reflex
OLIVER BERG/AFP/Getty Images
Tecnologia

Le 10 migliori fotocamere del 2015

Reflex, mirrorless, superzoom: ecco cosa ha offerto (di buono) il mercato della fotografia nell’anno appena passato

Negli anni dispari, ormai è cosa nota, non c’è Photokina.

L’assenza della più importante manifestazione dedicata al mondo dellla fotografia, però, non sembra aver scoraggiato i produttori. Fra reflex, mirrorless e superzoom, si può senz'altro dire che il mercato abbia offerto anche quest'anno un ventaglio di proposte a dir poco esuberante.

Ne abbiamo scelte dieci, non solo le più “ricche”, ma anche quelle più equilibrate per rapporto qualità-prezzo [Scorri avanti per continuare].



Canon Eos 760D (820 euro solo corpo)

L’ultimo aggiornamento della saga delle digital rebel di Canon ci consegna una macchina con sensore APS-C da 24,2 megapixel accreditata di prestazioni di tutto rispetto: velocità di scatto fino a 5 fotogrammi al secondo, sensibilità pari a ISO 100-12800 (espandibile a 25600), sistema autofocus da 19 punti, funzionalità video Full HD (1080p a 30fps) con possibilità di salvare i filmati in formato MP4. Riconfermato l’ottimo display touch screen da 1 milioni di punti, qui coadiuvato da un secondo schermo Lcd per la lettura veloce dei dati di scatto; il plus, rispetto ai precedenti modelli della serie è qui rappresentato dal doppio modulo per la connettività (Wi-Fi e NFC) che abilita il trasferimento delle foto e dei video o il controllo remoto degli scatti via smartphone o tablet. Nel complesso resta un entry level ma la distanza dai modelli di fascia media del produttore giapponese (come la 70D) non è più così marcata.

Perché acquistarla: qualità del nuovo sensore, touch screen

Perché non farlo: autofocus limitato

Nikon D750 (2190 euro, solo corpo)

È una full-frame dal prezzo non proibitivo che va a inserirsi fra la D610 e la D810. Il sensore FX da 24 megapixel è la chiave di volta intorno alla quale è stata costruita una macchina leggera nel peso (750 grammi) ma robusta nella dotazione. Sugli scudi l’ampiezza della sensibilità (si vai dai classici 100 ISO ai 12.800 ISO, estendibili fino a 50–51.200 ISO equivalenti), la velocità di scatto (fino a 6,5 fps) e il precisissimo sistema AF da 51 punti (di cui 15 a croce). Una reflex a pieno formato che piacerà agli amanti degli scatti al crepuscolo, dunque, ma anche a tutti coloro che pretendono da una macchina di nuova generazione una marcia in più sul piano delle prestazioni video e della connettività a bordo macchina. La possibilità di registrare filmati in Full HD a 50p e 60p e il Wi-Fi integrato, rappresentano in questo senso una garanzia per il futuro.

Perché acquistarla: prezzo non proibitivo per una full frame

Perché non farlo: numero limitato di punti AF (croce)

[Per saperne di più]

Panasonic Lumix TZ70 (400 euro)

Presentata a inizio anno al CES di Las Vegas, questa superzoom fa dell’equilibrio fra prestazioni e ingombri il suo punto di forza. La macchina, di fatto, sta tutta dentro il palmo di una mano, e però senza sacrificare tutto il necessario per lo scatto di qualità: oltre a un obiettivo ultragrandangolare di estrazione Leica, segnaliamo il sensore da 12,1 megapixel e il sistema di stabilizzazione ottica a 5 assi. Di buon livello - come da tradizione Panasonic - la dotazione per i videomaker: la fotocamera consente infatti di registrare filmati in formato AVCHD Progressive con risoluzione Full HD 1920 x 1080 50p. La presenza di un mirino elettronico (con sensore di prossimità) è il valore aggiunto per gli amanti delle inquadrature "in camera".

Perché acquistarla: dimensioni compatte, ottica grandangolare molto versatile

Perché non farlo: mirino elettronico un po’ limitato, display non touch screen

Fujifilm X-T10 (729 euro solo corpo)

Dopo la X100T, ecco un altro modello che lascerà il segno fra amatori e professionisti. Se il look retrò è ormai un marchio di fabbrica della casa giapponese, la dotazione sorprende per ricchezza e qualità delle opzioni: c’è un mirino elettronico da 2,36 milioni di punti, 3 ghiere per i controlli manuali (PASM, esposizione e ISO) e un sistema AF da 15 punti a rilevamento di fase e 77 a contrasto. Ma, specifiche a parte, è soprattutto la versatilità della macchina nel suo complesso a impressionare: il sensore APS-C X-Trans da 16,3 megapixel se la cava bene in tutte le situazioni, soprattutto se abbinato a un’ottica di qualità. A conti fatti siamo di fronte a una versione concentrata della X-T1 ma un prezzo considerevolmente più basso (circa 400 euro un meno).

Perché acquistarla: design, versatilità, qualità di immagini in tutte le condizioni

Perché non farlo: prezzo, messa a fuoco migliorabile, soprattutto nei video

Nikon D5500 (790 euro solo corpo)

Anche Nikon, dopo Canon, si converte al touch-screen e lo fa con una reflex entry level dalle dimensioni compatte (per chi volesse c'è anche un obiettivo collassabile 18-55 mm in kit) ma dalla dotazione interna piuttosto generosa: il sensore DX da 24,2 megapixel, qui nella versione senza filtro passa-basso, è affiancato da un processore Expeed 4 e da un sistema autofocus Nikon a 39 punti. L’interfaccia tattile, accessibile dal monitor ad angolazione LCD variabile, comprende il tasto “virtuale” Fn touch che può essere personalizzato con otto regolazioni a piacere, tra cui punti AF, modi area AF, diaframma e sensibilità ISO. Da segnalare la presenza del Wi-Fi integrato per controllare la fotocamera a distanza o condividere le foto sul Web passando da uno smartphone o un tablet associato.

Perché acquistarla: touch screen, autofocus

Perché non farlo: sensibilità ISO limitata

Canon PowerShot G5X (810 euro)

Cosa ci fa una point & zoom fra le migliori fotocamere dell’anno? Nessun errore, tranquilli, si può essere compatti e di qualità anche senza far parte del ristretto club delle mirrorless. Soprattutto se - come nel caso della Canon G5X - il sensore (da 1 pollice e 20 megapixel) e l’ottica integrata (uno zoom 24-100mm f/1.8-2.8) sono in grado di adattarsi a pressoché tutte le condizioni di luce, distanza e movimento. Insomma una macchina agile e versatile ma che vuole farsi apprezzare anche dal fotografo smaliziato, come dimostra la doppia ghiera (PASM ed esposizione) mutuata dal mondo reflex e il mirino elettronico di serie. Più che rispettabili le funzionalità video: la G5X è in grado di filmare a 1080p/60p e dispone di un sistema di messa a fuoco che può sfruttare la selezione diretta via touch screen.

Perché acquistarla: corpo macchina, versatilità, mirino elettronico integrato

Perché non farlo: batteria limitata, prezzo

Pentax K-3 II (999 euro solo corpo)

Pentax non ha ancora la sua full frame, ma sul versante Aps-C ha ben poco da invidiare alla concorrenza. Lo dimostra questa K-3 II, una reflex da 24 megapixel con sistema simulatore di filtro AA per minimizzare il moiré. Le prestazioni dichiarate dalla casa giapponese sono abbastanza in linea con la concorrenza: sensibilità da 100 a 51200 ISO, ripresa continua veloce fino a 8.3 immagini al secondo, video Full HD (1920x1080, 60i/50i/30p/25p/24p). La differenza sta allora nell’innesto di una nuova tecnologia - denominata Pixel Shift Resolution System - che supera le limitazioni sul colore delle reflex tradizionali: il sistema di stabilizzazione integrato qui muove il sensore d’immagine all’incremento del singolo pixel, scattando 4 immagini separate che vengono successivamente montate in sequenza a formare un’unica foto ad altissima definizione che evita falsi colori e migliora la qualità degli oggetti non in movimento.

Perché acquistarla: resa cromatica, prezzo

Perché non farlo: manca il Wi-Fi

[Per saperne di più]

Panasonic Lumix G7 (699 euro solo corpo)

Panasonic ha lavorato egregiamente sugli ingombri (410 grammi di peso, corpo, batteria e scheda SD inclusi), sul display (c'è un pannello touch-screen orientabile da 3 pollici), sul mirino elettronico (LVF Oled con copertura al 100% de campo) e sulla connettività (Wi-Fi integrato per la condivisione degli scatti e il controllo della macchina da smartphone). Ma, inutile girarci intorno, l’aspetto più convincente di questa nuova mirrorless sta sicuramente nelle funzionalità video: la nuova G7 può filmare nativamente in 4K con la possibilità di “distillare” per ogni secondo di filmato 30 istantanee da 8 megapixel ciascuno. Piuttosto precisa la messa a fuoco che si avvale di una tecnologia (Depth From Defocus - DFD) che calcola la distanza dal soggetto valutando due immagini con differenti livelli di nitidezza contestualmente all’analisi delle caratteristiche ottiche dell’obiettivo.

Perché acquistarla: funzionalità 4K, autofocus touchscreen

Perché non farlo: corpo macchina un po’ leggero

Leica Q (3.995 euro)

Se la Serie M rappresenta la quintessenza della filosofia Leica, la nuova "Q" è forse la macchina più versatile, e per certi versi moderna, mai partorita dalla casa di Wetzlar. Di fatto questa supercompatta da 24 megapixel con schermo touch e ottica fissa da 28 millimetri è una street camera come poche, e non solo per il fascino indiscutibile che contraddistingue ogni “opera” del marchio tedesco, ma per tutte le funzioni evolute che riesce a far convivere in un corpo macchina così ridotto (13 centimetri di larghezza). Tutto ruota intorno al sensore full frame da 24 megapixel, accreditato di una sensibilità fino a 50.000 ISO, e sul nuovo sistema AF, uno dei più veloci della categoria. Di contorno, ma neanche troppo, uno stuolo di risorse per il fotografo esigente: un mirino elettronico da 3,68 megapixel, ad esempio, ma anche un display touch da 3 pollici, un set di opzioni per la registrazione dei vidio in Full HD (fra queste anche un microfono con filtro antivento per la riduzione del rumore) e un modulo Wi-Fi per la connessione allo smartphone e altri dispositivi esterni. Il prezzo? Elevato come da tradizione Leica, ma più abbordabile che in altri casi.

Perché acquistarla: qualità costruttiva Leica, versatilità, mirino elettronico integrato

Perché non farlo: prezzo

[Per saperne di più]

Sony A7R II - A7S II (3500 euro circa solo corpo)

Se già la A7 II aveva ben impressionato, con i nuovissimi modelli marcati R e S Sony può dire di avere il miglior catalogo di mirrorless full frame del mercato. Rispetto al modello standard le differenze stanno soprattutto al "cuore": A7R II, con il suo sensore da 42 megapixel è la scelta ideale per il fotografo che lavora sul grande formato o non può correre il rischio di perdersi nemmeno un dettaglio; la A7S II punta a ridurre al minimo il rumore soprattutto in condizioni di luminosità al limite. Sia la A7S II che la A7R II possono filmare in 4K/30p a 100 Mbps senza bisogno di un recorder esterno, ma la prima supporta anche la lettura completa dei pixel senza pixel binning in formato full-frame nonché le riprese in slow motion (120 fps) a 1080p. La A7S II è inoltre l’unico modello del lotto compatibile con lo standard S-Log 3 in aggiunta all’S-Log2, e questo si traduce in un migliore riproduzione tonale, soprattutto sulle ombre e sui mezzi toni. Semplificando, si potrebbe dire che la A7R II è una macchina pensata per il fotografo ma capace di accontentare anche il videomaker, mentre la A7S II ammicca al videomaker senza deludere il fotografo puro.

Perché acquistarla: definizione, sensibilità alle basse luci, funzionalità video

Perché non farlo: peso e ingombri sono comunque non trascurabili per una mirrorless

[Per saperne di più]

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More