android password
Ervins Strauhmanis, Flickr
Tecnologia

Con Open Yolo Google ci fa dimenticare le password

Basterà una sola app per effettuare l’accesso automatico a tutti i servizi più utilizzati, dai social network al conto in banca

Probabilmente le decine di parole alfanumeriche che ogni giorno siamo costretti a ricordare per accedere ai siti web e ai servizi preferiti vivranno ancora a lungo. Questo non vuol dire fare a meno di soluzioni alternative, soprattutto quando si usa lo smartphone. Anzi, negli anni ne abbiamo viste diverse, dallo sblocco con la lettura delle impronte digitali a quello dell’iride sul Galaxy Note7, annunciato solo qualche giorno fa da Samsung. Sistemi del genere, conosciuti come biometrici perché sfruttano peculiarità del corpo umano, sono il futuro della sicurezza in mobilità, ma non hanno ancora eliminato del tutto la necessità di usare le tanto odiate (ma così utili) password.

Sul cellulare un modo semplice per districarsi tra i vari account è quello di installare un gestore delle password, ovvero un’applicazione che funge da cassaforte delle proprie identità digitali. A fronte dell’impostazione di una sola chiave, app come Dashlanepermettono di creare un database con tutti i nomi utente e le chiavi memorizzate da ognuno, così da controllarle quando vi è bisogno di effettuare un determinato login.

Si tratta di una soluzione valida ma pur sempre “passiva” (anche se Dashlane è un primo passo verso gli automatismi), perché richiede ogni volta l’apertura del gestionale da parte del proprietario e l’inserimento successivo della parola segreta sul portale o nell’app desiderata.

Con Open Yolo (You Only Login Once – “Fai il login solo una volta”) Google vuole andare decisamente oltre. Proprio assieme a Dashlane, Big G ha realizzato un set di codici di sviluppo (API) con i quali i gestori delle password (Dashlane ma anche 1Password, LastPass e così via) potranno abilitare un accesso automatico alle piattaforme di destinazione, senza una richiesta specifica agli utenti.

In pratica, con Open Yolo ci sarà bisogno di registrare le credenziali di un certo account solo la prima volta, visto che successivamente l’ingresso a un determinato servizio avverrà in maniera indipendente, grazie all’input inviato dal gestore stesso. In un certo senso, Open Yolo rende “intelligenti” i software che conservano le password, rendendoli capaci di comunicare i dati di accesso al posto dell’utente, solo quando richiesto.

Così, se non vi ricordate qual è la stringa per entrare nel conto in banca o sul social network, ci penserà il Dashlane di turno ad aprirvi le porte dell’app, senza nemmeno disturbarvi. Timori per la privacy? Niente paura, perché le informazioni immesse nel gestionale sono scrupolosamente crittografate e protette, e lo saranno ancora di più con la nuova funzione di autenticazione.

In una fase iniziale, Open Yolo potrà essere integrato solo da gestori delle password su Android, ma la controparte per iOS non dovrebbe tardare ad arrivare. Il primo a sperimentare il nuovo sistema sarà proprio Dashlane, che presto semplificherà la vita a tante persone, smemorate o semplicemente con troppi account.

I più letti

avatar-icon

Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

Read More