Internet Café, come evitare di essere spiati
Tecnologia

Internet Café, come evitare di essere spiati

Nel 2009 i delegati del G20 controllati dall'intelligence britannica. Con questi consigli lo avrebbero evitato

Non ci si stancherà mai di dire che la migliore connessione internet è quella domestica. Ma cosa fare se si è fuori, magari all'estero, con la necessità di controllare mail, Facebook o cercare qualcosa su Google? Molti potrebbero pensare all'estremo pericolo che si corre connettendosi ad un Wi-Fi pubblico o gratuito ma c’è da dire che, come svela il caso del Guardian di oggi , anche all'interno degli internet café non è che si stia così tranquilli. Per evitare che tutta la vita privata venga compromessa si dovrebbero prendere in considerazione alcune precauzioni a prova di spia, anche a prova del Government Communications Head Quarter britannico.

Un buon punto di partenza è il firewall che permette di bloccare i principali attacchi in ingresso al computer, quello che è necessario è però evitare che le informazioni inviate all'esterno (comunicazioni, codici, password) possano essere intercettate e diventare pubbliche. Ci sono tre cose da considerare quando si utilizza internet fuori casa: il provider, la connessione e il dispositivo di accesso. L’Internet Service Provider può monitorare tutto quello che fai; questo non vuol dire che lo fanno, ma che possono se solo lo volessero. Ogni volta che ci si connette ad internet, magari da un café o una stazione pubblica, c’è sempre un Provider che offre i servizi sulla struttura. L’intermediario tra l’ISP e voi è proprio l’Internet Café che, infrangendo politiche di privacy, potrebbe benissimo monitorare quello che fate quando siete connessi alla sua rete.

Utilizzare un firewall

È fondamentale e basilare, basta attivare il firewall di Windows  (o del Mac ) e sapere che in questo modo si può utilizzare anche un router o firewall presso l'hotspot che protegge da minacce provenienti da Internet. In una situazione di Wi-Fi aperto e in luoghi pubblici come gli alberghi, è necessario proteggersi non solo dal web ma anche da chi ci siede accanto visto che, senza firewall, chiunque con le dovute conoscenze potrebbe collegarsi direttamente con il nostro computer

Utilizzare HTTPS

Una connessione HTTPS è crittografata , ciò significa che anche se qualcuno può vedere a quale sito web stiamo accedendo, se si sta utilizzando il protocollo HTTPS, non possono vedere alcuni dei dati inviati o ricevuti da quel sito. Questo è l' unico modo sicuro per fare operazioni bancarie online. Se non è possibile connettersi tramite https, o la "s" scompare a un certo punto sarebbe consigliato fermarsi immediatamente.

Email in sicurezza

È forse il più grande buco di sicurezza aperto in queste situazioni. Se si utilizza un client di posta elettronica POP3/SMTP la configurazione di default per la maggior parte è totalmente insicura. Chi siede in un angolo dell’internet cafè potrebbe leggere non solo la tua email ma anche rubare il nome account e la password. In questo caso è necessario contattare il provider di posta elettronica e capire se è possibile avere il supporto a connessioni SSL . Si tratta di una configurazione specifica da attivare nel programma di posta ma una volta attivata farà sì che tutte le comunicazioni tra il vostro programma e il server di posta elettronica siano crittografate in modo sicuro.

Considerare una rete VPN

Ma cosa fare se non è possibile avere una connessione HTTPS? Non tutti i siti ce l’hanno e magari manca proprio a quello che serve a noi (università, lavoro, ecc). In questo caso, soprattutto per chi frequenta spesso gli internet café, un buon consiglio è l’utilizzo di un Virtual Private Network . L’utilizzo di tali servizi permette di avere una connessione crittografata dal proprio terminale al mondo di internet passando attraverso i propri server. Non lasciatevi ingannare dalla maschera di accesso che compare quando vi collegate per la prima volta ad un hotspot pubblico. Non serve a proteggere o ad evitare che hacker entrino nel sistema. Si tratta solo di un documento per proteggere il provider internet in via legale.

 

I più letti

avatar-icon

Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

Read More