Samsung NX1, la recensione
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Samsung NX1, la recensione

La nuova mirrorless della casa coreana sfida le reflex Aps-C. Riuscendo in molti casi ad avere la meglio

Da qualche mese c’è una protagonista in più nel mondo della fotografia: si chiama Samsung e la NX1 è la sua portacolori. Intendiamoci, la società coreana non è nata ieri - sono almeno cinque anni che sentiamo parlare dei modelli della famiglia NX - ma è indubbio che l’uscita di questa nuova mirrorless abbia dato al marchio di Seul quei gradi di nobiltà che prima non aveva.

Basta dare un’occhiata al tabellino delle specifiche tecniche per togliersi il cappello dinnanzi al lavoro svolto dai tecnici della casa biancoazzurra. C’è tutto quello che si può desiderare da una fotocamera al passo coi tempi, se non qualcosa di più: un sensore da Aps-C BSI da 28 megapixel, una raffica da 15 fotogrammi al secondo, range ISO 100-25600 espandibile a 51200, autofocus con 205 punti di rilevamento di fase, Wi-Fi, Bluetooth, NFC.

Ma, al di là delle qualità sulla carta, come si comporta la NX1 alla prova dei fatti? Per capirne di più abbiamo trascorso un paio di settimane in compagnia con una NX1 vestita con una delle ultime ottiche stabilizzate della casa (50-150 mm F2.8 S). Qui di seguito i risultati del nostro test.

Materiali ed ergonomia
La sensazione di imbracciare una mirrorless svanisce pochi secondi dopo la prima impugnatura: sarà per l’ottica utilizzata, sarà per l’ottimo lavoro a fatto livello di grip, sarà per la presenza di un display secondario proprio accanto alla ghiera dei controlli PSAM, fatto sta che la NX1 sembra avere lo stesso peso specifico di una reflex. Non mancano, comunque, gli ammiccamenti a un’utenza per così dire “disimpegnata”: la disposizione razionale e intuitiva dei comandi fisici, l’interfaccia software (mutuata dal mondo dei dispositivi mobili) e la possibilità di utilizzare tutta una serie di scene preconfezionate dai nomi evocativi (tramonti, fuochi d’artificio, cascate, bellezza volto), fanno di questa mirrorless un oggetto equidistante da tutti i fotografi, esperti o inesperti che siano. La conferma ci arriva anche dagli strumenti a disposizione per la composizione dell’inquadratura: c’è, per i tradizionalisti, un ottimo mirino elettronico da 1024 x 768 pixel di risoluzione con il 100% di copertura, ma vale la pena sottolineare anche l’eccellente lavoro svolto da Samsung sul display principale, un pannello touch-screen orientabile da 3 pollici che, come vedremo più avanti, sa rendersi molto utile in determinate situazioni.


Roberto Catania

Qualità degli scatti
Per pulizia delle immagini, ricchezza di dettagli e range dinamico, la nuova Samsung NX1 ha poco da invidiare a molte celebratissime reflex Aps-C di fascia alta. L’aver condotto il test con un’ottica luminosa contribuisce certamente ad alzare il valore complessivo del giudizio, ma l’impressione è che la NX1 sia una macchina fotografica senza “se” e senza “ma” indipendentemente dall’obiettivo montato. Per quanto riguarda le prestazioni velocistiche della nuova mirrorless coreana vale la pena fare una precisazione. I 15 fotogrammi al secondo di raffica sono a onor del vero un limite che raramente ci siamo ritrovati a utilizzare nelle riprese di tutti i giorni, ma sapere di avere tutto quel “gas” a disposizione è certamente confortante, soprattutto quando ci si cimenta nella fotografia sportiva e di movimento. Davvero inaspettata, invece, la capacità di adattamento della NX1 in condizioni di scarsa luminosità. Il rumore è pressoché assente fino a 1600 ISO, ma anche a 3200 ISO la grana si mantiene a livelli accettabili. Meglio però evitare di utilizzare il sistema di noise reduction in modalità jpeg, si rischia in alcuni casi l’effetto squamatura, soprattutto sui volti.

Autofocus
La presenza di un sistema AF piuttosto evoluto è un altro elemento che giustifica il prezzo tutto sommato elevato di questa macchina. Pur senza raggiungere le prestazioni mostruose della Canon Eos 7D Mark II, la NX1 si dimostra sempre piuttosto precisa nella messa fuoco. I vantaggi del sistema di rilevazione di fase si fanno sentire in modalità tracking AF: selezionando il fuoco iniziale dal display principale (dal mirino elettronico è impossibile farlo), la NX1 può in pratica “inseguire” il soggetto mantenendolo a fuoco per quasi tutta l’inquadratura. Una funzionalità che ci ha portato spesso e volentieri a utilizzare la macchina in modalità live view: ideale se il vostro problema è quello di catturare le espressioni dei vostri bambini mentre si agitano forsennatamente nelle feste di compleanno.

Video
C’è sicuramente un aspetto che rende la NX1 più appetibile di una normale reflex Aps-C, ed è la possibilità di registrare video in 4K. Si tratta di un plus che merita di essere analizzato a fondo, soprattutto da quanti sono alla ricerca di un attrezzo definitivo, capace cioè di strappare applausi sia in fase scatto che in videoripresa. Sotto questo aspetto, la NX1 è in grado di avvicinarsi alle prestazioni dei riferimenti del settore (come la Panasonic GH4), sebbene la scelta di utilizzare un sistema di compressione come l’H.265 - ancora poco utilizzato e soprattutto molto difficile da gestire a livello di editing - sia un po’ penalizzante. Il consiglio per chi ama le riprese ad altissima definizione è perciò quello di utilizzare un registratore esterno oppure di convertire i filmati nel più “commestibile H264 prima di effettuare postproduzioni.

Conclusioni
Che la NX1 fosse una macchina diversa da tutte le sue progenitrici lo avevamo capito fin dalla presentazione ufficiale a Photokina. Quel corpo macchina così robusto ci aveva fatto capire che fra le rinnovate ambizioni di Samsung c’era il desiderio di parlare agli amanti della fotografia con la F maiuscola senza alcun tipo di complesso d’inferiorità. Anche nel prezzo, che per inciso è di 1499 euro solo corpo. La prova su strada di questa mirroless di fascia alta non ha fatto che confermare le nostre sensazioni iniziali: per qualità di immagine, autofocus, velocità e prestazioni video la NX1 può tranquillamente competere con qualsiasi reflex Aps-C. Il problema della NX1 sta altrove, e più precisamente nel parco ottiche ad oggi presente nel magazzino di Samsung: 14 “pezzi” sono ancora troppo pochi per competere con i grandi nomi della fotografia tradizionale. Se, come tutto lascia supporre, Samsung vuole fare breccia fra i fotografi che non devono chiedere mai, dovrà a questo punto mettere mano al suo portafogli di lenti. Il piatto principale è servito, ora serve il contorno capace di valorizzare la ricetta.

Samsung NX1: le foto

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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