecuzione che non fanno altro che stressare il dispositivo e tenere la RAM sempre al limite.

- Le app non si aggiornano
Le migliori app per iOS costano ma valgono quasi tutte l’acquisto e soprattutto si è certi di averle pagate una volta per tutte (ad esempio ogni aggiornamento delle mappe di TomTom è gratis dopo il primo acquisto). Quando si scarica la stessa applicazione, crackata da Cydia, non si può approfittare degli aggiornamenti inviati dagli sviluppatori. Sull’iconcina dell’App Store rimarrà sempre il remind ad un aggiornamento disponibile che non potrete mai fare perché Apple sa che non vi è un acquisto legale effettuato con quell'account.

- I vostri dati valgono un jailbreak?
Non è raro che molti utenti siano scontenti della poca libertà di personalizzazione offerta da Apple. Non è nemmeno raro che alcuni di loro passino ad altri sistemi operativi come Android che permettono una diversa gestione di finestre e cartelle. A questo punto non è meglio lasciar perdere iOS e conservare i propri dati tenendoli fuori dal rischio jailbreak?

- Una manna per gli hacker
Da quanto gli Stati Uniti hanno ufficialmente confermato che il jailbreak su smartphone è legale, il popolo hacker, ma soprattutto quello dei cracker, è in fermento. I male intenzionati concentreranno sempre di più i loro sforzi sulla diffusione di malware e virus che possano violare iOS sbloccato, puntando alla marea di informazioni personali conservate nei meandri del sistema operativo.

- Si danneggiano sviluppatori e start-up
Molti ragazzi che si cimentano nello sviluppo di app per iPhone e iPad confidano nella comunità che si è formata attorno all’App Store, negozio virtuale capace di far monetizzare le idee migliori. Il pericolo di      ricorrere al jailbreak per installare gratis le app che sono a pagamento danneggia non solo Apple ma anche gli sviluppatori che hanno lavorato per realizzare le loro app e che non vedranno un compenso proporzionato al download realmente effettuato.

- Bye bye garanzia
E’ in fondo alla lista ma è il punto più importante se qualcosa va storto. I genius della Apple, presenti negli Apple Store di tutto il mondo, potrebbero non chiedervi perché state riportando indietro il vostro iPhone, lasciando passare le vostre scuse del tipo “si scarica in fretta”,  “non prende bene il segnale”, “si riavvia di continuo”. I più furbi e attenti potrebbero accenderlo, collegarlo ad un Mac e vedere se è presente il jailbreak. Inoltre anche dopo aver ripristinato il dispositivo dopo lo sblocco, iOS conserva un file di log dove è possibile leggere la data del jailbreak. A quel punto qualsiasi Apple Store potrebbe rifiutarsi di sostituire il vostro iPhone, iPod Touch o iPad, anche se ancora in garanzia. Ne vale davvero la pena?

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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