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Tecnologia

Scuola, quando la tecnologia aiuta la tecnologia

Un liceo di Piacenza è tra i primi in Italia ad aver messo il digitale in testa all'agenda didattica. E Acer ha deciso di supportarlo

Il nome è evocativo quanto centrato: si chiamano avanguardie educative. Sono scuole che hanno deciso di sovvertire i metodi classici della didattica scalzando gli stantii metodi analogici. O almeno scardinando la solita gerarchia, ribaltando le priorità, mettendo un approccio digitale sulla vetta dell’agenda quotidiana.

Ecco allora che i libri di testo si smaterializzano, entrano dentro lo schermo di tablet e computer. Sono interattivi, leggeri, sempre a disposizione. Le spiegazioni degli insegnanti non vengono frullate, ma amplificate: confluiscono in podcast, in registrazioni da ascoltare con calma a casa, così se ci si perde qualche elemento nel prendere appunti lo si può recuperare agevolmente.

Persino l’arredamento delle aule subisce un’evoluzione che si contamina di rivoluzione: oltre alle ovvie lavagne di bit, i banchi sono sostituiti da tavoli con forme a onda, semplici da comporre come le tessere di un puzzle in base alle attività previste. Hanno un nome preso in prestito dall’inglese, «flipped classroom», ovvero classi capovolte. Non per la loro sfida alla gravità, ma alla tradizione.

Nel 2014, quando il progetto dell’Indire (tutti i dettagli qui) è partito da Genova, gli istituti pronti ad abbracciarlo erano appena 22. Alla fine dell’anno scorso avevano già raggiunto quasi quota 300. Tra le prime realtà a far parte di questo rinnovamento, c’è stato il liceo ginnasio Melchiorre Gioia di Piacenza. In anticipo sull’avanguardia, visto che già nel 2013 aveva avviato programmi di sperimentazione didattica.

Liceo-GioiaGli studenti del liceo Melchiorre Gioia di PiacenzaAcer

Per avviare e stimolare questi processi formativi, è evidente, servono tecnologie adeguate. E non sempre le casse sono piene abbastanza per acquistarle. In soccorso, allora, possono arrivare le multinazionali costruttrici di hardware. Ecco allora, in questa scia, che Acer ha deciso di donare ai ragazzi del liceo di Piacenza 27 notebook della serie TravelMate P2.

Non dispositivi qualunque, ma equipaggiati con il software «Acer Classroom Manager», che permette agli insegnanti di controllare e interagire con singoli studenti, con gruppi di allievi o con l’intera classe. I docenti possono avviare simultaneamente tutti i computer, le applicazioni o i siti sui device degli studenti, mantenere un registro di presenze e delle attività svolte, vedere cosa stanno facendo i ragazzi; controllare i loro progressi e testare la loro comprensione e la loro interpretazione.

«Sono lieto di poter consegnare ai ragazzi» ha detto Alessandro Barbesta, Distribution & Commercial Head di Acer Italia «prodotti sicuri e affidabili, ad alte prestazioni, il perfetto compagno per la didattica e lo studio. Nel vostro viaggio da studenti dovete essere dotati di tutte le risorse di cui avete bisogno, e in questo ambito, la tecnologia deve fungere da facilitatore. Deve rappresentare lo strumento ideale per creare opportunità di apprendimento coinvolgente e motivante per tutti voi». Una cassetta degli attrezzi per le avanguardie educative.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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