Hackerville, ecco la città più pericolosa del web
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Hackerville, ecco la città più pericolosa del web

Râmnicu Vâlcea, in Romania, ospita una delle maggiori comunità mondiali di pirati informatici: la racconta un documentario indipendente

Sulle mappe la si trova come Râmnicu Vâlcea, anche se tutti la chiamano «hackerville». Perché questo paesone della Romania, tra le sue 100 mila anime ospita una nutrita comunità di pirati informatici di primo livello, alcuni già condannati per avere violato gli account di istituzioni come la Nasa e l’Agenzia Spaziale Europea, ma anche di personalità del calibro di George Bush e Hillary Clinton.

A raccontare la loro storia, a mostrarli in video, questo avvincente e a tratti inquietante documentario presentato da Norton della Symantec e diretto da un noto regista indipendente: Sean Dunne. Che ha intervistato «Iceman», «Tinkode», «Madalin», «Guccifer» e altri cracker, capaci di trasformare un centro in apparenza placido e uguale a tantissimi altri nella capitale del malaffare di bit, nella città più pericolosa del web.

«Il crimine informatico è un business redditizio, perpetrato ogni anno in tutto il mondo alle spalle di milioni di vittime» spiega Ida Setti, territory manager southern Europe della Norton Business Unit di Symantec. «Il nostro obiettivo» aggiunge «è stimolare il dibattito sul crescente business del crimine informatico e mettere in luce l‘importanza di proteggere le proprie informazioni personali nel mondo connesso di oggi».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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